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“Palermo, la mia grande passione!”| Burruano, prima intervista dal… Paradiso

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“Ora, dico io, mi ficiro fare un sacch’i strada. Ma ca c’è Sky? U Palermo si viri ‘nna televisione, che domani c’amo a stampare quattro “puppette” al Foggia? Ma dimmi una cosa, Monastra, ma com’è stu fatto?”

– Quale fatto Gigi, a cosa ti riferisci?

“Io vivu e Zamparini s’immiaca”


– In che senso?

“U’ purtiere, Posacenere, comu si chiama. Chiddu dice che è u megghio portiere della storia del Palermo. Che dice vero? A me mi ricorda Stimola…”

– Chi?

“Stimola, il mio portiere ‘ra via Catania, quann’ero picciuttieddu. Aveva occhiali spessi tre metri, un virieva nienti, io niscieva ri casa e lui manco se ne accorgeva”.

– Hai ragione Gigi, per il resto come ti sembra questo Palermo?

“Bah, speriamo bene. Tu lo sai che io voglio bene al Palermo. Troppi ricordi belli”

– Tipo la promozione in serie A del 1972…

“Minchia, ho ancora i bbbrividi, m’arrizzano i carni se ci penso. Tornavamo da Napoli (0 a 0 col Sorrento, si giocò a Napoli ndr), la nave era stracolma di tifosi. Quando il rimorchiatore “accompagnò” la nave in porto ci sentivamo eroi. Suonavano le sirene, c’era folla sulla banchina, molta gente mostrava la prima pagina del Giornale di Sicilia che celebrava a caratteri cubitali la promozione in serie A….”

– E tu, però, nel viaggio di ritorno qualche “minchiata” l’hai combinata…

“Ero… su di giri, troppo “novalgina”. Arrivati al bar urlai forte al cameriere: “Sono il conte Burruano, offrite da bere a tutti”. All’alba vennero a cercarmi per pagare: “Conte, ci sarebbe il conto …”. Conte cui? Mi ricordai della promessa della sera prima e scappai. Per fortuna il conto poi l’ha pagato il grande Renzo Barbera”.

– Tifoso del Palermo fin dalla prima infanzia?

“Tu ricuordi a Sukru? U turco, no tu sì troppu nico. Il Palermo è stato sempre sullo sfondo della mia vita. Te lo ricordi a mio fratello Mario – bon’armuzza – che giocava nella Primavera del Palermo? E mancu io babbiava a palluni. E il Palermo ovviamente fu lo sfondo anche del mio primo lavoro teatrale, quasi cinquant’anni fa”.

– La “partita?”

“Sì, fu Salvo Licata a buttarmi letteralmente sul palcoscenico, io gli avevo fatto leggere questo pezzo scritto per il teatro e qualche giorno dopo – senza avvertirmi prima – durante uno spettacolo dei Travaglini mi disse: “ora tocca a te”. E forse fu quello l’inizio della mia carriera”.

– Facesti pure il giornalista, se è per questo…

“Come no, con il Corriere dello Sport. Ero nelle grazie del grande Alberto Marchesi, allora una delle firme più prestigiose del giornale. E gliene combinai una a Rivera….”

– In che senso?

“Accompagnai Salvatore Geraci a Villa Igiea per una intervista a Rivera. Lui chiese a Rivera: domani la marcherà Arcoleo… E Rivera rispose: Arcoleo chi? Ciù cuntai subito a ‘Gnazio che era picciuttieddu e quello andò in campo carico come una bestia, appena annagghiò Rivera in mezzo al campo ci caffuddò un cavuciu che ancora se lo ricorda… Poi a fine partita Rivera s’a pigghiò cu mmia”.

– Beh, allora c’è pure l’intervista all’immenso Gigi Riva…

“Perciò, arrivo nello spogliatoio e mi compare lui, completamente nudo, che mi dice: metto l’accappatoio e vengo da lei. Io u taliava tutto, mamààaa, e ci dissi: ppi mmia l’intervista a putemo fare pure a nura. Era un bronzo di Riace, minchia fisico…”

– A proposito del Corriere, Geraci mi raccontò di un tuo comizio a Roma come un’opera d’arte.

“Eravamo in un albergo proprio accanto al Corriere, in piazza Indipendenza. Alle 9.00 del mattino grande confusione, centinaia di persone erano in piazza a protestare per il lavoro. Ho aperto la finestra al primo piano e mi inventai un comizio come un vero sindacalista. Alla fine fu un’ovazione…”.

– Adesso che ci fai qui in Paradiso?

“Aracio, un minuto. Io mi trovo qui nel Paradiso degli attori perché modestamente nel mio lavoro me la sono sempre fatta…. Comu si rice ‘n Paliemmo? Va beh, hai capito. Ho trovato ‘na poco di amici, Salvo Licata, Giorgio Li Bassi, Giovanni Alamia… ‘na rimpatriata. Per l’altro Paradiso mi dissero di aspettare ancora un po’. Ma rimmi una cuosa, Monastra, secorno te io ci vaiu in Paradiso? A novalgina c’è?”

 

5 thoughts on ““Palermo, la mia grande passione!”| Burruano, prima intervista dal… Paradiso

  1. Grazie guido per questa splendida intervista dal paradiso ,grazie per la grande sensibilità che accompagna ogni giorno il tuo lavoro ,ma noi l avevamo capito da un pezzo ,con sua maestà geraci rappresentate la penna d oro sportiva della nostra Palermo sportiva. Grazie.

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