Il Catania adesso trema: rischia l’addio ai playoff nonostante la finale di Coppa Italia
E adesso il Catania trema. L’ultima sconfitta in campionato contro il Giugliano ha messo nei guai il gruppo rossazzurro che incassa la seconda sconfitta di fila dopo aver vinto con l’Audace Cerignola il 15 marzo.
Si cerca una scossa che, nonostante i cambi in panchina e di organico, non è ancora arrivata. Anzi, la squadra deve estate attenta a non essere risucchiata troppo dal vortice della bassa classifica, perdendo così il ticket già in tasca per i playoff.
Facendo ordine, il Catania grazie alla finale di Coppa Italia ha già un posto riservato per gli spareggi che portano in Serie B ma, secondo regolamento, deve cercare di terminare il torneo entro il 15esimo posto.
Se, invece, dovesse arrivare dal 16esimo al 19esimo dovrebbe giocare i playout (tranne che il distacco con la penultima non superi gli otto punti) e perderebbe ogni privilegio rischiando anche di retrocedere. In questo scenario, anche vincere la Coppa Italia non salverebbe dalla retrocessione.
Attualmente la squadra ha 39 punti: appena tre in più della Turris che potrebbe raggiungere gli etnei con la sfida di oggi al Cerignola. Inoltre, la sconfitta maturata ieri potrebbe permettere a Potenza, Messina e Sorrento (rispettivamente a 40, 41 e 42 punti) di scappare e allargare il gap.
Tutto dipenderà dalle prossime uscite, con la sensazione (confermata dal vicepresidente Grella) che dopo la stagione ci saranno altri cambi di organico: a tal proposito, sugli spalti era presente l’ex Fabio Caserta, ancora sotto contratto col Cosenza ma in scadenza a giugno. Prove di futuro?
Il prossimo anno dovevano fare il debbi cu Palemmu, mi sa che lo faranno con il Ciapani
Prossimo anno debbi con l’Acireale.