Giacomo Modica: “Palermo, io ci sono. Vincere subito per tornare grandi”
É cresciuto con la maglia rosanero cucita addosso, ha esordito da professionista con il Palermo e poi è tornato in Sicilia negli anni di altalena tra C1 e Serie B. Ora Giacomo Modica, a Stadionews, si dice pronto a dare il proprio contributo alla nuova rinascita rosanero: “Ho rappresentato il calcio a Palermo, conosco la piazza e ne conosco la storia; conosco tutto. Per me sarebbe un onore: se mi cercano io sono qua”.
All’idea di poter eventualmente allenare il Palermo, Modica non si tira indietro, anzi: “Eccome se mi piacerebbe, anche se fosse per un solo anno: Palermo può scardinare qualsiasi equilibrio; Palermo è Palermo. Se dovessi essere chiamato, non mancherebbe la passione e la voglia di portare in alto i colori rosanero”.
Modica (che ha da poco terminato la sua avventura alla guida della Cavese) è stato per anni un fedelissimo di Zdenek Zeman: fu il leader della Primavera dei sogni allenata dal boemo del quale poi è stato anche vice, conosce bene il calcio dei grandi e anche le insidie del calcio di provincia e indica quelle che secondo lui dovranno essere gli obiettivi e le linee guida del nuovo Palermo, chiamato a scacciare al più presto la rabbia e l’amarezza: “Guardo la situazione da lontano e mi sembra tutto così irreale. Sapevo che c’erano stati dei problemi, ma a un certo punto c’era anche la speranza che si fosse aggiustato tutto. Ovviamente ci sono dinamiche particolari che solo chi le vive da dentro può comprendere. C’è grande delusione, da tifoso ed ex giocatore, per la città e per i suoi tifosi, anche i tanti che vivono fuori dalla Sicilia e dall’estero. É mancata chiarezza”.
E proprio in merito alle persone da cui ripartire dice chiaramente: “Chi viene a Palermo deve essere animato da serietà, passione e dedizione; serve una base da mantenere nel corso degli anni, ma che abbia le qualità per vincere sin da subito. Con le persone giuste si può replicare le esperienze di piazze come Parma, Cosenza, Bari e Cesena. Fondamentale sarà il ruolo del sindaco, ma soprattutto quali uomini e risorse umane la città saprà esprimere; bisogna fare ciò che il Palermo merita”.
Modica è consapevole anche che tutte le avversarie saranno pronte a fare lo sgambetto ai rosanero: “Tutte aspetteranno il Palermo, nessuno regalerà niente: ci saranno Messina, Turris, Acireale, che già sono esperte di questo campionato. Il Palermo dovrà trovare la giusta miscela di giovani e giocatori esperti della categoria; bisognerà rispettare la regole dei quattro under, ma a Palermo ci sono Primavera su cui costruire una base importante. Bisogna far valere la storia e il blasone ma senza vivere sugli allori, bisogna vivere il Palermo come un grande trampolino di lancio”.
“Vedere il Palermo in Serie D è qualcosa di straordinariamente negativo, ma alle volte non è detto che tutti i mali vengano per nuocere. Non è bello per la gente, ma se serve a ripartire e a mettere da parte le cose negative della gestione degli ultimi anni, perché no? Deve essere un anno di transizione per tornare poi a livelli importanti; ma non un anno di più. Non esiste che il Palermo non lotti per obiettivi importanti. Servono sinergie e il contributo di tutti; la gente deve capire che quando si sbaglia, si paga e si riparte. La Serie D è un campionato dilettantistico, ma lo devi vincere. E non puoi vincere se non fai le scelte giuste”.
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L’AVEVO SCRITTO QUALCHE GIORNO FA …X LA RINASCITA CI VUOLE DNA ROSANERO E GIACOMINO MODICA C’E La”HA …!!
Con tutto il rispetto per giacomino Modica, Delio Rossi si è già offerto come allenatore e ha molto più fascino a Palermo. Poi i primavera non ci saranno più. Quindi semmai va trattenuto qualche big da integrare con giocatori di categoria e giovani. Quanto ai 4 under sono 1 under 21, 2 under 20 e 1 under 19. Quindi non stiamo parlando di primavera.
Io sono dell’idea che serve un allenatore di categoria perché la serie D è durissima e Delio non è abituato a questo
concordo con Peppino, Giacomino Modica sarebbe un profilo ottimo per la serie D, Delio Rossi è un gran signore e lo ammiro da sempre, ma potrebbe avere difficoltà ad adattarsi alla realtà della serie D
Piano piano si scopre quanti avvoltoi ci sono dietro il Palermo…
prima ancora che “dietro”, da quello che abbiamo visto fin qui direi che sono soprattutto “dentro” l’attuale Palermo