Igor Coronado, il campione di umiltà che mette d’accordo i tifosi /FOTO
Chi si lamenta del gioco espresso, chi dell’occasione perduta per spingere l’acceleratore e ritrovarsi da soli primi in classifica; chi si è accontentava del pareggio, soprattutto tenuto conto dei tanti assenti e della vistosa caduta di ritmo nel secondo tempo da parte dei rosanero; chi, addirittura, riteneva che l’arbitro ci avesse dato una mano nell’annullare il gol dei gialloblù realizzato in verità dopo il fischio per fallo sul nostro difensore. Il dopo Palermo – Parma, allo stadio, è stato un autentico campionario di commenti.
Su una sola cosa i tifosi si sono trovati tutti d’accordo: la qualità del gioco del Palermo dipende da Igor Coronado. Il fantasista brasiliano, approdato in città quest’estate dal Trapani, dopo avere militato nella più importante squadra maltese e con una gavetta in Gran Bretagna fin dall’età di 12 anni (a parte una breve esperienza in Svizzera), è effettivamente un giocatore determinante per la squadra del Palermo. I suoi dribbling stretti, le improvvise verticalizzazioni e le piroette non soltanto incantano lo spettatore, valendo da sole il prezzo del biglietto, ma ovviamente disorientano l’avversario, rendendo imprevedibile e pericolosa l’azione di gioco. Quando Coronado non gioca per infortunio o, come è successo col Parma, non è in perfetta forma fisica dopo un periodo di riabilitazione è come se un faro si oscurasse, rendendo opaca e ahimè spesso noiosa, la partita.
Il bello è che Igor manco se ne rende conto. E me lo ha dimostrato quando, a causa dello… “schiffaramento” domenicale, ho “tampasiato” nei pressi del cancello dello stadio – insieme ad alcune mie amiche tifose – per vedere da vicino questo mini campione. Coronado non si è fatto attendere molto e mi ha colpito per la sua fresca genuinità e per la modestia. Con una mano teneva la borsa da palestra e con l’altra la mano della fidanzata e insieme percorrevano il viale del Fante senza automobile di grido e senza borie. Al contrario, è arrossito per i complimenti ricevuti e ci ha ringraziato per aver voluto fare una foto con lui.
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In verità, anche gli altri calciatori che via via uscivano dallo stadio avevano lo stesso atteggiamento, umile e festoso, e si sottoponevano volentieri alle “coccole” (poche, per la verità) dei tifosi fuori dallo stadio. Murawski “il gladiatore”, pur non capendo una parola di Italiano, dispensava sorrisi ed Embalo, l’azzoppato, ringraziava anche lui per i complimenti e quasi si scusava per essere uscito a causa del calcione che lo aveva messo K.O.
Questo incontro ravvicinato mi ha fatto riflettere su due cose. La prima è che l’allenatore è sicuramente un “pater familias” che sta svolgendo un ottimo lavoro non soltanto tecnico ma anche psicologico nei confronti di ragazzi che non hanno nessuna responsabilità riguardo alle note vicende societarie. La seconda è che questi giovani vanno sostenuti e incoraggiati da tutti i tifosi per l’umiltà, il carattere e la grinta che stanno dimostrando in una non facile situazione ambientale, soprattutto se vogliamo raggiungere dei risultati. Siamo ancora l’unica squadra imbattuta del campionato e se a gennaio si prenderanno i tre acquisti che secondo me sono necessari (in difesa, a centrocampo e in attacco), il ritorno in serie A non sarà più un miraggio ma una splendida ed emozionante realtà.
Vero. Tedino forse non sarà il più bravo degli allenatori che abbiamo avuto recentemente al Palermo, ma è di sicuro il più intelligente nella gestione del gruppo e nei rapporti con la dirigenza.
Mi complimento con i nuovi per la dose d’umiltà anche perchè fino adesso e coronado e i polacchi sono le uniche note lieti ,invece per i reduci dello scorsa stagione nessuna lode anche perchè dopo lo scempio dello scorso anno avere un’atteggiamento umile e il minimo che possano fare ,riguardo tedino sa gestire ottimamente il gruppo ma adesso che le scuse nazionali sono finite deve dare un’identità alla squadra perchè continuando con questo questo gioco non si ci va direttamente in A.
ZAMPARINI VATTENE
Chi più chi meno i ragazzi ce la mettono tutta in campo! Sarebbe ora di sostenerli sul serio!
Tedino secondo me è bravo ma il bel gioco è rallentato dai troppi infortuni e dagli impegni dei nazionali che non ci hanno permesso di avere a disposizione, per allenamenti e partite tutta la rosa! Forza Palermo
Coronado è un campioncino (anche per le dimensioni …). Dal punto di vista morale questa squadra è inattaccabile: l’impegno non manca mai.
Speriamo che, finiti gli impegni con le nazionali, il “pater familias” Tedino riesca a dargli anche un gioco accettabile. Per ora dipendiamo troppo da Coronado.
Si tratta di una squadra che ha tanta buona volontà e dimostra tanto impegno. Certo, non tutti hanno la tecnica di Coronado, campione in crescita e, per me, una mezza sorpresa, ma tutti ci mettono il cuore. Speriamo bene.