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Il Palermo si scopre grande grazie ai ‘grandi’: ora la Serie A non è più un miraggio

Una vittoria così bella e inaspettata è difficile anche da inquadrare. Il Palermo, più volte vicino a spiccare il volo in questa stagione, si è sempre fermato a un passo. Il successo contro il Sassuolo, però, restituisce l’immagine di una squadra in salute e finalmente consapevole dei propri mezzi, capace di dominare per alcuni tratti contro la capolista della Serie B.

Nel momento più delicato del campionato sono arrivate due vittorie che hanno riacceso le speranze dei rosanero. Tuttavia, di rincorse fallite prima del salto decisivo il Palermo ne ha vissute tante. Carlo Osti, commentando il mancato esonero di Alessio Dionisi, aveva sintetizzato così la sfida finale: “Le ultime otto giornate servono per cercare di dimostrare che non siamo quelli che siamo, ma quelli che avremmo voluto essere”. E oggi sembra davvero che i rosanero stiano seguendo quella strada, pur con la cautela imposta da una stagione piena di alti e bassi.

Il Palermo ha vinto e convinto

Il Palermo ha vinto e convinto contro il Sassuolo. La squadra di Grosso ha approcciato la gara con poca aggressività, probabilmente aveva la pancia piena e tutta l’intenzione di festeggiare la promozione in casa durante la prossima giornata. Ma il successo dei rosa è stato meritato, voluto e costruito sul campo. Gli uomini di Dionisi hanno saputo sfruttare le occasioni, sono stati letali sulle palle inattive e hanno dimostrato capacità di soffrire nei momenti di difficoltà, un aspetto tanto invocato dall’allenatore.


Non sono mancate le solite amnesie difensive che hanno rischiato di riaprire il match, ma stavolta il Palermo ha reagito con determinazione, senza farsi prendere dal panico. I tre punti sono meritati e certificano una prestazione finalmente all’altezza dell’avversario.

Rinforzi decisivi e veterani ritrovati

Il Palermo si è riscoperto grande grazie ai ‘grandi’. L’impatto dei rinforzi invernali è stato determinante: Pohjanpalo ha cambiato volto all’attacco; Audero, tolto l’episodio di Genova, è una sicurezza tra i pali; Magnani continua a garantire solidità, pur in un contesto difensivo dove la responsabilità è collettiva e il numero dei gol subiti è comunque in peggioramento.

Accanto ai nuovi, anche alcuni veterani hanno ritrovato la loro dimensione. Gomes sta vivendo una stagione di consacrazione a centrocampo, aiutato dalla presenza di Blin che gli permette di esprimersi meglio in fase di costruzione. Brunori e Segre, dopo mesi complicati per motivi diversi, sono tornati protagonisti: il capitano, pur arretrato nel ruolo, è di nuovo decisivo, mentre il centrocampista ha finalmente ritrovato gol e continuità; la sua assenza contro il Bari si farà sentire, la squadra sembrava aver trovato più equilibrio.

Il Palermo rilancia la corsa promozione 

Prima della vittoria di Salerno, l’obiettivo sembrava quello di chiudere dignitosamente il campionato per poi sperare in un exploit ai playoff. Ma i successi contro Salernitana e Sassuolo hanno rilanciato le ambizioni, facendo tornare concreta l’idea della promozione.

Se due settimane fa la Serie A sembrava un miraggio, oggi appare un obiettivo raggiungibile. Senza farsi illusioni, visto il cammino altalenante della stagione, ma i miglioramenti dell’ultimo periodo sono incoraggianti.

Palermo, sei sfide per inseguire il sogno

Ora arriva la parte più difficile. Il Palermo affronterà il Bari in trasferta, prima di altre due sfide contro dirette concorrenti (Catanzaro e Cesena) e di due gare casalinghe contro squadre affamate di punti salvezza (Carrarese e Südtirol). All’ultima giornata, poi, ci sarà il match mai banale contro il Frosinone.

La rincorsa del Palermo passa obbligatoriamente da un risultato positivo a Bari. Nelle ultime sei partite si capirà se i rosa approderanno ai playoff da semplici comparse, come nella scorsa stagione, o se potranno davvero candidarsi alla promozione in Serie A.

