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Il Palermo, Corini e i tifosi: voglia di riabbracciare il “vero” Genio

FOTO PEPE PUGLIA

Le recenti dichiarazioni di Gardini che certificano la conferma di Corini (QUI IL VIDEO INTEGRALE), chiudono una discussione tra tifosi nella quale i fautori del cambio erano in maggioranza. Diciamolo francamente: a Palermo eravamo stati abituati a “scelte strategiche” che duravano lo spazio di un weekend, frutti perennemente acerbi di una gestione umorale e talora schizofrenica.

La mente torna al Pioli cacciato ancor prima dell’inizio del campionato, allo Schelotto investito di una carica cui non era titolato, ai tanti mister chiamati, esonerati e poi richiamati. E non è che il nuovo Palermo pre-CFG avesse brillato per stabilità, se è vero che in tre anni più che positivi si sono succeduti quattro allenatori. Chi, come me, non sopportava più i continui punto-e-a-capo può solo apprezzare una dirigenza che sceglie una strada, giusta o sbagliata che sia, e la percorre fino in fondo. E poi chi tra noi, solo quattro anni fa, non avrebbe firmato con il sangue per un Palermo salvo in Serie B e in mano a una proprietà così facoltosa e competente?

Chiarito questo, non credo che le critiche mosse a Corini siano del tutto ingiustificabili. In primo luogo, l’incapacità di dare un gioco e un’anima a questa squadra cavalcando l’onda dell’entusiasmo dopo la promozione. Il Corini dimesso che ripete fino al tedio: “Sono arrivato a metà agosto e ho dovuto allenare una ventina di giocatori nuovi” è lontanissimo parente del condottiero capace di guidare in campo i suoi compagni, di “chiamare” il pubblico della Nord prima dei corner, di correre da un’area all’altra dopo un rigore per abbracciare il proprio portiere incappato in una topica, di ribattere a un presidente che minacciava di prendere i suoi compagni “a calci nelle palle” che “si sarebbe fatto male perché quelle palle erano d’acciaio”.


Anche se il campo non è la panchina, era questo il Genio che ricordavamo e che non abbiamo ritrovato. A ciò s’aggiunga una certa fragilità in alcune variabili fondamentali nel calcio moderno: la gestione della fase difensiva, la cura per le palle inattive a favore e contro, la capacità di mantenere il risultato e quella di modificare l’inerzia della partita attraverso i cinque cambi, la metà dei giocatori di movimento, concessi dal regolamento. I dati, gli unici che orientano i famosi “algoritmi”, dimostrano che questi non sono vaneggiamenti di tifosi adusi a gestioni personalistiche e umorali. Sono fatti.

E già che siamo in tema di algoritmi, alla luce dei dati di questa stagione, la scelta del “nostro” (del CFG, intendo) mi ricorda la solita risposta del professore che sa poco del proprio alunno al genitore venuto a parlargli: “E’ intelligente, ma potrebbe fare di più”. Accanto a candidati della prima ora che hanno fatto bene (Ranieri), ce ne sono stati altri che hanno fatto maluccio (D’Angelo) o malissimo (Andreazzoli, De Rossi). La trionfale promozione del Frosinone di Fabio Grosso, criticato al termine della precedente stagione conclusa ai margini dei playoff, e la prossima ricorrenza dei decennali delle due ultime promozioni in Serie A (2003-04 e 2013-14) rappresentano auspici favorevoli in cui noi, che non siamo di Manchester, confidiamo più che negli algoritmi.

Al di là della gestione tecnica, per rendere perfetta la stagione di “consolidamento”, è mancata solo la creazione di un nucleo stabile di giocatori adatti a un campionato di vertice su cui innestare pochi rinforzi di qualità. Senza entrare nei dettagli, e con l’ulteriore complicazione costituita dalla questione delle “liste”, molti giocatori in prestito torneranno alla base e alcuni titolari dovranno essere rimpiazzati, specie in difesa; per allestire una squadra di vertice serviranno, oltre che soldi, acume, competenza e un pizzico di fortuna. Nulla di irreparabile, perché in fondo anche il Frosinone di Grosso è stato rivoltato come un calzino.

