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Giappone – Croazia 1 – 1 (2 – 4 d.c.r.), LE PAGELLE: si va ai rigori, ma c’è Livakovic

Giappone – Croazia 1 – 1 (2 – 4 d.c.r.)| Marcatori: 43′ p.t. Maeda (G), 10′ s.t. Perisic (C)

S’interrompe il miracolo Giappone che non si qualifica ai quarti: passa la Croazia che però non convince del tutto.

I Samurai Blu sembrano delle furie, soprattutto nel primo tempo, fase in cui giocano di ripartenza riuscendo a passare meritatamente in vantaggio. I croati però gestiscono la palla e la loro qualità superiore – che non si accende mai totalmente -viene fuori nella seconda frazione con il colpo di testa di Perisic per il pari.


Gara equilibrata che costringe quindi le compagini ad andare prima ai supplementari e poi ai rigori che premiano la formazione biancorossa grazie a un super Livakovic.

 

GIAPPONE (4-3-3) – Gonda 6; Taniguchi 6, Tomiyasu 4.5, Yoshida 5, Nagatomo 5.5 (18′ p.t. Mitoma 5.5); Doan 6 (41′ s.t. Minamino 5), Endo 5.5, Morita 6 (1′ s.t.s. Tanaka s.v.); Ito 7, Maeda 6.5 (18′ p.t. Asano 5), Kamada 6.5 (29′ s.t. Sakai 5).

CROAZIA (4-3-3) – Livakovic 7.5; Juranovic 5.5, Gvardiol 5, Lovren 6, Barisic 4.5; Modric 6 (9′ p.t.s. Majer 5.5), Brozovic 6, Kovacic 5 (9′ p.t.s. Vlasic s.v); Kramaric 5 (22′ s.t. Pasalic 5.5), Petkovic 4.5 (17′ s.t. Budimir 5.5 – 1′ s.t.s. Orsic s.v.), Perisic 7.5 (1′ s.t.s. Orsic s.v.). 

IL TABELLONE DEI QUARTI

I MIGLIORI

Maeda: l’attaccante del Celtic è rapace. La sua rete arriva con un tiro dopo una situazione confusa, ma lui è sempre lì dove deve essere e punisce al momento giusto.

Ito: salta gli avversari con costanza e diventa l’incubo di Barisic. Mette un sacco di palle per gli attaccanti, quasi tutte pericolose.

Perisic: sulle spalle si prende l’intera squadra. Segna una rete e spinge fino al momento del cambio. L’unico decisivo tra gli attaccanti schierati da Dalic.

Livakovic: tre miracoli ai rigori che valgono il passaggio. Una gara senza sbavature.

I PEGGIORI

Barisic: si fa superare da Ito con continuità e si accartoccia nella sua area. Dovrebbe sostituire Borna Sosa ma non lo fa bene.

Petkovic: gestisce male ogni pallone e con una lentezza disarmante. Ci sarebbe la possibilità di fare di più, ma non la sfrutta.

Tomiyasu: tra errori che possono costare caro (Perisic non ne approfitta) e disattenzioni, non sembra neanche lui. Nel secondo tempo rimane solo davanti la porta ma non sfrutta l’occasione.

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