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Il CIO alle federazioni: “No ad atleti russi o bielorussi in gare internazionali”

Dopo le decisioni della FIFA, anche il Comitato Olimpico Internazionale impone delle sanzioni alla Russia, data “la gravissima violazione della Tregua Olimpica e altre violazioni della Carta Olimpica”.

Il Comitato ha raccomandato “alle Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi di non invitare, o consentire la partecipazione, ad atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali”. Se ciò non dovesse essere possibile, spiega il Comitato Esecutivo, non potranno esserci bandiere, inni, colori o simboli.

Inoltre, è stata presa la decisione di “degradare” Vladimir Putin, ritirandogli l’Ordine Olimpico, la massima onorificenza del movimento olimpico.


IL TESTO PUBBLICATO DAL CIO

Il CIO EB ha quindi oggi esaminato attentamente la situazione e, con il cuore pesante, ha emesso la seguente risoluzione:

  1. Al fine di proteggere l’integrità delle competizioni sportive globali e per la sicurezza di tutti i partecipanti, il CIO EB raccomanda che le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi non invitino o consentano la partecipazione di atleti e funzionari russi e bielorussi alle competizioni internazionali.
  2. Laddove ciò non sia possibile con breve preavviso per motivi organizzativi o legali, il CIO EB esorta vivamente le Federazioni Sportive Internazionali e gli organizzatori di eventi sportivi in ​​tutto il mondo a fare tutto ciò che è in loro potere per garantire che nessun atleta o funzionario sportivo russo o bielorusso possa prendere parte sotto il nome di Russia o Bielorussia. I cittadini russi o bielorussi, siano essi individuali o di squadra, dovrebbero essere accettati solo come atleti neutrali o squadre neutrali. Non devono essere visualizzati simboli, colori, bandiere o inni nazionali.
    Ovunque, in circostanze molto estreme, anche questo non sia possibile con breve preavviso per motivi organizzativi o legali, il CIO EB lascia all’organizzazione competente il compito di trovare il proprio modo per affrontare efficacemente il dilemma sopra descritto.
    In questo contesto, il CIO EB ha considerato in particolare i prossimi Giochi Paralimpici Invernali di Pechino 2022 e ha ribadito il suo pieno sostegno al Comitato Paralimpico Internazionale (IPC) e ai Giochi.
  3. Il CIO EB mantiene la sua raccomandazione urgente di non organizzare alcun evento sportivo in Russia o Bielorussia, emessa il 25 febbraio 2022.
  4. Il CIO EB, sulla base delle circostanze eccezionali della situazione e considerando la gravissima violazione della Tregua Olimpica e altre violazioni della Carta Olimpica da parte del governo russo in passato, ha preso la decisione ad hoc di ritirare l’Ordine Olimpico da tutti persone che attualmente svolgono una funzione importante nel governo della Federazione Russa o in altre posizioni di alto rango legate al governo, tra cui le seguenti: Mr Vladimir Putin, Presidente della Federazione Russa (Gold, 2001); Mr Dmitry Chernyshenko, Vice Primo Ministro della Federazione Russa (Oro, 2014); Mr Dmitry Kozak, vice capo del personale dell’ufficio esecutivo presidenziale (Gold, 2014).
  5. Il CIO EB accoglie e apprezza i numerosi appelli alla pace da parte di atleti, funzionari sportivi e membri della Comunità Olimpica mondiale. Il CIO ammira e sostiene in particolare gli appelli alla pace degli atleti russi.
  6. Il CIO EB riafferma la sua piena solidarietà con la Comunità olimpica ucraina. Sono nei nostri cuori e pensieri. Il CIO EB si impegna a continuare e rafforzare i suoi sforzi per l’assistenza umanitaria. Pertanto, il CIO EB ha istituito oggi un fondo di solidarietà. In questo contesto, il CIO esprime la sua gratitudine ai Comitati Olimpici Nazionali (NOC) e alle Federazioni Sportive Internazionali che stanno già sostenendo gli atleti ucraini e le loro famiglie.

 

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