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Il Palermo ‘gattopardiano’ di Mignani resta fragile: servirà il ritiro?

Gattopardiano‘ è un neologismo entrato a far parte del vocabolario Treccani da qualche anno e sintetizza perfettamente il momento del Palermo. Michele Mignani finora non è riuscito a cambiare l’inerzia di una stagione che si trascina stancamente al termine. Le partite perse con Reggiana e Spezia sono un film già visto in questo campionato, un déjà vu: i rosanero sono finiti in un loop e non riescono a uscirne. “Tutto deve cambiare perché tutto resti come prima“.

Palermo, la ‘cura’ Mignani non funziona

È giusto affermare che è ancora presto per confrontare le guide tecniche che si sono succedute in questa stagione. È ancora più giusto scrivere che il nuovo allenatore ha avuto poco tempo per ‘sistemare’ una squadra in grosse difficoltà. Si può anche dire che i ‘casini’ lasciati dalla precedente gestione tecnica erano talmente tanti che sarebbe servito un allenatore come Ancelotti per aggiustarli tutti in fretta; un’opinione discutibile. Di sicuro era lecito aspettarsi di più dall’impatto di Mignani nell’ambiente Palermo.

Il nuovo allenatore ha scelto inizialmente la strada della prudenza, che ha portato a tre pareggi consecutivi. Col Parma si è anche visto qualche passo avanti dal punto di vista della manovra offensiva, in una partita difficile e contro un avversario che undici giorni dopo ha festeggiato la promozione in Serie A. Nel momento di alzare l’asticella, contro la Reggiana, il Palermo si è però scoperto fragile come e più di prima.


Con Reggiana e Spezia film già visti

La sconfitta contro la Reggiana ha ricordato diverse partite analoghe giocate al “Barbera”. Si possono fare riferimenti ai k.o. contro Cittadella, Catanzaro e Ternana, sia per svolgimento della gara che per il risultato finale. Un film già visto che conferma come la mano di Mignani non sia riuscita a ‘smussare’ i limiti della squadra, che a questo punto sembrano strutturali.

Lo stesso discorso si può fare per la sconfitta contro lo Spezia. Il primo tempo è stato uno dei peggiori della stagione, la ripresa appena dignitosa, ma non si è avuta mai l’impressione che il Palermo potesse pareggiare. Nessuna reazione, come se la squadra fosse impotente (sia dal punto di vista fisico che mentale) e incapace di andare a riprendere una partita che senza l’errore di Lund sarebbe finita con tutta probabilità col risultato di 0 – 0. Ed è forse questo l’aspetto più preoccupante.

Il ritiro è l’ultima occasione

Di solito quando si cambia allenatore c’è una reazione immediata dei giocatori, che il più delle volte si traduce in risultati utili nel breve termine. La differenza poi si fa mantenendo il flusso positivo nel lungo periodo. Il Palermo è mancato proprio in questo: l‘encefalogramma è rimasto piatto anche dopo l’avvento di Mignani, il cambio di sistema di gioco, l’arrivo di un nuovo preparatore atletico, la contestazione dei tifosi.

È chiaro però che al momento qualsiasi giudizio definitivo è sospeso, ai playoff – manca ancora la matematica – può succedere di tutto (anche se è improprio fare il paragone con la cavalcata di due anni fa).

Anche una società poco interventista ha deciso di prendere un provvedimento dopo la doppia sconfitta con Reggiana e Spezia. Il Palermo va in ritiro e sembra essere l’ultima chance per provare a dare un minimo di senso a un finale di campionato pessimo. Si tratta di una decisione tardiva? Probabilmente sì.

È solo un palliativo? Potrebbe essere (anche perché si sta solo allungando di un paio di giorni il classico ritiro pre-partita). È comunque un’occasione importante per squadra e allenatore: serve cambiare passo, questa volta per davvero.

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54 thoughts on “Il Palermo ‘gattopardiano’ di Mignani resta fragile: servirà il ritiro?

