Grassani: “Palermo – Potenza non si è giocata. Perché non lo stesso iter per Juve – Napoli?”
Il caso Juventus – Napoli non accenna a sgonfiarsi. L’avvocato del club partenopeo, Mattia Grassani, ha parlato dei prossimi sviluppi, citando anche l’analogo caso di Palermo – Potenza, gara rinviata dopo il provvedimento dell’ASL.
“Se il Napoli fosse partito per Torino? Il Napoli, dopo che il 3 ottobre ha ricevuto comunicazioni dalle Asl e dal Capo di Gabinetto della Regione Campania (“I soggetti destinatari non possono allontanarsi dal domicilio comunicato”) ha chiesto chiarimenti alle Asl, in particolare alla Asl Napoli 2, domandando se il provvedimento fosse compatibile con la trasferta – afferma – . Il 4 ottobre mattina, arrivano le risposte: per motivi di sanità pubblica, si deve rispettare l’isolamento fiduciario. A fronte di queste comunicazioni, il Napoli sarebbe andato incontro un provvedimento penale di tutti i suoi tesserati. Il provvedimento è chiaro e la partita si dovrà giocare. Come mai per Palermo – Potenza con un identico provvedimento della Asl di Potenza non si è giocata senza che nessuno ne parlasse e su Juventus – Napoli non c’è stato uno stesso iter?“.
Grassani approfondisce la questione e prova a fare chiarezza: “Chi vive nel mondo delle regole non può accettare qualsiasi attacco al Napoli. Nel percorso dell’omologazione, la Procura Federale ha aperto un iter per il rispetto del protocollo dopo la positività di Zielinski. Il Napoli non è indagato, sono stati chiesti documenti dal giorno due al giorno quattro. Il Napoli con le autorità sanitarie locali, Asl Napoli 1 e Napoli 2, come inoltreremo alla Procura Federale, ha avuto un copioso carteggio che dimostra come ci sia stato il rispetto di tutte le procedure, come certificato sia da Asl Napoli 1 sia da Asl Napoli 2″.
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