Il lavoro che attende lo staff tecnico e dirigenziale è arduo, ma siamo certi che non saranno lesinate risorse per rispettare il programma: per il più potente gruppo calcistico del pianeta, una salvezza in Serie B non può che essere il “minimo sindacale”. La tifoseria rosanero non chiede altro che riabbracciare il vero Genio ed esplodere di gioia con lui come fece circa vent’anni fa.

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35 thoughts on “Il Palermo, Corini e i tifosi: voglia di riabbracciare il “vero” Genio

  1. Il peggior Campionato (di Serie B) del Palermo, degli ultimi vent’anni. L’unico, nella Storia Rosanero, chiuso tra i fischi sonori di trentaduemila tifosi (testimoni).

  2. Pensiero che condivido. Corini ha pure puntato i piedi per accelerare il processo di crescita, ha parlato di giocatori forti per andare in serie A. E sa che a lui, proprio perché si chiama Corini, non sarà concesso lo stesso tempo di u nqualsiasi polentone. Siamo in buone mani ma il gioco va reso più fluido con giocatori più disponibili al fraseggio e all’imbucata per brunori

  3. Zdenek Zeman può essere suo nonno e gioca un calcio cento volte più moderno, la gente vuole vedere bel calcio no questo scempio

    1. Anche io ho spesso criticato Corini, che certamente ha fatto molti errori. Ma a campionato finito dobbiamo ammettere che molti giocatori erano veramente inadeguati a un campionato di vertica in B, a cominciare dalla difesa. Soprattutto in difesa voglio valutare la serietà dell’investimento della proprietà e le indicazioni che daranno lo staff tecnico e Corini. Se non mettono mano seriamente lì non penso proprio che possiamo immaginarci qualcosa di più di quest’anno.

      1. Concordo con Fefe: Corini non è Guardiola, poco ma sicuro, ma questa squadra non era assolutamente da promozione; con sta difesa…

  4. A pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca diceva qualcuno una volta, ed io più ci penso alla partita col Brescia e più m’incazzo…fino al 94° tutto “perfetto”, poi segna la Reggina ed il castello crolla, mah! E’ pur vero che oltre il SudTirol non saremmo andati. A parte questo, avrei optato per un nuovo allenatore con una mentalità diversa, che si identificasse con la realtà palermitana, come fa il furbacchione Mourinho a Roma per capirci, la proprietà decide giustamente la conferma di Corini, quindi, speriamo abbiano ragione loro.

  5. Considerazioni condivisibili. Pensieri che sintetizzano bene il pensiero di molti . Corini non si discuterà mai come uomo e appassionato di casa rosanero. Deve però fare un salto , non eccessivo o nel buio, per convincere anche i più scettici . Dopo il finale spumeggiante dei playoff scorsi tantissimi si sono riavvicinati alla casa rosanero. Occorre non disperdere questo patrimonio e Corini può essere determinante in questo compito.

  6. Chiaro che come dice Fefe la proprietà deve dargli una grossa mano . Rinforzando una difesa colabrodo, scegliendo con competenza i giovani da inserire , insomma lavorando di cesello . Con competenza massima. Parola , competenza, che ripeterò fino allo sfinimento. Rinaudo e Bigon devono scegliere i protagonisti. Compito davvero difficile considerato le concorrenti presenti .

    1. Esattamente. Qui qualcuno ha sostenuto che RInaudo non sarebbe all’altezza. Non mi esprimo. Adesso però c’è anche Bigon nel CFG, che ha un curriculum di tutto rispetto per una squadra di serie B.

  7. Sicuramente se ci fosse un allenatore capace di portare in alto il Palermo vorrei che fosse Corini per quello che ha significato per questi colori

  8. infatti sarà la prova del nove…fallita questa mi dispiace gli vogliamo bene ma a casa o a fare danni tecnico tattici gestionali da qualche altra parte…!!!!

  9. Corini, mi spiace ricordarlo, ma ha una storia di occasioni mancate non indifferente.
    Voi ve lo ricordate Corini giovane? Quando aveva ancora i capelli. A 20 lo prese la Juventus e gli consegnò le chiavi del centrocampo per 2 anni. 47 partite, a 20 anni, nella Juve, con la maglia numero 8. Poteva diventare Pirlo prima di Pirlo, ma fallì clamorosamente.
    E iniziò una parabola discendente: Samp, un Napoli povero, Piacenza, Brescia, il Chievo in B prima di diventare il Chievo, il Palermo sempre in B… Una specie di Pirlo di provincia.
    Mai esordito in Nazionale, nonostante una trentina di presenze e un Europeo vinto con l’under 21.
    Non è uno che ha poi fatto una carriera chissà quanto esaltante, i treni giusti li ha mancati Eugenio Corini.