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39 thoughts on “Il Palermo si scopre grande grazie ai ‘grandi’: ora la Serie A non è più un miraggio

  1. mi sa che se Palermo vince Venerdì, Dionisi potrebbe cominciare a risultarmi anche un pop simpatico – Forza palermo, piedi a terra e puntiamo in serie A

    1. Dopo che gliene avete dette di tutti i colori? Anche vergognosamente insulti sul piano personale? Capisco che il tifoso che ragiona quasi non esiste per la passione che ha, ma si era esagerato.

  2. Sgombriamo subito il campo da una considerazione che ho sentito più volte fare circa il fatto che il Sassuolo non si sia quasi impegnto più di tanto perchè vuole festeggiare la promozione in casa, in quanto la prossima partita ce l’ha in trasferta. Aspetterà la settmana sucessiva? Una vera e propria sciocchezza. Per il resto sappiamo benissimo che il Palermo è sensibimente cambiato in meglio dopo il mercato di gennaio e potrà essere competitivo nei playoff, qualora vi accedesse, a patto che riesca a limitare questi blocchi mentali dai quali viene attanagliato soprattutto nella seconda parte della ripresa e non subisca infortuni in difesa dove gli uomini sono contati

  3. A prescindere della grande partita contro il Sassuolo, questo Palermo se vuole andare in serie A necessita di migliorare alcuni aspetti perché nel cammino dei Play-Off sarà difficile poter ripetere prestazioni con 5 gol o dover sempre sperare di fare un gol più dell’avversario. Intanto c’è da dire che le esultanze post gol mai coinvolgono in qualche modo Dionisi e i giocatori e questo fa pensare che i miglioramenti possono essere nati da un’auto gestione della squadra, che ci sia una frattura tra la squadra e chi la dovrebbe dirigere, probabilmente per i tanti errori dell’allenatore che si ripetono ad ogni partita e non sono neanche mancati col Sassuolo. I due gol dei nero-verdi, segnati nel giro di due minuti, sono frutto di errori a causa dell’infortunio di Ceccaroni. Invece di sostituire l’infortunato con Diakitè si è spostato Pierozzi a sinistra dove in passato ha dato forti segnali di non giocare bene nella posizione ed ha inserito Di Mariano, che rientrava da una lunga assenza, al posto di Pierozzi in un ruolo che non è il suo (quindi con doppio handicap rientro e ruolo) e la squadra si è subito sbilanciata subendo due pappine. Non si comprende quale genio calcistico suggerisce di cambiare l’assetto di un reparto che stava andando bene nel frenare le folate avversarie quando necessitava di sostituire il solo infortunato. Non si comprende questa volta, meno male senza danni, perché inserisce sempre Vasic che ha mostrato di essere acerbo per la categoria e stavamo giocandocela con la prima in classifica, così come continua a far giocare Ranocchia fuori ruolo, un calciatore che gli esperti definiscono un lusso per la serie B. Forse Dionisi non ha ancora capito che il ragazzo sulla schiena ha il numero 10 e deve giocare dietro le punte per rendere al meglio e non al 50%. Ora, si riuscirà a compattare squadra ed allenatore? Riuscirà questo a fare dei cambi meno scriteriati? Speriamo di si per il bene del Palermo perché in tanti siamo ad aspettare di disputare almeno una parte di campionato da protagonisti. Intanto speriamo la società rinnovi al più presto il contratto di Osti senza aspettare il tardivo Giugno in modo da cominciare da subito a pensare per l’anno prossimo perché è anche grazie a lui e agli acquisti di Gennaio che c’è stato un cambio di rotta.

    1. Capisco che fate ipotesi, ma la realtà dello spogliatoio è un’altra, solo l’allenatore e i giocatori la vivono. Diakité per adesso non sta attraversando un periodo buono e pertanto schierarlo in un ruolo delicato come il centrale, sarebbe risultata una mossa a rischio, più del discorso Pierozzi/Di Mariano. La Manita ci ha fatto il Palermo, e non smettendo mai di ribattere azione su azione e questo conta, ci sta che una squadra come il Sassuolo che ha dominato la B segna qualche gol.
      Vasic, vedrete prima o poi mostrerà quanto vale e del resto qualche cambio va fatto per vari motivi, tra i quali dare un’opportunità a chi gioca meno. Ranocchia deve adattarsi alle esigenze del momento per quest’anno, perché come si sa ci stanno lacune nella rosa che diventano vere e propri problemi quando ci stanno infortuni. Ma Il Palermo malgrado ciò la dovrebbe spuntare ai play off.