  1. Erroneamente, dopo la splendida favola con Silvio Baldini, ho sempre pensato che con l’avvento del City Group in un paio d’anni al massimo saremmo andati in serie A da protagonisti.
    Adesso guardo indietro e mi rendo conto che non abbiamo consolidato un bel niente ma abbiamo buttato via 2 anni in cui sono stati fatti tutti gli errori possibili a cominciare dalla società, dg, ds, allenatori e giocatori.
    Ci resta solo il centro sportivo ed il fegato spazzolato.

    1. Abbiamo buttato via un solo anno, questo in corso. L’anno scorso nessuno mai ha parlato di promozione. La colpa è unicamente di Corini. E della società che non l’ha cacciato a novembre. Per il resto il calcio questo è. Il Parma ha speso moto di più di noi in tre anni e ha fallito i due campionati precedenti. Il terzo l’ha centrato a costi infinitamente alti. Anche questo conta. Si vede tutto come un fallimento… boh. Memoria corta…

      1. Al contrario del Palermo, il Parma nel secondo anno ha preso Pecchia, un allenatore bravo, vincente e con le palle, ha comprato buoni giocatori ed al terzo anno è salito in A senza problemi.
        Ribadisco che per il Palermo sono stati due anni buttati perché adesso è rimasta solo cenere, si parla di rifondare tutto, staff tecnico e giocatori.
        E se il Parma ha speso tanto lo ha fatto bene, al contrario del Palermo che ha speso pure tanto e male, poiché si ritrova un parco giocatori svalutato e svuotato a livello psico fisico.
        Ti faccio l’esempio di Di Chiara, terzino sx palermitano svincolato dalla Reggina, potevamo prenderlo noi e sarebbe venuto pure a piedi, invece lui è andato in serie A col Parma e noi ci teniamo quel fenomeno di Lund in serie B.

        1. Vedila come vuoi. Conta quello che dichiara la società. Il primo anno era di assestamento il secondo no. Corini non era adeguato al ruolo, ok. Ma abbiamo buttato solo quest’anno, ribadisco. Il Parco giocatori è tutt’altro che svalutato. Poi è fisiologico che in un’annata al di sotto delle proprie possibilità si perda qualcosa. Non sono così convinto che Di Chiara voleva venire a Palermo. Forse tu lo sai perchè sei bene informato. A me risulta il contrario. Valutare definitivamente Lund per l’errore di sabato mi pare veramente assurdo. Comunque sia un anno andato a male e con qualche scelta non appropriata non cambia il giudizio su questa società, su questo gruppo che è quanto di meglio poteva capitare in una città presuntuosa come Palermo., Guardiamo pure i bilanci. L’anno prossimo vedremo Krause in che acque sarà. A me risulta indebitato anche adesso. Mi tengo questa realtà qui cento volte. Ripeto… memoria corta.

          1. Per fortuna che, intanto, hanno ceduto Mateju, il pretoriano di Corini. Sennò ti tenevi pure lui..,

      2. Il DG è di alto livello, Bigon è di alto livello. Corini è un buon allenatore. I giocatori secondo Transfermarkt come valore sono da quarto posto e l’ anno prossimo inserendo giocatori di valore potremmo essere da primi due posti Quest’ anno un Dirigente ha detto che eravamo da 5° posto e siamo sesti.

        1. Ma cu si ni futtti du Transmarket et similia? Il valore dei calciatori lo stabilisce il mercato. E se nessuno li chiede, come nel caso di Gomes e Traore’, valgono zero.

    1. Anche spazzolato non è male , Pippo. Scherzi a parte, credo sia ormai giunto il tempo di una tregua . Propongo di attendere queste due ultime gare per rifiatare, noi, e dare alla società la responsabilità e il tempo di programmare il loro terzo anno. Sarà quello un momento decisivo . La scelta dello staff , dirigenziale e tecnico, la scelta dei giocatori da confermare, insomma tutto ciò che è alla base di ogni possibile scalata verso il calcio di qualità. Il tempo stringe, non vorrei che arrivassimo a giugno senza programmi e con idee fumose . Accade già da due anni , un terzo sarebbe davvero terribile. Tregua quindi .

      1. Caro Solo Rosanero, spero tanto che questa nuova programmazione venga attuata a fine campionato ma, se per il prossimo anno ci ritroviamo ancora con Rinaudo ds ed un allenatore scelto dell’algoritmo, vuol dire che dobbiamo rassegnarci al peggio.

