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Grassani: “Da Napoli non si scappa. Stipendi? Serve una presa di coscienza…”

Taglio degli stipendi e nessun permesso di lasciare Napoli. Ad affermarlo è l’esperto di diritto sportivo, Mattia Grassani, in qualità di avvocato della società di proprietà di Aurelio De Laurentiis.

Intervistato dall’emittente partenopea Radio Punto Nuovo, Grassani sottolinea: “Decurtazione dello stipendio? E’ un tema che nelle prossime settimane diventerà centrale. Abbiamo già tantissime società in Serie B e Serie C in grande sofferenza, quindi credo che una presa di coscienza da parte di qualunque membro del sistema calcio debba far fronte comune e mettersi in discussione. La missione è quello di tenere i giocatori quanto più vicini alla società, agli allenatori, ai mental coach, grazie anche agli strumenti utilizzati per tenersi in forma in casa. Ma questo può succedere solo se la squadra resta qui, senza che tutti scappino. Ogni società fa ciò che meglio crede, ma lasciar andare i giocatori oggi, non è produttivo per una ripresa domani. E’ vero che siamo uno dei Paesi più colpiti, ma non siamo gli unici, quindi quando torneranno i giocatori scappati dovranno fare ulteriore quarantena“.

E sulle prospettive future sottolinea: “Il dogma del 30 giugno è assolutamente prorogabile, mi sembra difficile concludere qualcosa entro quella data. Se la UEFA sposa Europeo e finali di Champions ed Europa League, bisogna sfruttare questo assist per giocare anche a ferragosto: l’obiettivo è quello di far partire anche il calcio quando il Paese ripartirà, senza arroccarsi. Ci sono tante opinioni, alcune contraddittorie, ma tutte finalizzate a dialogare e cercare la soluzione migliore”.


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