    1. Vabbè a è stato il capitano del Chievo dei miracoli e del Palermo più forte della storia che sfioró la Champions… Non mi sembra poco. Si considerati gli inizi e l’investitura di Agnelli a nuovo Falcao, avrebbe potuto fare di più, ma ci son stati ben altri talenti in Italia che si sono persi del tutto.. La sua carriera comunque e poi ad un certo punto risbocciata, nonostante il crociato rotto due volte, tanto da essere convocato in nazionale da Trapattoni senza però esordire. Lippi lo prese anche in seria considerazione ma a quel punto era troppo avanti con l’età e la nazionale disponeva nel suo ruolo di due interpreti straordinari come Pirlo e De Rossi. Come dire, la carriera da allenatore finora non è neanche stata all’altezza di quella da calciatore, chissà che non sbocci anche quella con un pò di ritardo…

  10. Supponiamo che nel prossimo campionato il Palermo sia in testa alla classifica con un gioco piacevole, allora tutti ad incenzare Corini e a gridare: Corini uno di noi ! ” FACCIOLI”

  11. Corini è riuscito a farmi stancare di guardare il Palermo ed io lo avevo sempre seguito anche in serie D C2 C1 B e ovunque

  12. Sembrava il Palermo anni 80 di Veneranda quando si pareggiava dentro e perdeva fuori e si vinceva ogni 15 partite e senza gioco

    1. Magari il Palermo di Veneranda… Con El Gringo si arrivava in finale di Coppia Italia. Da perdere, come sempre, ma almeno ai supplementari.
      Grande Nando!

  13. Bravo Daniele, il maestro Zeman ancora adesso dà lezioni di calcio, forse ce lo ritroveremo contro il prossimo anno alla guida del Pescara.

  14. Ragazzi e stato un campionato così equilibrato e per certi versi strano che è anche difficile giudicare il lavoro di Corini. Il bel gioco si è visto solo a tratti, la squadra è stata comunque solida giocandosela praticamente con tutti, troppi pareggi che ci hanno portato comunque ad essere sempre dentro o attaccati alla zona playoff… segno che sono stati in tanti ad avere gli stessi problemi di continuità di risultati, con un paio di vittorie in più e magari qualche rigore sbagliato in meno si andata ai playoff. Pazienza, certe annate vanno così ma non vedo tutto da buttare. Sperando di essere più fortunati anche a livello di infortuni e con qualche acquisto azzeccato, Corini porterà secondo me il Palermo ad essere protagonista e pure con un bel gioco, che anche se solo a sprazzi ha dimostrato anche in questa stagione di saper fare, così come in precedenti esperienze. Non ho visto questo allenatore difensivista come qualcuno scrive… non avremmo fatto 48 gol (ben 10 in più del Sudtirol e tanti quanti il Parma quarto) e non ne avremmo subiti neanche 49 (15 in più del Sudtirol, a dimostrazione anche che una buona organizzazione difensiva porta risultati, e noi italiani non avremmo altrimenti le 4 stelle, anche se ormai la moda si sta esasperando nella direzione opposta e personalmente non me ne capacito del tutto perché se è vero che mi piace far gol e altrettanto vero che non mi piace subirne…)
    Vediamo che mercato si fa, vediamo anche che ritiro si fa e se tutto va bene vedrete che il popolo rosanero tornerà presto a riabbracciare il suo Genio.

