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Il Palermo e la crisi nei finali di partita: l’incubo degli ultimi dieci minuti

I finali di partita sono troppo spesso un incubo per il Palermo. La gara contro la Cremonese è stata l’ennesima dimostrazione delle fragilità fisiche e mentali dei rosanero. Nella pesante sconfitta contro i grigiorossi, la squadra ha incassato il nono gol su 31 negli ultimi 10 minuti di gioco. Solo il Brescia, con 11 reti su 40 subite negli ultimi minuti, ha fatto peggio in questa statistica.

Concentrazione e tenuta fisica

Il Palermo ha avuto difficoltà nel mantenere il vantaggio o nel chiudere i match nei momenti decisivi. Questo trend può essere spiegato da improvvisi cali di concentrazione, come emerso dalle partite contro Modena e Spezia, in cui la squadra è stata rimontata dopo un doppio vantaggio, ma anche da una tenuta fisica non ottimale. Nella sfida contro la Cremonese, ad esempio, Dionisi ha spiegato che almeno quattro giocatori sono usciti per i crampi, mentre altri due sono rimasti in campo nonostante fossero al limite delle forze.

La gestione dei cambi

Un altro punto critico riguarda la gestione dei cambi da parte dell’allenatore in questa stagione. Nella partita pareggiata contro lo Spezia, Dionisi ha modificato l’assetto difensivo a otto minuti dalla fine, spostando Magnani sul centro-sinistra e inserendo Nikolaou, colpevole qualche istante dopo di una marcatura troppo leggera su Pio Esposito. Contro il Mantova, Vasic è subentrato a Pohjanpalo in un momento positivo per i rosanero, che stavano cercando il vantaggio nonostante l’uomo in meno. Tuttavia, dopo il suo ingresso, la squadra ha smesso di produrre occasioni da gol.


Contro la Cremonese, Dionisi ha modificato il centrocampo a causa di alcuni fastidi muscolari, arretrando Blin in posizione di braccetto di sinistra, ruolo che il francese non ha mai ricoperto in carriera. Queste sostituzioni hanno però inevitabilmente alterato gli equilibri che la squadra aveva mantenuto fino a quel momento, tanto che nel successivo quarto d’ora i rosanero sono stati rimontati, passando da 2 – 0 a 2 – 3.

Il compito dell’allenatore

Nonostante tutto, la fiducia a Dionisi è stata confermata, sebbene dopo una serie di contatti con altri allenatori. Tuttavia, il tecnico toscano non avrà un compito facile. Durante la sosta che precede la delicata sfida contro la Salernitana, sarà necessario concentrarsi maggiormente sulla tenuta mentale e sulla gestione della pressione, che ha spesso messo in difficoltà i rosanero. I numerosi gol subiti nei minuti finali, con la difesa schierata o su palla inattiva, testimoniano quanto la squadra fatichi a mantenere la calma nei momenti cruciali, aspetto su cui si dovrà lavorare.

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3 thoughts on “Il Palermo e la crisi nei finali di partita: l’incubo degli ultimi dieci minuti

  1. I finali di gara di una squadraccia senza voglia di lavorare non possono che essere questi, caro amico. Un gruppo che non lavora e durante la settimana ha ben altri pensieri non può dare di più. Matematico.

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