        1. L’ ultima parola la mette Bigon se resterà quindi non ha importanza se resta Rinaudo o meno. Io spero solo che mandano via Mignani e che prendono un allenatore vincente.

  2. Domanda.Una curiosità. Chi ha informato del ‘ritiro’ i giocatori, diciamo, i calciatori? Comunicazione di gruppo o individuale (‘alla prima che mi fai, ti licenzio e te ne vai!’)? Più probabile, secondo me, attraverso un altoparlante, situato nella sala mensa dell’ Academy CG. ‘I signori calciatori, ultimata la colazione, sono pregati di raggiungere, con l’urgenza del caso, il pullman della Società, già in attesa. Per il trasferimento a Carini presso l’Hotel ‘Buen Retiro’. Prevista una sistemazione in camere da 4 letti + lettino ed un trattamento di mezza pensione. Per dettagli e ulteriori informazioni rivolgersi, uno alla volta, alla Sig.ina Rosetta, della Grandi Viaggi, nello spazio riservato alla Reception dell’Albergo.

    1. So perché hai scritto questo post e te lo potevi risparmiare penso che ai giocatori li ha avvisati del ritiro o Mignani o Rinaudo o Bigon.

      1. Se proprio vogliamo fare i maestrini, la formulazione corretta della frase e’: penso che i giocatori siano stati avvisati del ritiro da…

  3. Volevo aggiungere, come spesso detto in precedenza, che personalmente non mi interessa la A a tutti i costi . La A deve arrivare come sbocco naturale di una stagione esaltante e ben progettata . Mi interessa invece vedere giocare, lottare, pressare i giocatori in maglia rosanero. Questo si . Da lì poi verrà il resto . Questi due anni hanno sfiancato tutti coloro che amiamo il Palermo.

  4. Secondo me manca una figura di riferimento per squadra, mr, stampa e tifo. Quello che solitamente fa il presidente, il nostro non ha alcun potere quindi non figura se non per inaugurazini e benvenuti vari.
    Questo IMHO nuoce .

    1. Bigon è bravo se va via lui ne prenderanno un altro bravo da affiancare a Rinaudo.
      L’ addetto stampa lo abbiamo è lo fa senza fare il protagonista e da là voce ai giornalisti e avvisa giocatori e allenatore quando parlare con la stampa.

  5. Sono d’accordo. Ecco un punto importante da risolvere. Fondamentale direi a Palermo. Non credo che Mirri non lo faccia per le poche quote. Non lo faceva nemmeno prima in C se non costretto dagli eventi . È una sua scelta , legittima. Pero, come dice Gigi, occorre trovate una figura forte, di carisma, che sia l’interfaccia con la truppa . E non potrà mai essere l’allenatore. Almeno che non si parli di Guardiola. La truppa , in B , deve essere guidata nel bene e nei momenti difficili.

  6. Credo che l’aggettivo “gattopardiano” sia inadatto a descrivere la situazione attuale, perché qualcosa è cambiato rispetto al passato: senza voler essere disfattista e senza abbandonare “il sogno” promozione (per la cieca fede che mi porta ad andare allo stadio e a seguire ogni partita, che sa sempre più di stillicidio), credo – realisticamente – che questo Palermo sia peggiore di quello di Corini, a livello tattico, atletico, psicologico, e chi più ne ha più ne metta. Involuto, è questo l’aggettivo corretto.

    1. Il raffronto con il Gattopardo è colto ma fuorviante. Il Principe di Salina voleva cambiare tutto per non cambiare niente allo scopo di rimanere in cima alla graduatoria delle classi sociali insediate dalla burocrazia piemontese. A lui, insomma, non sarebbe interessato scendere in campo per difendere il sesto posto di una classifica da Serie B.