    Vabbè a è stato il capitano del Chievo dei miracoli e del Palermo più forte della storia che sfioró la Champions… Non mi sembra poco. Si considerati gli inizi e l’investitura di Agnelli a nuovo Falcao, avrebbe potuto fare di più, ma ci son stati ben altri talenti in Italia che si sono persi del tutto.. La sua carriera comunque e poi ad un certo punto risbocciata, nonostante il crociato rotto due volte, tanto da essere convocato in nazionale da Trapattoni senza però esordire. Lippi lo prese anche in seria considerazione ma a quel punto era troppo avanti con l’età e la nazionale disponeva nel suo ruolo di due interpreti straordinari come Pirlo e De Rossi. Come dire, la carriera da allenatore finora non è neanche stata all’altezza di quella da calciatore, chissà che non sbocci anche quella con un pò di ritardo…

  15. A scanso di equivoci e di frasi buttate a muzzo, quello appena concluso é stato il miglior campionato di Serie B degli ultimi 20 anni: in realtà negli ultimi 20 anni il Palermo di campionati di B ne ha disputati 5. Questo appena concluso é stato il migliore nel rapporto tra piazzamento e media spettatori. Ben 20.839 spettatori a partita e nono posto. Stride il confronto con i precedenti campionati di B, dove il Palermo quest’anno ha fatto di gran lunga meglio del 2019 (11° – 9.000 spettaori di media); del 2018 addirittura in finale Paly Off ma 10.500 spettatori di media a partita); e meglio del 2014 dove addirittura la partita col Lanciano registrò 25.000 spettatori (il dato più alto), che sono nulla rispetto agli oltre trentamila addirittura in Serie C nelle ultime partite (6 volte consecutive, tra campionato e Play off compresi); meglio infine del 2004, l’anno di Baldini e Guidolin dove il Palermo arrivò primo ma fece la metà degli abbonati di quest’anno. Quest’anno il Palermo ha addirittura fatto meglio dei rimanenti campionati di Serie A dove tra piazzamento e media spettatori si è fatto meglio solo nel 2005 (Palermo 5° e 33.000 di media spettatori; ma era l’anno i cui tutti si abbonarono) e nel 2010 (Palermo 5° e 24.000 spettatori di media). Quindi quest’anno è stato di gran lunga il miglior campionato dgli ultimi venti anni compresa la A con l’eccezione, come detto, del 2005 e del 2010. Francamente ricordo fischi ben più sonori nell’era del precedente prprietario. Non si saprebbe da dove cominciare. Ricordo, più di tanti, quelli dell’eliminazione in casa ad opera dell’Alessandria in Coppa Italia, perché – prima volta nel calcio italiano – il precedente proprietario esonerò Daprelà, Rigoni e Maresca che reintegrato si prese la rivincita siglando un gol salvezza all’ultima giornata col Verona. Si! Ricordo psicodrammi ben più pesanti dei legittimi fischi uditi alla fine della partita col Brescia dove farsi recuperare 2 gol nel 2° tempo (e fallire l’accesso ai paly off dove onestamente non avremmo concluso un granché), da una squadra quasi retocessa era qualcosa che avrebbe fatto fischiare anche 32.000 frati domenicani.

    1. Secondo questo ragionamento, nel cinema, Gennaro Nunziante è addirittura il più grande regista italiano di tutti i tempi. Ps GIGI Idk, Tuttinick ormai abusivo, la distanza è comunque accettabile.

      1. Quello che ho espresso io é lo stesso ragionamento che dopo il mio post ha espresso anche la Redazione in un altro articolo su questo sito “Palermo, i tifosi hanno vinto: mai tanto pubblico dal 2011”, che dice sostanzialmente le stesse cose. Il Campionato appena concluso, con le due sole eccezioni del 2005 e del 2010, senza se e senza ma é stato il miglior campionato degli ultimi 20 anni di A e B. Sotto il profilo del gioco si é visto di peggio sia con Filippi che con Boscaglia che con Tedino o Stellone o De Zerbi o Gasperini ecc. ecc. ecc. ecc. Se a lei non piace il Palermo attuale é un problema suo. P.S. La distanza la tenga lei. Non sono Tuttinick. Stia alla larga

