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Glerean a Repubblica: “Palermo in A? Neanche Zamparini ci riuscì al primo colpo”

“Palermo e Cittadella di Glerean “l’eretico”. Sfida tra il suo miracolo e il grande rimpianto”. É questo il titolo scelto da Repubblica Palermo per introdurre l’intervista/racconto di Salvatore Geraci a Ezio Glerean, ex allenatore rosanero – tornato in panchina dopo anni di “esilio” guidando Marosticense e Bassano – che guarda con nostalgia e pragmatismo alla sfida di domenica fra Palermo e Cittadella.

“Di quelle speranze naufragate sul nascere una sola certezza: Cittadella e Palermo restano le pagine più intriganti della sua attività sportiva”, scrive Geraci. E Glerean non si nasconde: “Era l’occasione di un salto in alto tra i professionisti. Invece le mie aspirazioni si sono spente, ma non rinnego le scelte. Sia in A che in Eccellenza, gli spogliatoi e lo spirito sono uguali e tuttora mi sento un ragazzino”.

Nelle parole di Glerean anche la conferma che quella di domenica è una sfida fra proprietà con filosofie agli antipodi. I veneti sono sempre gli stessi: “Società, magazzinieri, custodi, massaggiatori, Marchetti direttore generale. E alla guida la famiglia Gabrielli”. Dall’altra parte il progetto City: “Se le possibilità economiche non mancano, c’è da aspettare un attimo per programmare la A. Neanche Zamparini riuscì a farcela al primo tentativo. Il gruppo è completamente nuovo, bisogna avere pazienza”.


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