Brescia, solo 7 giorni pagati a marzo: ora è Balotelli a chiedere la risoluzione
La telenovela Balotelli – Brescia è ormai una sfida a carte bollate. Dopo la decisione del club nelle scorse settimane di chiedere il licenziamento per giusta causa, adesso è il giocatore a chiedere la risoluzione del contratto. Il motivo? I giorni di stipendio pagati al giocatore per il mese di marzo.
Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, infatti adesso è Balotelli a contestare una irregolarità al club, cioè l’inadempimento sul fronte salariale. E il giocatore ha anche dato mandato ai propri legali di procedere all’accertamento dei giorni lavorati con l’adempimento salariale di quelli mancanti (contestualmente alla risoluzione del contratto in essere).
La disputa dunque è ormai di natura prettamente legale: Balotelli ora chiede la risoluzione e anche il pagamento di tutte le mensilità previste dal contratto, fino a giugno 2022, fino a che non troverà una nuova squadra. Cellino invece avrebbe esercitato la clausola di rescissione per retrocessione entro il 30 giugno (come da contratto firmato la scorsa estate ma senza che il Brescia sia ancora matematicamente retrocesso).
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