Gravina, la risposta a Malagò e le tappe della possibile ripartenza
Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, ha voluto replicare alle parole di Giovanni Malagò, che ha aveva indicato il mondo del calcio come l’unica federazione sportiva in Italia a voler riprendere la stagione.
“Il calcio ha una sua specificità, per dimensione, per partecipazione e per impatto economico – afferma – . Le conseguenze di un’anticipata chiusura dell’attività sono sotto gli occhi di tutti e rischieremmo la paralisi a causa dei ricorsi di chi si dovesse sentire leso dei propri diritti”.
Si studia, quindi, una soluzione per la ripartenza. Il primo passo è far tornare le squadre ad allenarsi e il riferimento è quello tedesco, con sedute (e spogliatoi) divisi in piccoli gruppi.
Resterebbe così possibile la ripresa per l’ultimo week-end di maggio. Il campionato poi proseguirebbe per tutta l’estate, con chiusura massima entro il 2 agosto.
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Questa vuole dire correttezza.
No all’assegnazione d’ufficio dei titoli sarebbe come rubare , ma tanto qualcuno è abituato.
Ci sarebbero anni di ricorso alla magistratura.