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Il Palermo “parte dal basso”: voglia di stupire in attesa della punta

FOTO PUGLIA

Quattordici giorni di lavoro per tracciare una strada che sembra quella giusta. Il Palermo ha concluso il ritiro precampionato a San Gregorio Magno e, in vista della prima partita ufficiale della stagione in programma giorno 21 agosto (Coppa Italia Serie C), ritrova alcune certezze, attende ancora di scoprire Brunori – fortemente voluto da Filippi – e qualcosa sul fronte calciomercato.

“Non possiamo essere solo belli, ma anche determinati”

Giacomo Filippi ha le idee chiare per il “suo” Palermo, già da quando ha preso in mano le redini della squadra nella scorsa stagione. Il 3-4-2-1 è un modulo che dà equilibrio in fase difensiva ma che nell’interpretazione è anche molto offensivo. I rosa vogliono avere sempre il controllo del pallone, costruendo l’azione dal basso grazie ai tre difensori, il portiere e i due centrocampisti. Gli esterni danno ampiezza, mentre le due mezze punte entrano dentro al campo per creare superiorità numerica. L’attaccante non è solo un punto di riferimento ma cerca la profondità. I giocatori seguono l’allenatore, il sistema sembra funzionare – anche se le amichevoli vanno prese con le pinze – e il Palermo viaggia su un binario scandito da due parole chiave: qualità e intensità.

Lo zoccolo duro

La strategia primaria della dirigenza rosanero per questa stagione è stata quella di confermare gran parte della squadra, integrandola con pochi ma mirati acquisti dal calciomercato. Il Palermo così si ritrova con dei giocatori che conoscono l’ambiente, hanno attraversato le sabbie mobili dello scorso campionato – con tutti gli alti (pochi) e i bassi – e hanno voglia di rivalsa. Capitan De Rose è già un trascinatore sia tecnico che caratteriale, così come Accardi – finalmente al centro del progetto – e Floriano. Ci sono Valente e Almici, due top per la categoria, e Luperini in netta crescita soprattutto fisica. Odjer è sempre utile, così come Lancini e Marconi. Menzione particolare per Silipo: da quando indossa la maglia rosanero gli è sempre mancato un centesimo per fare un Euro, questa deve essere la stagione della svolta.


I nuovi acquisti

Pochi ma funzionali al progetto tecnico dell’allenatore, che li ha fortemente sponsorizzati. Samuele Massolo parte almeno alla pari con Pelagotti per essere il titolare come portiere; Filippi lo stima tanto e le sue qualità con i piedi sono buone per la costruzione dal basso. Maxime Giron è un “mestierante” che come vice-Valente può dare il suo contributo, mentre Alessio Buttaro potrebbe essere una gradita sorpresa; il giovane difensore scuola Roma, nelle prime amichevoli, ha dimostrato buone doti fisiche e tecniche. E poi ci sono gli attaccanti: Peppe Fella è il più atteso, deve ancora trovare la posizione giusta nello scacchiere rosa ma il curriculum parla per lui; Edoardo Soleri e Matteo Brunori (in attesa dell’ufficialità) sono diversissimi: il primo ha caratteristiche simili a Lucca, mentre l’ex Arezzo è bravo a giocare con la squadra e attacca bene la profondità.

La bella gioventù 

Due belle scoperte dal ritiro di San Gregorio Magno vengono dalla Primavera rosanero. Enrico Mauthe, classe 2004, ha impressionato per intelligenza tattica e personalità, dimostrando di saper interpretare bene anche situazioni di gioco “nuove” per un ragazzo che nasce come difensore centrale. Giacomo Corona, stesso anno di nascita del compagno, ci ha messo di più per carburare vista l’imponenza fisica ma è entrato nei meccanismi, giocando un ottimo secondo tempo contro la Salernitana. Per Filippi entrambi “stanno benissimo nel nostro contesto. Ci puntiamo molto, possono dare tanto in questa squadra”.

Il calciomercato

Con l’arrivo di Matteo Brunori si completa l’opera di restyling del reparto offensivo. Ora manca qualcosa a centrocampo ma le cessioni bloccano il calciomercato rosa. Jérémie Broh è in uscita ma nelle ultime settimane è stato utilizzato spesso da Filippi durante le amichevoli e potrebbe essere “ripescato”. Anche Michele Somma e Roberto Crivello sono sulla lista dei partenti, ma al momento è tutto fermo. Saranno decisivi gli ultimi giorni di mercato, i più caldi, quando il Palermo potrebbe sfruttare qualche occasione per rifinire l’organico.

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9 thoughts on “Il Palermo “parte dal basso”: voglia di stupire in attesa della punta

  1. L’Avellino una punta da doppia cifra l’ha presa (Plescia, palermitano) e gli ha pure fatto un triennale. Ecco, io giudico questi dei fatti.

  2. Le premesse per far bene mi sembra ci siano. Lotteremo con le prime, staremo lassù in classifica, questo è certo. Come sempre: FORZA PALERMO!!

  3. mi dispiace non essere daccordo sul fronte del centravanti. Ci vuole un centravanti con caratterstiche diverse da quelle di Brunori, ovvero un terminale tipo Lucca. Brunori può essere una alternativa per cambiare modalità di attacco per certe partite.

  4. I tifosi devono capire che questa squadra è stata costruita in economia, come aveva preannunciato il suo presidente, che con Foggia e Juve Stabia può lottare per i play off, ma che Avellino Bari e Catanzaro son squadre più attrezzate e costruite per andare in serie B.
    Brunori credo possa essere una sorpresa positiva, Massolo è affidabile e nettamente più forte di Pelagotti, i nuovi sono delle delle incognite, Mauhte sembra interessante.

  5. Speriamo che i giocatori che l’anno scorso hanno deluso rendono molto di più, ad esempio da Floriano, Kanoute, Silipo ci si aspetta che fanno molti più gol, e speriamo che i nuovi soprattutto Fella e Brunori fanno in totale almeno una ventina di gol.
    Si deve migliorare la difesa e subire meno gol ma in difesa non hanno comprato nessuno..

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