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Grande folla e commozione per i funerali di Schillaci. “Giocherai nella squadra del Paradiso”

Palermo ha abbracciato per l’ultima volta Totò Schillaci, in una Cattedrale gremita dove sono entrate almeno mille persone. Altre mille erano sul sagrato o su corso Vittorio Emanuele per salutare con un applauso il passaggio del feretro. La cerimonia, officiata dal parroco della Cattedrale mons. Filippo Sarullo è durata poco più di un’ora, in un clima di grande affetto e commozione.

Le uniche interruzioni sono stati gli applausi di condivisione per alcuni passaggi dell’omelia. Tra il presenti c’erano tante autorità, soprattutto i vertici del calcio con il presidente federale Gabriele Gravina, una folta delegazione del Palermo ma soprattutto tanti amici e “gente comune” che ha testimoniato l’affetto di un’intera città per un figlio che ha fatto innamorare l’Italia e il mondo calcistico con i suoi gol nelle notti magiche.

ore 12.52: Un applauso scrosciante saluta l’uscita del feretro, accompagnato dai suoi familiari. Fuori dalla Cattedrale si alzano di nuovo i cori per Totò Schillaci.

ore 12.47: Esce dalla Cattedrale il feretro di Totò Schillaci, in pochi hanno lasciato la Chiesa per aspettare rispettosamente il passaggio della bara.

ore 12.40: Il rito funebre si è concluso in un clima di grande compostezza.

ore 12.35: Con il tradizionale aspersorio, monsignor Lorefice benedice la salma di Totò Schillaci adagiata su un tappeto ai piedi dell’altare.

ore 12.29: A conclusione della cerimonia prende la parola l’Arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice: “Voglio ringraziare Totò per la sua grande opera, quella di stare sulla strada con i giovani perché i giovani potessero conoscere la via del bene e della libertà”. “Totò, come ha fatto padre Puglisi che riposa in questa Cattedrale, ci ha insegnato che se ognuno di noi riesce a fare qualcosa per questa città potremo cambiare Palermo”.

ore 12.19: Dopo la recita del Padre Nostro è il momento della comunione.

ore 12.01: Un lungo applauso accompagna la fine dell’omelia di mons. Sarullo che si chiude con una citazione di Sant’Agostino. “Quelli che amiamo, ma che abbiamo perduto, non sono più dove erano, ma sono sempre dovunque noi siamo.” dice S. Agostino. Sarai sempre con noi, nelle nostre strade, nelle strade del tuo quartiere, il CEP, che mai hai dimenticato, nei nostri stadi. Grazie amico e fratello di tutti, grazie Totò, riposa in pace. Amen. (LEGGI QUI IL TESTO INTEGRALE)

ore 11.58: “Ti sei ritrovato davanti ad una porta – dice mons. Sarullo – ma non come quella di un campo di calcio di serie A, ma ti sei trovato davanti una porta senza traversa, una porta senza pali, una porta senza rete, ti sei ritrovato davanti la Porta della misericordia, la porta dell’amore, la porta della bontà del Padre che, da vero arbitro giusto e inappellabile, ti ha convocato per la partita del cuore, per la partita che non avrà mai fine, che ti ha fatto entrare nella squadra più bella del mondo, che si chiama Paradiso”.

ore 11.51: Monsignor Filippo Sarullo, parroco della Cattedrale, nell’omelia spende parole dolci per l’ex calciatore. “Grazie – dice nel suo lungo discorso – perché da lassù continuerai a guardare alla tua Palermo e continuerai ad ispirare tanti giovani di oggi e di domani a seguire il tuo esempio per aderire alla via del bene, a seguire i sogni che possono diventare realtà, a vivere ancora notti magiche di amore e di bene, guardando a quella porta alla quale indirizzare il pallone e l’essenza della vita, facendo tesoro di quanto Totò ci ha trasmesso, per continuare a vivere, come da lui fatto, i valori dello sport e della maturità umana, attenendosi ai confini del campo della vita, oltre i quali nella vita non si può andare oltre”.

ore 11.37: Inizia il rito funebre.

ore 11.30: Nelle prime file c’è il presidente della Figc Gabriele Gravina, l’ex presidente Matarrese, il sindaco di Palermo Lagalla e il presidente del Palermo Mirri, che guida la delegazione della società con l’a.d. Giovanni Gardini. Ci sono Francesco Di Mariano, nipote di Schillaci, Matteo Brunori e Jacopo Segre insieme al direttore sportivo Morgan De Sanctis e al vice Giulio Migliaccio. C’è anche l’ex calciatore Edy Tamajo, adesso assessore regionale, che rappresenta la Regione siciliana su delega del presidente Schifani.

ore 11.20: Arriva il feretro di Totò Schillaci, applausi e cori da stadio. Accanto alla bara una grande bandiera del Palermo. Decine di telecamere e giornalisti presenti all’evento che avrà una diffusione internazionale. Prima di raggiungere la Cattedrale il carro funebre è transitato nei “luoghi” di Totò, dal Cep al campo Ribolla, il teatro della sua scuola calcio, tra un’ala di folla commossa che ha applaudito il suo passaggio.

ore 11.10: Palermo risponde presente, già gremita la Cattedrale ma anche il sagrato. C’è un grande striscione di tifosi che recita: “Ciao Totò, figlio di Palermo”.

ore 11.05: Il Palermo interviene con una delegazione, ci sono anche i ragazzi delle giovanili.

ore 10.52: La Cattedrale è già quasi piena, arrivano le prime autorità, in Chiesa anche Beppe Bergomi, amico di Schillaci. L’evento viene coperto da una diretta televisiva su Sky, Tgs e Trm.

 

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