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Guerra alla pay tv pirata: il picco delle frodi in Sicilia e Campania

Emergono nuovi dettagli relativi alle denunce (scattate ieri per la prima volta in Italia) contro 223 persone, accusate di essere clienti abbonati a pay tv pirata al fine di guardare illegalmente i programmi a pagamento. E i siciliani denunciati sono ben 30.

Intervistato dal Giornale di Sicilia, il colonnello del Nucleo speciale Beni e servizi della Guardia di Finanza, Salvatore Paiano, sottolinea che sull’Isola “c’è il maggior numero di persone denunciate dopo la Campania, con un’incidenza di oltre il 14%, mentre in tutto il Sud si arriva al 50% dei casi” e che Palermo rappresenta il picco sul fronte delle province “con il 4,5% delle persone coinvolte”.

E sottolinea: “I clienti, spesso ignari degli ingenti danni economici della pirateria digitale, non solo fruiscono illegalmente della visione dei contenuti, alimentando un fiorente circuito criminale, ma condividono i propri dati personali, inclusi quelli anagrafici e bancari, esponendosi a rischi di vario tipo, anche informatici”. Le pene prevedono anche la reclusione fino ad otto anni e una multa di 25mila euro.


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