​​

Giammarva: “Fallimento? Il Palermo non era messo così male”

L’ex presidente del Palermo Giovanni Giammarva torna sul passato dolce amaro al club di viale del Fante, quando ricoprì la carica di patron. Lo ha fatto al Palermo Football Summit spiegando le emozioni che lo hanno portato ad accettare e ciò che ne è scaturito.

Non sono molto ferrato nel calcio ma nella vita mai dire mai – racconta -. Difatti mai mi sarei immaginato di fare il presidente del Palermo. Una proposta arrivata direttamente da Maurizio Zamparini, che voglio ricordare in quanto persona eccezionale, buona e generosa. Diceva le cose come stanno e non aveva paura di nulla”.

Inizialmente dissi di no – spiega Giammarva -, perché mi preoccupava la visibilità del ruolo, ma ad un certo punto è successo un fatto pesante: è iniziata l’indagine nei confronti della società e quindi a un certo punto mi sono incontrato col presidente e gli ho chiesto di fare un’analisi informale dei conti dell’azienda. Sono stato 4 mesi a lavorare, con una relazione ho esaminato conti e operazioni bancarie. Perché si diceva ci fosse riciclaggio e auoriciclaggio, ho analizzato anche le formazioni di A. E il Palermo non era poi messo così male come dicevano”.


Un disamina sui conti e una spiegazione sui bilanci e i complicati processi economici apprezzata dall’intera sala del Carlo V di Palermo e soprattutto dall’ex direttore della Juventus Luciano Moggi, che si è lanciato in complimenti verso l’ex patron.

Preso dall’orgoglio di essere palermitano ho accettato nonostante non fossi mai stato allo stadio – continua Giammarva –. Ho lavorato e sono riuscito a non far fallire il Palermo, anzi ho sistemato i conti. Ma ho passato dei guai, mi hanno indagato finché alla fine per fortuna sono stato assolto con formula piena. Una soddisfazione un po’ amara: spuntare sui giornali è stato traumatico”, conclude.

21 thoughts on “Giammarva: “Fallimento? Il Palermo non era messo così male”

  1. Una cosa è storicamente innegabile. Contro quel Palermo , da parte degli organi preposti, è stato posto in essere un accanimento tale che poi ha corrisposto (in egual misura, se non di più) a tolleranza verso altre situazioni ben più gravi di quella del Palermo. Nel corso di queste ultime, non si è neanche indagato o, quanto meno, si è posta attenzione) sulla provenienza più che dubbia di somme (estere) elargite o donate da soggetti tuttora sconosciuti. Dal raffronto delle situazioni emerge, senza dubbio alcuno, un intento “politico” finalizzato a far scomparire quel Palermo dal c.d. sistema del “calcio che conta”.

  2. Mancata presentazione di una fideiussione dal costo di Euro 800mila, presso Banche o Assicurazioni(ma non certo a tutti).

    1. La dimostrazione che il Palermo fosse messo male è proprio il fatto che Zamparini abbia pensato a Giammarva come presidente!!!

      1. Ha solo cercato una persona competente per rispondere a chi attaccava l’amministrazione della Società. Tu, avresti cercato un tabacchino, per farlo?

        1. Infatti in tutte le squadre che hanno problemi chiamano immediatamente un commercialista e gli fanno fare il Presidente!!!

    2. Una banca si fa pagare mediamente 40mila euro per rilasciare una fideiussione da 800mila. Forse non ti sono chiari la prassi, i costi e le finalità.

  3. Zamparini, e quindi a ruota il Palermo, avevano rotto equilibri e altro e quindi dovevano sparire senza se e senza ma. Grande persona il presidente Giammarva. Ho avuto modo di scambiare con lui due chiacchiere e davvero mi ha convinto come persona e come esperto. Peccato .

  4. Sicuramente Il Palermo di Zamparini ha dato parecchio fastidio ma Zamparini pensava di essere più furbo del sistema ed alla fine ha perso tutto

  5. Ma al di là delle dichiarazioni di circostanza di Giammarva, qual è il motivo di questa Palermo Football Summit, dare fiato ad impresentabili come Moggi o Accardi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *