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Il City Group fa già volare il Girona: adesso tocca al Palermo

Dalla Segunda División allo scontro diretto per la vetta contro il Real Madrid: il Girona è l’ultimo capolavoro del City Group. Il club spagnolo, attualmente secondo in classifica nella Liga con 7 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta, è la grande sorpresa del calcio spagnolo senza che la proprietà si sia svenata in sede di campagna acquisti. E’ inevitabile che Palermo guardi con curiosità e interesse a questo fenomeno: se ci sono riusciti loro, è il pensiero comune, a maggior ragione ci può riuscire il Palermo.

Un piccolo miracolo sportivo che è stato guidato in campo dal tecnico Michel, comoda abbreviazione di Miguel Angel Sanchez Munoz, alla sua terza stagione consecutiva alla guida del Girona e ormai unanimemente indicato come uno tra gli allenatori emergenti della Liga, avviato a una carriera da top. Una squadra che gioca un buon calcio e lavora con molti giovani, quasi a voler di fatto rappresentare una “cantera” del calcio spagnolo e non solo che ha speso in estate cifre assolutamente abbordabili, ben distanti dai budget delle super blasonate Real e Barca ma anche di altre realtà di primo piani come Real Sociedad, Bilbao o Valencia.

Il Girona è entrato a far parte del City Group nel 2017, all’inizio della stagione 17/18: la strategia è stata quella di acquisire il club che aveva appena raggiunto la promozione in Liga per la prima volta nella sua storia. Il cammino però è stato tutt’altro che rose e fiori, dato che sotto la gestione City, nel 2019, il Girona è retrocesso in Segunda Division ed è riuscito a risalire solamente dopo tre tre stagioni di seconda serie, tutte concluse con il raggiungimento dei playoff: solo nel 2021/22, però, è arrivata la meritata promozione con uno straordinario playoff vinto dopo il sesto posto in classifica della stagione regolare.


Anche gli spagnoli hanno dunque vissuto un periodo, anche abbastanza lungo, di assestamento, quello che per il Palermo si spera duri solamente una stagione. E con una caratteristica ben precisa che contraddistingue i vertici della proprietà: il tecnico scelto è praticamente inamovibile. E’ stato così con Guardiola al Manchester City, pur davanti a qualche delusione, è stato così anche per Michel che ha ripagato la fiducia a suon di risultati. E la partenza di quest’anno autorizza sogni impensabili: solo il Real Madrid, finora, ha fatto meglio grazie alla vittoria per 3 a 0 nello scontro diretto. Barcellona e Atletico Madrid, per ora, sono dietro.

Sia chiaro, paragonare Palermo e Girona risulta estremamente difficile: da una parte la quinta città d’Italia, con una storia calcistica anche abbastanza importante; dall’altra una cittadina spagnola di poco più di 100 mila abitanti che si è appena affacciata nella massima divisione del suo paese. Per il City Group lavorare lì è stato sicuramente più semplice, dato che le pressioni dei supporters spagnoli non sono per nulla paragonabili a quelle di Palermo.

Ma la parola d’ordine del City Group non cambia, è “pazienza”: come a voler dire ai tifosi che i risultati arriveranno, che il gruppo non si arrende di fronte ad eventuali difficoltà, che non si lascia condizionare dalla “fretta” della piazza e che il progetto a medio – lungo termine resta inalterato. E sul Palermo, è stato detto ormai chiaramente, il City punta tantissimo.

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31 thoughts on “Il City Group fa già volare il Girona: adesso tocca al Palermo

  1. Ma che paragoni sono? Pensassero a fare lo stadio fuori da quella fogna invece che stare appresso al consiglio comunale. Il Palermo ha bisogno di essere estremamente patrimonializzato inoltre se fosse necessario anche quotato in borsa , Andare in A e non avere basi solide ma solo avere degli sprint per 10/15 giornate non serve a niente, bisogna investire in assets e uscirsene da quella fogna di città.

    1. Non è un paragone, è un esempio da rappresentare, riguardante il saper fare della nostra proprietà. Non far finta di farti il fegato marcio (che già è marcio di suo per le attuali cocenti delusioni); nonostante tutti i problemi che ha Palermo, un vero palermitano non chiamerebbe mai la sua città “fogna”. Chiaro? Mbare Filippu, o no?

  2. Immagino che non vivi in questa fogna. Se ci vivi peggio per te. Se non ci vivi rimani lì fuori. Non si capisce come mai ti interessi alla squadra che rappresenta una fogna.

  3. Neanche il grave problema Tabbiani, l’incompetenza di Grella, il ridimensionamento dell’iniziale dichiarato ambiziosiso progetto, l’evidente graduale disimpegno della famiglia Pelligra, riescono a distorglieli dal guardare in casa Palermo più che in casa loro. Bocche larghe (da sempre) che sputano veleno. Ma li conosciamo e li riconosciamo subito.

  4. Ci vuole uno STADIO nuovo di zecca di ultima generazione, preferibilmente fuori dal centro urbano. Il City Group spinga forte su questo fronte perché può essere il vero punto di svolta per il Palermo.

  5. Sono nato li e ci tengo per fortuna non ci vivo , ci torno spesso. Gia il porto Trapezoidale è invaso di spazzatura. Viene da vomitare e questa società si deve smarcare dagli assurdi vincoli di una politica all’altezza o meglio alla bassezza del suo popolo. Non ha senso andare in A come nelle passate gestioni con primati effimeri e festeggiamenti di mancato traguardi come la Coppa Italia oppure la mancata qualificazione alla Champions . Palermo deve tornare potente

  6. Se vogliono trovano l’area fuori Palermo e in 2 anni vedremo un nuovo stadio ne sono convinto anche se mi piacerebbe fare un veloce progetto per il Barbera ma se così fosse la capienza sarebbe ridotta .

    1. Si, il Barbera per i vincoli che conosciamo dovrebbe fermarsi al primo anello. L’ideale è un nuovo stadio fuori dal centro urbano.

  7. Tempo , pazienza e competenza. E investimenti . Questo occorre in questo momento al nostro Palermo. Abbiamo appena iniziato un percorso dal nulla, da zero . Noi possiamo soltanto partecipare con fiducia e un pizzico di entusiasmo. Ma la strada è lunga e tortuosa . Forza Palermo.

  8. In concreto ad esempio. Oggi , dopo decenni, abbiamo due campi per allenarci. Bene , adesso creiamo quelli per i ragazzi, dove cercare di far crescere talenti e sviluppare cervelli sani. Sarebbe un’altro piccolo passo avanti.

  9. Una città totalmente indifferente al suo degrado al suo schifo pronta ad accettare tutto quello che le capita incapace di ribellarsi alla sua storia fatta di mafia, ignoranza soprusi e fatslismo , con una classe politica quasi degna del suo popolo come la chiami? Abbiamo un palazzetto dello sport chiuso da 15 anni e chi se ne frega perdiamo giornalmente fondi ed occasioni di sviluppo. Vi dovreste vergognare a stare zitti ed assuppare come pezze sporche. E vi scandalizzate , quando Vecchioni ci disse che siamo una città di M. Fu pure applaudito.

    1. Niente da dire è tutto vero quello che hai scritto. Però ricordati che ci sono state persone che si sono ribellate a tutto questo(Falcone, Borsellino…) e per questo sono stati uccisi. Ma i loro insegnamenti non sano andati persi anzi tutt’altro. Poi non sono d’accordo nel mettere tutti nel mucchio, perché non tutti i palermitani sono uguali, non tutti stanno zitti, non tutti sopportano o assuppano…, molti nel loro piccolo cercano di cambiare le cose, anche se in minoranza. Cambiare una cultura che ha radici molto antiche non è certo facile. Quella di Vecchioni è stata una provocazione di cattivo gusto che di certo non ha fatto aumentare i suoi fan.

    2. Filippo ma per cervello dove ti servi?? Se scappano via tutti come hai fatto tu chi la dovrebbe migliorare questa città?

  10. Intanto vergognati tu. Non si sente il bisogno di avere lezioni di civiltà da parte di uno che non c’è (in tutti i sensi) e che torna solo per mangiare sfincione e arancine e magari sporcare il molo trapezoidale se se ne presenta l’occasione. Che ne sappiamo di te? E soprattutto che ne sai tu di noi?? Hai sentenziato che dobbiamo stare zitti che dobbiamo assuppare e che non dobbiamo scandalizzarci per le parole di Vecchioni e che siamo indifferenti al degrado. E’ questo che dici? Io la vedo così: hai iniziato con una bella pisciata fuori dal rinale e ora cerchi di arrampicarti sugli specchi quando qualcuno ti ha risposto per le rime, peggiorando la situazione. Chi rimane a Palermo magari lotta e cerca di fare qualcosa in più di lanciare invettive come fai indegnamente tu.
    In questa occasione le tue analisi politico sociali non c’entrano un ca**o. Qui si parlava di City Group e dello storico stadio Renzo Barbera e di come il CG sta gestendo le squadre della sua galassia. Notizia che non si prestava certo ai tuoi strali inutili e non richiesti.Tutte le ipotesi sono percorribili. Ma certo non con un approccio ad minkiam come quello tuo che professi civiltà parlando da incivile. Rimani dove sei che è meglio

  11. Saverio evidentemente ti senti toccato dai miei commenti. Mi hai dedicato un poema. Ne Arancine ne Sfincione, torno dai miei genitori che vivono lì.
    Torno anche per vedere il Palermo, nella speranza che un giorno si possa fare un uno Stadio e non in una struttura di valenza archeologica inospitale. Ma il Palermo gioca sempre in orari a me scomodi. Sono più le trasferte che le partite in casa. Che vedo.

    1. Non “ammugghiamu” adesso. Tu hai scritto (testuale): “Andare in A e non avere basi solide ma solo avere degli sprint per 10/15 giornate non serve a niente, bisogna investire in assets e uscirsene da quella fogna di città.” Il City Group, secondo te, non costituisce una base solida? Fai allora un esempio di esistente base più solida (nel calcio) del City Group. Hai definito Palermo “una fogna”. Soltanto a Catania ho sentito definire così Palermo. Hai ancora aggiunto “Viene da vomitare e questa società si deve smarcare dagli assurdi vincoli di una politica all’altezza o meglio alla bassezza del suo popolo”. Quindi, lasciando perdere il giudizio sui politici (dei quali non voglio parlare in questa sede), il popolo palermitano è politicamente amministrato per come merita la propria bassezza? Esistono persone civili e persone incivili, a Palermo come in tutte le altre città, ma tu qui fai di tutta l’erba un fascio e semini evidente esasperato ed anche esagerato disprezzo che va oltre l’inciviltà di qualche palermitano. S’intravede odio. Ma chi te lo fa fare di venire a Palermo? In questa fogna che ti fa vomitare e dove lasci che vivano i tuoi genitori. Stendiamo un velo pietoso sul vero impulso che ha mosso le tue parole. Finisco con una convintissima affermazione: Ad oriente dicono che siamo fortunati ed io confermo che la fortuna ci ha baciato nella scelta del City Group che ha visto nel Palermo la piazza ideale dove investire in Italia. Ma il C.G. valuta bene prima di muovere un passo, quindi chiediti il perché di tale decisione. Non occorre aggiungere altro.

  12. L’unico elemento di tutta questa discussione che mi porta ai pazzi è la citazione do Vecchioni. Seriamente, cu si ni futti di Vecchioni?

  13. Dovrebbe essere ripristinato a prima di italia 90.
    Io lo lascerei al comune di Palermo che non ha manco i soldi per farlo pulire e costruirei uno stadio in un comune limitrofo, Monreale, Villabate , Capaci. Li lascerei con il loro stadio preistorico decadente in perdita perenne. Altrimenti non capirei il senso dell’avvento del city se non investe in Assets.

  14. Mai dubitato della potenza economica del city che ritengo il padrone del calcio mondiale.
    Per me l’importanza di questa società è legata agli investimenti in assets. In poche parole della serie A quest’ anno non me ne frega niente. Io vorrei in 5/10 anni che il Palermo fosse una macchina da guerra. Una grande squadra in un grande stadio non in quello attuale che sembra buono per il Sudan del Sud ma del resto la città sembra una città da 3 mondo per cui ci sta.
    Dato però che a Palermo ciò è impossibile bisogna abbandonare quell’impuanto e costruirne uno nuovo fuori città

  15. @Filippo: in sei commenti (dal contenuto discutibile e odioso) il poema / comizio l’hai scritto tu. In 17 righe (che confermo tutte) io ho espresso il minimo che andava detto dal mio punto di vista in risposta alle tue provocazioni. Non credo che ci sia altro da aggiungere.

  16. Sento spesso auspicare una costruzione dello stadio in qualche paese limitrofo. Metto da parte le conseguenti difficoltà logistiche . Ma mi chiedo : da dove prendete la convinzione che le amministrazioni vicine sono più virtuose di quella locale ? Cosa vi da questa sicurezza? Davvero pensate che costruire un un’impianto a Carini o Capaci sia più semplice? Invito a riflettere.

  17. E ripeto : il centro sportivo di Torretta resta un capolavoro di Dario Mirri che approfitta del momentaneo commissariamento e con un blitz e 3 milioni in contanti compra direttamente dal privato . Il resto lo conoscete. Guardate che fine sta facendo l’unico campo di competenza comunale.

  18. Per il Barbera infine . Il comune , sull’orlo del dissesto , alla fine consegnerà lo stadio al City. Come fece Cammarata con Zamparini il quale a suon di milioni lo rimise in piedi ottenendo addirittura la licenza Uefa. Sarà a mio avviso l’unica possibilità per evitare che crolli . Speravano in possibili finanziamenti per l’europeo, ma tutto è svanito.

  19. Quello che vuole Mirri al Barbera non e’ realizzabile perxhe uno stadio circondato da strade molto trafficate e’ insostenibile. Serve uno stadio da 40000 posti si ma con tutti I servizi ricreqtivi annessi come qualsiasi struttura per il mondo e soprattutto vie preferential ed exclusive di acdesso, con area parcheggio totalmente adeguata

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