Il Palermo sprofonda, Corini resta: ora bisogna salvare il salvabile
Una contestazione così aperta e palese verso l’allenatore a Palermo non si era mai vista. Fischi alla squadra sì, striscioni e critiche contro il presidente di turno anche, ma contro il Venezia (come dopo la sconfitta casalinga col Cittadella) sono stati fortissimi i cori diretti al tecnico dagli spalti del “Barbera” (la CN12 ha invece continuato a incitare): quasi un unicum nella storia rosanero. Il Palermo naufraga ed Eugenio Corini sta affondando con la nave, senza riuscire a trovare soluzioni adeguate.
Palermo e Corini in un vortice negativo
Inutile analizzare statistiche o situazioni tecnico/tattiche: il Palermo, al momento, non c’è più sotto tutti i punti di vista. La vittoria di Lecco era stata effimera ma già lì i segnali non erano stati incoraggianti. La squadra era apparsa ‘scarica’ e ‘svuotata’, ma i tre punti avevano dato un po’ di morale per preparare meglio il big match col Venezia.
Il Palermo ha anche approcciato bene la gara col Venezia, sospinto da un “Barbera” strepitoso, ma alla prima difficoltà si è sciolto come neve, confermando quello che si scrive da inizio stagione. I rosanero sono fragili atleticamente, tatticamente e mentalmente, a sprazzi hanno avuto la forza di rialzarsi nel corso del campionato ma spesso sono andati al tappeto dopo il primo ‘colpo’.
Il Palermo è entrato in un vortice negativo, come l’allenatore. Corini sembra in confusione: la squadra ha perso la retta via e le indicazioni della ‘guida’ non aiutano, anzi. Dalla gestione della comunicazione a quella delle sostituzioni, gli errori oramai non si contano più e sono indiscutibili. Il tecnico ha incassato la fiducia della proprietà – che non vuole cambiare – e dei giocatori e quindi va avanti, ma col passare del tempo l’ambiente si è fatto più ‘ostile’: la fetta dei tifosi che contesta è sempre più ampia.
Ora salvare il salvabile
Corini va avanti e ora il Palermo deve salvare il salvabile. La sconfitta col Venezia chiude (non matematicamente) la via per il secondo posto, ma ora anche la terza e quarta posizione – che garantirebbero direttamente la semifinale dei playoff, saltando il primo turno – appaiono lontane: la Cremonese (che ha perso malamente a Bolzano) ha sette punti di vantaggio, il Como sei. Lo slot agli spareggi sembra garantito – tra il Catanzaro sesto e la Samp settima ci sono nove punti, le lunghezze di vantaggio dal nono posto sono undici – ma arrivarci nelle migliori condizioni possibili è fondamentale.
Spesso si prende come esempio il cammino del Palermo ai playoff di Serie C (lo ha fatto anche Brunori nel post-Venezia), quelli che si sono conclusi con la promozione, ma in quel caso la squadra è arrivata lanciatissima agli spareggi. Gli uomini di Baldini, infatti, hanno vinto le ultime tre partite convincendo e senza subire gol. Quello slancio poi è servito come ‘benzina’, accendendo anche l’entusiasmo dei tifosi. Ripetere quel percorso deve essere l’obiettivo per trovare un senso a questa stagione.