  16. “frutti perennemente acerbi di una gestione umorale e talora schizofrenica”…….il calcio visto a Palermo nell’era Zamparini fu merito del compianto Presidente non certo dei Vitogol seduti comodamente in poltrona a fare i professorini…..da quel Palermo passarono tanti allenatori ancora oggi protagonisti in massima serie o all’estero come De Zerbi che prima di essere esonerato accumulo’ una serie infinita di sconfitte consecutive …Zamparini aveva i suoi metodi magari gli capitava di essere umorale e precipitoso ma in tanti casi i cambi funzionarono a partire dal primo ingaggio di Guidolin, o come nel caso dell’arrivo di Delio Rossi o come in quello degli ingaggi di Ballardini o della sostituzione di Gattuso con Iachini in B ecc. ecc…. chiacchierare con i soldi degli altri e’ facile …..così come e’ facilissimo criticare Corini per stupidaggini quali la mancanza di palle o il mantenimento del risultato o la gestione della fase difensiva, senza essere mai stati al suo posto ad allenare un gruppo di giocatori non certo pieno di fuoriclasse e nemmeno di uomini esperti della categoria….che l’autore dell’articolo sia un po’ ignorante in materia e non certo un insegnante a Coverciano lo denota poi chiaramente il fatto che prescinde dal valore dei calciatori, dagli infortuni, dagli episodi sfortunati, dagli avversari (si esistono anche loro) aspetti che condizionano i risultati delle annate dei migliori allenatori del mondo tant’e’ che Allegri non vince nulla da due anni, Conte quest’anno si e’ dimesso, Ancelotti quest’anno non ha vinto ne campionato ne coppa (a Madrid e’ quasi una notizia), Pioli l’anno scorso eroe quest’anno incapace, ecc. ecc….ma anche ai livelli più ordinari la storia del calcio e’ strapiena di esempi come quello di Fabio Grosso e come quella di Fabio Cannavaro, persone che come Corini non hanno di certo bisogno delle lezioni di qualunquismo dei Vitogol qualsiasi e delle loro chiacchiere da Bar per imparare a mettere in campo una squadra di calcio

    1. Vitogol, per età e passione, potrebbe scrivere una enciclopedia sul calcio e sul Palermo in particolare. Nel suo commento mi sfugge il perché il suo legittimo dissenso non possa essere espresso in maniera più consona ai criteri di educazione a cui siamo abituati (e che purtroppo i social stanno demolendo). È imbarazzante dover ospitare su questo sito dei punti di vista di chi comunque ha il Palermo nel sangue e vederlo poi crocifisso per una propria idea. Non è questo il dibattito che intendo promuovere. E glielo dice uno che ha sopportato parecchi insulti “in casa propria” e che spesso pubblica pezzi – anche di Vitogol – di cui non condivide in tutto o in parte il contenuto: si chiama libertà di pensiero e vorrei difenderla (gm)

  17. Quindi, poichè non si mette mano al portafoglio, nessuno può criticare nessuno. Strano. Mi era sembrato che, qui in questo sito, attualmente avvenisse esattamente il contrario. Anzi. Più è grosso l’investitore, più si critica. Spesso a matula. Chi scrive gli articoli, poi, é più legittimato a farlo, secondo me. I commentatori seduti comodomante in poltrona (dietro una tastiera) che fanno i professoroni non lo sarebbero affatto. Non glielo prescrive il medico. Se non altro, almeno il rispetto…nulla. Dissentire é una cosa, sbeffeggiare un’altra…Io comunque condivido pienamente ciò che dice Vitogol

    1. P.S. Vitogol che poi, detto per inciso, é meno “qualsiasi” e meno qualunquista di chi lo attacca inopinatamente con toni molto discutibili

  18. Sciarriatevi quanto volete sugli aspetti tecnici. Per quanto mi riguarda Corini si trasformerà in Guardiola se il CG lo vorrà.
    Ho letto di Zeman in rapporto a Corini. Ecco Zeman, che adoro come persona prima ancora che come tecnico, è esattamente agli antipodi di Corini. Zeman: uomo anti-sistema (che per questo non vincerà mai!). Corini: yes-man che si è caricato addosso il ruolo di vittima sacrificale quest’anno e che spero indossi le vesti di condottiero per la Serie A l’anno prossimo. Ma sia chiaro: lui non avrà nessun merito se ciò accadrà. Se accadrà sarà solo perche qualcuno deciderà che DEVE accadere.
    Che che ne dicano i molti sapientoni che riducono tutto ad una questione di lana caprina tecnica, il calcio ormai ha poco di tecnico. Le sceneggiate del Palermo fino alla gara col Brescia, la partita tra Benevento e Perugia e tutte le altre farse compiute e ancora da compiersi sono una triste verità che neanche i professionisti della comunicazione funzionali a salvaguardare il sistema-calcio possono negare.

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