    2. Verissimo Falco, il primo commento serio e veritiero che leggo finora.
      Certuni hanno il prosciutto negli occhi e basta una sola partita per farli uscire fuori a difendere Dionisi che, per quanto mi riguarda, ha già fallito a Palermo.

    3. Bravissimo Falco, finalmente leggo un commento serio e veritiero che condivido pienamente.
      Per certuni basta una vittoria per celebrare quell’inetto che sta in panchina e che continua a sbagliare con sostituzioni e cambiamenti di ruolo senza senso.
      Basta vedere l’esultanza liberatoria di Segre per capire il rapporto giocatori/allenatore, la squadra è in autogestione.
      Per quanto mi riguarda Dionisi ha già fallito abbondantemente e spero vivamente vada via a fine anno, non ha un minmo di feeling con tifosi e stampa, per non parlare delle sue genialità durante le partite.

  4. Risultato positivo a Bari non basta, servono solo i 3 punti. Ci vorrà un Palermo a trazione anteriore: o tutto o niente.

    1. In quest’ottica l’assenza di Segre potrebbe essere un’opportunità da sfruttare in positivo con il ritorno di Verre sulla trequarti.

  5. Dionisi isolato e non amato dai giocatori. Putroppo non e’ una bella notizia perché l’autogestione difícilmente porta a risultati se non a fiammate. Speriamo

    1. Infatti, basta guardare la postura di Dionisi dopo il gol di Segre, con il giocatore che va a esultare nei pressi della panchina. Dionisi resta indietro a braccia chiuse.

        1. la postura di dionisi…segre si spolvera le spalle…eccoli sono arrivati i pallapiattisti (per usare un termine perfetto ma purtroppo non coniato da me). loro già sanno tutto. fate una scuola apposta?

          1. Fenomeno, basta guardare con attenzione le immagini, non mi sembra che la squadra sia così affezionata a Dionisi. Ma tu essendo bendato non puoi renderti conto.

          2. Si, Sasà e hanno pure multinick per darsi ragione con più forza. 🙂 e per fortuna i veri tifosi sono altro, così come la realtà e le decisioni del City Group

  6. Esimio Dr. Monastra, le scrive “l’annebbiato nel cervello…
    Beh, si informi: a differenza di quanto scritto da lei giorni fa – che dava per quasi certa la firma della Convenzione entro fine marzo – come invece scrissi io (un po’ più informato di lei…) la Convenzione non si fa… almeno non in tempi brevi.
    I problemi sono seri: anche personaggi della maggioranza si oppongono e poi restano tutti i dubbi finanziari e amministrativi.
    E, quali conseguenze, ne vedremo delle belle… vedrà.
    La informerò io…

    1. Le conseguenze sarebbero che il Palermo farà come per il centro sportivo, costruirà un nuovo stadio in un comune limitrofo e il Sindaco e tutti i consiglieri comunali dovranno indossare delle maschere per nascondere la vergogna.

      1. Al Palermo (alla proprietà, cioè a City Group) non interessa affatto costruire un nuovo stadio per la città.
        A City Group interessa soltanto avere in concessione questo e per tanti anni per poterci lucrare sopra, insomma farci soldi.
        Quanto a chi si deve vergognare, spiace smentirla: in questa storia molto di più dovrebbe farlo City Group…

        1. Ma scusa che dovrebbe fare una società calcistica? Buttare via i propri soldi senza guadagnarci? è chiaro che se spendi tot euro sul rifacimento o sulla costruzione di uno stadio vuoi recuperarci i soldi, si chiama City Group, no Fatebenefratelli….

          1. E io sempre più convinto che tu sia Drastico. In ogni caso, Forello al tuo confronto è Aristotele.

        2. Non esiste una sola società al mondo che non investa per profitto. Tu forse vivi nel mondo di Paperino, ma a pensarci bene anche lì c’è un certo Zio Paperone…

          1. Buonasera, Direttore. Quale valore aggiunto al dibattito garantisce il post qui sopra di Paperoga-Drastico? Non si era detto che interventi provocatori di questo tipo non sarebbero più stati pubblicati? Grazie in anticipo per l’eventuale risposta.

