Gravina: “La riforma dei campionati è un’esigenza oggettiva”

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è intervenuto in conferenza stampa al termine del Consiglio Federale per affrontare temi particolarmente caldi quali la riforma dei campionati e la sostenibilità. Le parole di Gravina si collocano in un contesto nel quale diverse squadre, soprattutto di Serie C, come Taranto, Turris e Lucchese, rischiano di non finire il campionato a causa delle diverse emergenze economiche.
“La riforma dei campionati è un’esigenza oggettiva. Quando parliamo di sostenibilità essa richiede un progetto, non può essere una sostenibilità fine a sé stessa. Bisogna mettere mano a dei format che vanno a inficiare sullo stesso concetto di sostenibilità. Questo format denuncia delle lacune, ci dobbiamo interrogare su questo”, ha dichiarato Gravina.
Poi ha continuato così il suo intervento: “Il tema non è riduzione della Serie A da 20 a 18 squadre, la riforma sui format riguarda altre componenti. In alcuni campionati come la Serie B la quintultima è borderline tra playoff e playout, questo costringe le società ad avere degli oneri pazzeschi solo per il terrore di retrocedere in Serie C”
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Ai tempi del Covid si parlava dell’ipotesi di una serie C di elite professionistica a girone unico con 3 promozioni e una serie C2 semiprofessionistica, forse è questa la soluzione a cui pensa Gravina. Ma capisco che cambiare lo status, quo, facendo scendere di livello la serie D è una impresa molto difficile.
Per questo mi piaceva anche l’ipotesi di Criscitiello, quella della serie B a due gironi con 1 promozione e i play off tra i due gironi per determinare la terza promossa e 2-3 retrocessioni per girone, con la serie C semiprofessionistica o dilettantistica.
Sarebbe veramente vitale, per il calcio italiano, che ti dedicassi all’agricoltura…