Se lo stadio è così vuoto che i ghiaccioli arrivano… a domicilio
Ghiaccioli all’arancio sapuri ri gol… Questo di Alamia e Sperandeo era il ritornello di uno dei tanti “inni” dedicati al Palermo (che non ne ha uno ufficiale). Oggi questa strofa risulterebbe anacronistica perché fra le novità del teatro, ops dello stadio Barbera di quest’anno, c’è la pluralità di gusti del ghiacciolo: arancio, limone, menta e amarena. E, altra novità, non occorre più lanciarlo come da tradizione (da piccolina uno dei divertimenti della partita era riuscire ad acchiapparlo al volo senza farlo cadere e “scripentarlo”). Oggi i ghiacciolari camminano tranquillamente fra i pochi spettatori presenti e spesso addirittura si soffermano a discutere dell’andamento della partita.
Molti tifosi stanno disertando lo stadio per attuare con coerenza (e devo dire anche con coraggio), questa forma di contestazione contro la società per le scelte discutibili degli ultimi anni e per le mortificazioni dell’ultimo campionato di serie A. Contro l’Entella è arrivato il record negativo di spettatori (solo 4963 presenze) ma dopo i due splendidi “ghiaccioli” di Nestorovski (al gusto di amarena, direi), si sono viste alcune timide bandiere, sia in curva Nord che in curva Sud. Che siano indice di speranza per il futuro? Tutti vorremmo una squadra più forte e una programmazione valida e duratura nel tempo ma in atto non è dato sapere a che punto siano in realtà le trattative per la cessione della società. Per questa ragione credo che sia giusto godersi il momento e apprezzare quello che questa squadra sta offrendo.
I fatti parlano da soli: siamo primi in classifica da soli, 21 punti in 12 partite – con una sola sconfitta – non sono certamente da buttare. Le ultime due vittorie consecutive con “doppia doppietta” del capitano Nestorovski sono linfa per la nostra passione, ci rendono felici e ci fanno sognare il ritorno del Palermo in serie A. Naturalmente non tutto è perfetto e sarebbe auspicabile qualche acquisto nel mercato di gennaio, con particolare preferenza per un regista e per una punta, ma quel che conta è il carattere che la squadra sta dimostrando. L’avere saputo reagire alla sconfitta col Novara e l’aver messo l’anima e l’impegno necessari negli impegni successivi lascia ben sperare. La squadra ha mostrato personalità e compattezza e gli avversari sono stati raramente pericolosi in entrambe le partite vinte.
MORGANELLA E GLI INFORTUNI, UNA MALEDIZIONE
Giocatori come Rispoli e Struna stanno pian piano emergendo mentre Coronado sta recuperando la forma perduta dopo l’infortunio. Nestorovski è salito in cattedra facendo vedere che appartiene a una categoria superiore e Posavec è un po’ più sicuro. Tutti gli altri, perfino Chochev, giocano con più fiducia nei propri mezzi e pur senza strafare mostrano di meritare la vetta della classifica. Adesso ci attendono due trasferte impegnative (Pescara e Cremona) e se Tedino riuscirà ad allestire una buona squadra, purtroppo decimata nella fascia sinistra da infortuni anche pesanti (l’ultimo è quello di Morganella), ci potrebbe essere davvero la svolta che desideriamo. E allora dalle curve e dalle tribune i cori si moltiplicheranno e chissà… si potrebbero abbandonare finalmente i cori negativi e cantare, tutti insieme, l’inno del ghiacciolo… “FORZA PALERMO sei la squadra del mio cuor”.
Coraggio Delia… cchiù picca siemu, chiossai manciamu!!! ???
Buon appetito………………….visto che non vi manca!!!!
Io, che ho qualche anno più di voi, diciami qualche, mi ricordo quando allo stadio, che allora ce la passavamo scarsi, vendevano “GHIACCIOMENTA,….. U SAPURI RI GOLLI”, che erano semplici caramelle alla menta, a due lire l’una. Ma oggi i tempi sono cambiati e ce la passiamo meglio. E allora benvenuti ghiaccioli, anche nel deserto dello stadio, che speriamo duri poco.
Due lire? Complimenti, ai miei tempi costavano 100 lire… (gm)
Il ghiacciolo all’amarena è veramente buono!
Rimane il mistero di dove li facciano: questi ghiaccioli ormai li vendono solo allo stadio e solo solo per questo vale la pena di andarci …!!
Difficile che la situazione cambi restando Zamparini. Si cerca di andare in serie A per giocarsela con le grandi, mentre il tifoso sa che stando così le cose, bene che vada ci aspetta un saliscendi di promozioni e immediate e vergognose retrocessioni.