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Perinetti: “Zamparini-Baccaglini? Nessun passaggio di proprietà”

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A poco meno di 24 ore dalla prima tappa del closing rosanero, l’ex ds rosanero Giorgio Perinetti, intervistato da Tmw Radio, si è soffermato sulla situazione socetaria del Palermo e su questo tanto atteso closing: “A Palermo si attende questo passaggio di proprietà che ad oggi non c’è stato per nulla. Allo stato attuale c’è soltanto la disponibilità di Zamparini a farsi da parte per consentire a Baccaglini di prendere visione della situazione da dentro, ma non c’è stato mai un passaggio di proprietà. La proprietà è ancora di Zamparini, vedremo poi se ci sarà questo passaggio di quote, solo poi potremo cominciare a parlare del Palermo di Paul Baccaglini e di chi rappresenta Baccaglini. Ad oggi parliamo solo di Zamparini. Baccaglini ha fatto esperienza in questo mese esercitando la funzione di presidente, ma credo che le decisioni le prenda sempre Zamparini. Poi se ci sarà questo closing, si vedrà. Il Palermo dovrà adesso concludere al meglio questa stagione e poi programmare la prossima che, se come si teme, sarà in B”.

Per poter ripartite nel migliore dei modi il Palermo dovrà approfittare della sessione estiva di calciomercato per costruire una squadra degna di tale nome: “Per programmare il ritorno immediato in Serie A dalla B, ci vuole uno sforzo. Bisogna saper gestire i soldi. Il mercato estivo – aggiunge Perinetti – sarà un mercato particolare.  Le novità da Milano, relativamente alle due nuove società cinesi, sono quelle da seguire maggiormente. Poi credo che la Juve si assesterà con Allegri, a Roma invece si cambierà guida tecnica, credo. Quanto all’Inter, penso che dopo il pareggio nel derby, Pioli non abbia convinto Suning che pensa adesso a un profilo internazionale, da Conte a Simeone”.

“Il Milan – continua l’ex rosanero – dovrà essere bravo a sostituire Galliani, cosa che non è semplice. Sarà impegnativo per il nuovo management costituito da Fassone e Mirabelli. Galliani aveva un’esperienza incredibile, checché ne dicano i giudizi popolari: è uno dei pochi dirigenti del calcio italiano che si occupa anche di gestione, e non solo di calciomercato. Lo spogliatoio e la squadra sono meccanismi delicati”.


Chiosa finale anche sulla storica promozione in Serie B del suo Venezia: “Adesso dovremo vedere come fare per migliorare sempre di più col Venezia. Inzaghi penso voglia rimanere, anch’io voglio legarmi al progetto Venezia.  Questo vorrebbe dire che si vuole pensare al futuro della società a lungo termine e non solo a breve termine. Queste sono cose di cui si dovrà parlare: meglio facciamo sul campo, meglio sarà anche a livello societario”.

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