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Iachini a Repubblica: “Anche per me fu dura, servono i risultati”

Beppe Iachini in panchina dà le indicazioni ai suoi calciatori - foto ANSA - StadioNews.it

Beppe Iachini in panchina dà le indicazioni ai suoi calciatori - foto ANSA - StadioNews.it

Missione impossibile? No. Il Palermo in queste ultime dodici gare può rientrare in corsa e ribaltare la situazione, cioè entrare nei playoff e diventare la squadra da battere”. Ha ancora speranza Beppe Iachini, intervistato da Repubblica sul recente cammino del Palermo e sulla possibilità di disputare gli spareggi.

L’ex tecnico della promozione in A nel 2013 ha spiegato che “a volte capita di lavorare in periodi difficili. Anche quando arrivai io a ottobre il clima era sicuramente pesante e trovai la formazione tredicesima. C’era la contestazione e ben pochi andavano allo stadio. È servita applicazione intensa da parte di tutti per compiere la scalata e rimontare”.

Poi, il l’opinione sulle critiche a Dionisi e sul riportare amore nell’ambiente. “Il sale per farcela, però, l’arma di un allenatore, sono sempre e solo i risultati. Non si scappa. Palermo ha un organico con ottime potenzialità e una società forte alle spalle. C’è tutto l’occorrente. È stato fatto un mercato di spessore anche a gennaio: Pohjanpalo è l’attaccante che può fare la differenza, l’applauso ricevuto è il segnale di come sia stato accolto; Audero è di categoria superiore, Magnani un ottimo difensore”.


“Ora sta alla squadra essere determinante in campo. Io di promozioni ne ho fatte quattro, tutte belle. Però ricordare Palermo è un qualcosa di unico. Qui sono stato anche giocatore ed è rimasto un grandissimo feeling”, l’affetto dell’ex tecnico.

14 thoughts on “Iachini a Repubblica: “Anche per me fu dura, servono i risultati”

      1. L’ignorante drastico sei tu che non sai quando si usa il congiuntivo imperfetto.
        Il congiuntivo imperfetto si utilizza, sia nelle proposizioni indipendenti sia in quelle dipendenti, per esprimere una speranza o un augurio, che è possibile (ma non sicuro) che si realizzino.

  1. La vicenda di Iachini al Palermo in serie B è proprio una storia che insegna che a volte il cambio dell’allenatore va fatto perché va fatto. Serve a spezzare un trend negativo, a rimettere in discussione le cose, a motivare lo spogliatoio e l’ambiente. Gattuso aveva una grande squadra, nonostante venne costretto dalla società a lasciare fuori dalla liste Vasquez e venne mandato via dopo avere fatto sei punti in sei partire. Arrivò Iachini e il Palermo, forte quanto una squadra da qualificazione europea in serie A (Dybala, Vasquez, Belotti, Lafferty, Hernandez, solo per citarne alcuni) stravinse il campionato. Gattuso poi ha iniziato una bella carriera da allenatore in giro per l’Europa, ma a Palermo non aveva ingranato. Ed è lo stesso discorso di quest’anno, magari Dionisi avrà fatto bene in passato e lo farà in futuro, ma in questa stagione al Palermo non va bene ed è inutile ostinarsi. Chissà dove saremmo in classifica quest’anno se avessimo cambiato allenatore diversi mesi fa

    1. Per carità, De Zerbi… Ma vi ricordate che cosa si è visto in quel periodo? Squadra inguardabile che non avrebbe salvato neanche Mourinho, però lui che voleva fare quel tipo di gioco…

  2. Iachini, ti aspettiamo a Palermo! Dai, l’ultima volta non te l’hai passata così male. E con questa società, al contrario del nostro amato Zamparini, non caccia via mai nessuno, cosi puoi fare le tue cose con calma… Mister, Che ne dici?

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