  7. se servirà lo scopriremo solo domenica, era comunque necessario fare qualcosa. è una mossa disperata e necessaria per salvare il salvabile.
    ad ogni modo io ho avuto la sensazione che in questi due anni la squadra nei (molti) momenti di difficoltà abbia ricevuto molte comprensive carezze e pacche sulle spalle (soprattutto da noi tifosi che non abbiamo mai e dico mai fatto mancare il nostro supporto sia in casa che in trasferta, anche nei momenti n cui obiettivamente c’era da uscire dallo stadio) mentre qualche volta sarebbero servite delle pedate nel sedere. non sono per le soluzioni drastiche di zampariniana memoria ma qualche volta un paio di schiaffoni servono

  8. A questo punto penso che per il Palermo possa essere più favorevole un settimo/ottavo posto del sesto che occupa attualmente. In questo modo andrebbe a giocare il primo turno (secco) in trasferta evitando le “pressioni” del proprio pubblico al Barbera. Fattore casalingo che non è stato mai sfruttato da questa squadra nell’arco dell’intera stagione.

      1. Il fatto è che questi giocatori se la fanno sotto con lo stadio pieno, cosa che infatti è già avvenuta in campionato. Meglio giocare la partita secca in trasferta per me.

  9. Basterebbe leggere la storia per capire quale sia il problema del Palermo.. è fin troppo semplice!!!! stagione 22/23 dal 10/02 abbiamo vinto solo col Modena (primo tempo ci presero a pallonate) in rimonta e con la Spal che da retrocessa venne in vacanza. Stagione 23/24 dal 24/02 (Cremona) è scomparso il Palermo. E’ evidente che si tratta di una calibrazione della preparazione sbagliata…. si arriva alla fase decisiva cotti!!! Di chi è la colpa??? E? vero che nello staff ci sono pure preparatori imposti dal City??

    1. C’ è il preparatore che aveva Corini con il preparatore che ha portato Mignani la squadra non è cotta, il problema che corre male.

  10. Torniamo al punto di partenza. Preparazioni, programmi, progetti . Servono uomini capaci, pronti a gettare le basi e, i dirigenti, e a lavorare , tecnici e giocatori. Purtroppo siamo già a maggio a non sembra che qualcuno pensi alla prossima stagione ormai alle porte . Resterà Mignani? Rinaudo che fine fara’ ? Ai miei tempi di programma in primavera, oggi , fine campionato, parliamo di moduli e tattiche

  11. Ma chi l’ ha detto che non può essere l’ allenatore? E non c’ è bisogno di essere Guardiola per avere carisma

  12. Una domanda al direttore e a tutti quelli che come me si stanno ammalando di cirrosi epatica senza toccare un goccio di alcool: qualcuno di voi ha capito chi prende le decisioni in questa società???

    1. Esattamente. Quello che dicevo . Mi rispondono con Bigon o con l’allenatore di turno ma vedo che non riesco a spiegarmi . Ci siamo capiti noi e questo mi basta.

  13. P.S. un ritiro fatto così, fino a domenica, è come un buffetto sulla guancia, qui per scuotere l’ambiente serve ben altro…

  14. Ritiro? ma non prendiamoci in giro… In ritiro dovrebbe andarci innanzitutto la cosiddetta dirigenza dal primo all’ultimo, anzi sarebbe molto meglio se rassegnassero le dimissioni e riconoscessero il proprio fallimento nella gestione, nell’organizzazione, nelle strategie e nel voler insistere o sperimentare un modello chiaramente in contrasto nel nostro paese e tra l’altro pagando noi le spese delle loro scelte.

  15. C’è una cosa che i tifosi che contestano non vogliono: essere illusi con i proclami di serie A. Non se ne può più.
    L’errore clamoroso è proprio avere illuso i tifosi parlando di serie A addirittura diretta. Se alcuni giocatori noti non avessero parlato ossessivamente di promozione addirittura diretta, nessuno li avrebbe contestati. Attenzione, anche nel comunicato odierno di tutti i gruppi della nord non c’è nessuna pretesa di serie A. Invece l’illusione ha creato delusione e contestazione. Brunori, Corini e compagnia avrebbero dovuto parlare di obiettivo della salvezza e nessuno li avrebbe contestati perché raggiunto con mesi di anticipo. Errore clamoroso di comunicazione che infatti alcuni dirigenti non hanno fatto. Lo avevo scritto tante volte qui su stadionews: non illudete i tifosi, perchè l’illusione poi scatena delusione e contestazione…ma hanno continuato a parlare di A, promozione diretta, europa…bla bla bla

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