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Il Palermo ora punta Pecchia: fallita la trattativa con Caserta

“Clamorosa svolta nel Palermo”. Inizia così l’articolo di Salvatore Geraci, che sulle pagine del Corriere dello Sport annuncia il cambio di scenario per la panchina rosanero: Non sarà più Fabio Caserta l’allenatore dei rosa, ma prende fortemente quota Fabio Pecchia, fresco di trionfo in Coppa Italia Serie C con la Juventus U23 (al primo successo dalla sua creazione).

—-> CHI É FABIO PECCHIA: IL SUO PROFILO

L’arrivo di Caserta era dato quasi per certo, ma la trattativa è fallita anche a causa dei precari equilibri di classifica in casa Juve Stabia che hanno spinto il tecnico ad una smentita pubblica. La ripresa della squadra campana è stata scricchiolante (3 sconfitte su 3, contro Pescara, Livorno fanalino di coda e Benevento subendo 7 gol) e di fronte alla contestazione dei tifosi, è stato fatto valere anche l’ulteriore anno di contratto: le difficoltà nel trovare l’accordo con i rosa ha convinto allenatore e Juve Stabia ad un inatteso passo indietro.


La decisione di Castagnini e Sagramola è stata allora quella di virare su Pecchia per coprire il vuoto in panchina. “Pecchia ovviamente non conferma nè smentisce ma la notizia è trapelata ugualmente”, riferisce Geraci che traccia il profilo del tecnico sul piano sportivo (per tre anni vice di Benitez) e umano (laureato in giurisprudenza). E a proposito di mercato: il Palermo riferisce il quotidiano avrebbe sondato la disponibilità dell’attaccante Massimo Coda, protagonista negli ultimi anni a Benevento, svincolatosi ufficialmente ieri.

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7 thoughts on “Il Palermo ora punta Pecchia: fallita la trattativa con Caserta

      1. Scusa ma quale esperienza ha in serie c, oltre avere vinto la coppa italia? Anche pergolizzi ha vinto il campionato primavera…

  1. Ho visto la finale di coppa Italia di serie c la sua squadra difendeva e partiva in contropiede, il 2 a 0 è figlia di queste azioni, mi sembra interessante

  2. Un’allenatore che ha scelto la juventus under 23 per fare un campionato tranquillo senza il rischio esonero non mi sembra il profilo giusto, quello che ci vuole e un tecnico non per forza di grido ma che conosca la C come le sue tasche e che abbia vinto o lottato per la promozione.

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