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“Giusto contestare me”. Ma Corini protegge i suoi: “Inutile fare nomi”

Qualcosa non ha funzionato nel match di oggi che il Palermo ha perso contro il Cittadella in casa proprio prima della sosta. Una gara che “oggi poteva essere un salto importante”, per stessa ammissione di Eugenio Corini, contestato dai tifosi infervorati a fine gara per il risultato (qui il dettaglio).

L’allenatore, però, non cerca scuse e incassa. “Giusto che i tifosi contestino l’allenatore. Tanti miei colleghi illustri a Palermo hanno avuto lo stesso trattamento. Prendo atto, non posso biasimare il tifoso. Quando fai questo mestiere sei sempre in discussione, lavoro sulle cose che posso controllare. E se giochi l’ultima mezz’ora in questo modo c’è da stare zitti e reagire”.

Un Corini a testa bassa ma in prima fila, sempre saldo nell’atteggiamento e in difesa del suo organico. “In certi momenti l’allenatore si deve mettere sempre davanti, inutile fare i nomi di chi deve fare di più“.


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7 thoughts on ““Giusto contestare me”. Ma Corini protegge i suoi: “Inutile fare nomi”

  1. Non te ne vai? Allora prendi la squadra e chiudetevi a Torretta, dimenticando mogli, fidanzate e sgallettate varie fino a quando non riprenderete a giocare a calcio!!!

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