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Gravina: “Sciopero calciatori sarebbe paradossale. Playoff e playout sono il Piano B”

Il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è stato intervistato per Repubblica e ha risposto all’AIC sul taglio degli stipendi e sul possibile sciopero dei calciatori.

Sarebbe paradossale pensare a uno sciopero dei calciatori oggi che l’Italia cerca di ripartire – afferma – . Il mondo del calcio ha una responsabilità verso il Paese e verso il governo: non si possono chiedere interventi pubblici e poi minacciare di non voler giocare. I lavoratori di altri settori sono nelle stesse condizioni, perché i calciatori dovrebbero avere aiuti ulteriori?“.

Gravina indica anche il ‘Piano B‘ in caso la Serie A non riuscisse a ripartire regolarmente: “Se le condizioni sanitarie lo consentiranno, i campionati devono essere portati a termine, altrimenti procederemo a introdurre playoff e playout con la partecipazione di tutti i club divisi per fasce di classifica. Solo come ultima istanza, se non sarà possibile riprendere, potremmo individuare un criterio oggettivo per la definizione delle graduatorie, seguendo un algoritmo, ma sempre con promozioni e retrocessioni“.


“Il 1° settembre non parte un nuovo campionato – conclude – ma solo la nuova stagione. Faremo delle riflessioni, sia sulla data di inizio del nuovo torneo sia sul format futuro. Può esserci una modalità diversa per consentire un campionato più avvincente e meno carico di impegni”.

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