    2. Certo, mi rendo conto che sarebbe bellissimo averla come direttore e magari, se lei è disponibile, si potrebbe anche fare. Anche se con quel nome sarebbe più adatto a fare il presidente… Mi fa piacere comunque che lei continua a fare clic su questo sito “ignorante” del quale non riesce a fare a meno (gm)

      1. Entrare nel merito, no, vero? Riconoscere che si è scritto una notizia non vera e che la situazione è ben più allarmante, no, vero?
        Ringraziare perché le notizie gliele do io, no, vero?
        Roba da matti…
        PS quando avrei scritto che questo sito è “ignorante”?

  7. Calma e piedi ben saldi per terra non facciamo voli oltre un certo limite, perchè l’incognita è e rimane il nostro condottiero in panchina..Siamo felici ed io per primo che si sia vinto contro la salernitana ed il sassuolo ma quello che ci ha insegnato questo campionato con Dionisi in panchina ci dice di stare sull’allerta sempre, vedi ad esempio i cambi che stravolgono il sottile equilibrio della squadra e le cretinate che continua a dire il nostro allenatore nel post partita e nel pre partita. Mai dico mai i giocatori sono andati verso di lui a festeggiare…Mi sa tanto che hanno fatto quadrato da soli cercando di limitare gli errori che quello combina partita dopo partita dalla panchina. Anche con il sassuolo che magari non era al massimo come qualcuno continua a sottolineare, con un cambio da folle dopo l’infortunio di ceccaroni ha pensato bene di disintegrare la difesa inserendo Di Mariano a destra ed arretrando un terzino destro puro come braccetto di sinistra, quando le opzioni potevano essere altre, con il risultato di 2 goal in poche decine di secondi…Meno male che si era sul 4-0 e che abbiamo il Doge e un ritrovato segre così come Gomes, giocatori messi da parte dal nostro mister così come Brunori per quasi tutto il girone d’andata perchè non era “prestativo in allenamento” …Una partita alla volta dunque e speriamo che l’aria sia cambiata nella volonta e nello spirito dei nostri giocatori…!!!!

  8. Importante non perdere a Bari. Dare continuità e poi cercare di battere la Carrarese. Sullo stadio trovino la maniera di renderlo agibile e magari un po’ più pulito. Il resto , intrighi e bassezze politiche, non mi hanno mai interessato.

      1. Il concetto è quello di modificare il meno possibile. Diakite tra i tre centrali . Vasic al posto di Segre. Immagino i tuoi dubbi . Vasic ? Si. Mi sembra il più simile come caratteristiche e poi , finalmente, voglio vederlo impegnato in una gara per più degli ultimi dieci minuti . Verre per me stravolge tatticamente la squadra.

  9. Aggiungo Ippolito. So che abbiamo anche Ranocchia. Ma per me è un trequartista. Fortissimo tra l’altro. Più indietro ha un grande problema: non marca, non contrasta e crea vuoti pericolosi a centrocampo.

  10. A quelli che iniziano a difendere Dionisi perché la squadra sta andando meglio, ricordo che bastavano pochi punti in più e saremmo quarti o terzi e che molto probabilmente questi punti li avremmo se Dionisi non avesse tenuto fuori per tutto il girone di andata Brunori perché “non si allenava bene”, mentre le punte messe in campo non segnavano nemmeno con le bombe. C’è da morire!
    Idem per Gomes e Segre a un certo punto messi da parte e Ranocchia permanentemente usato malamente.
    Se le cose sembrano svoltate è perché c’è un DS che, oltre ad avere portato giocator di qualità in pochi giorni, evidentemente sta col fiato nel collo all’allenatore oppure lavora sul morale dei giocatori laddove nessuno lo aveva mai fatto prima.
    In tutto ciò Dionisi, e lo dico senza alcuna sottovalutazione della persona, mi pare nella posizione di chi sa che l’anno prossimo non sarà più lì, mentre molti giocatori sanno che resteranno. Da qui determinate dinamiche di compattezza nella squadra che non coinvolgono il mister probabilmente, come scriveva Falco prima.

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