Il Palermo studia le “tabelline”: per i playoff la strada è ancora lunga

Il Palermo si prepara a cinque partite di fuoco per chiudere al meglio il campionato: le proverbiali “cinque finali” che diranno in che posizione i rosanero concluderanno la stagione regolare, se giocheranno il turno preliminare dei playoff in casa, in trasferta, o se i playoff non li giocheranno affatto. L’augurio è che gli uomini di Dionisi facciano meglio rispetto alle ultime cinque gare della passata stagione.
Con Mignani finale disastroso ma i playoff erano “sicuri”
Nelle ultime cinque giornate dello scorso campionato il Palermo di Mignani conquistò appena 5 punti, collezionando due pareggi, due sconfitte e una sola vittoria, quella contro il Sudtirol all’ultima giornata di campionato. Partita che si rivelò decisiva per mettere al sicuro il sesto posto (confermato solamente grazie alla penalizzazione di due punti inflitta a inizio anno alla Sampdoria), messo a serio rischio per il disastroso ruolino dei rosa con il nuovo tecnico.
Inutile sottolineare come le responsabilità di Mignani fossero pari a zero: l’allenatore dovette adattare i suoi principi in poco tempo utilizzando un modulo non del tutto suo, sperimentando anche soluzioni alternative come Di Francesco mezz’ala.
Il Palermo si apprestava ad affrontare il finale di campionato con un tipo di “ansia” diversa rispetto a quella di questa stagione: la dirigenza da appena una settimana aveva preso la decisione di cambiare allenatore (da Corini a Mignani), a pochi giorni dall’inaugurazione del centro sportivo di Torretta. L’esordio è stato difficile solamente per il fatto che il tecnico ha avuto appena due giorni per preparare la partita contro la Sampdoria, poi pareggiata per 2 – 2.
Il Palermo era già certo, seppur non matematicamente, di giocare i playoff: quello di Corini è stato un campionato di vertice, poi naufragato a partire dal famigerato 2 – 2 di Cremona. Il tecnico bresciano è stato esonerato con la squadra al sesto posto, a +9 dal nono. L’obiettivo di Mignani, almeno inizialmente, doveva essere quello di rimettere in sesto i rosa, anche dal punto di vista atletico, e magari provare a raggiungere posizioni migliori. Aspettative subito spazzate via dai risultati deludenti raggiunti in campo.
La stagione proseguì con la vittoria nel primo turno preliminare dei playoff contro la Sampdoria, grazie alla doppietta di un super Diakité (oggi tra i giocatori più bersagliati dalle critiche). In semifinale la debacle nel doppio confronto contro il Venezia di Pohjanpalo, apparso superiore dal primo all’ultimo minuto.
Dionisi deve ancora assicurarsi gli spareggi
Il Palermo targato Alessio Dionisi, a cinque giornate dal termine, deve ancora sudarsi la qualificazione ai playoff: la distanza dal nono posto è pressoché nulla, di appena un punto. I rosa devono inoltre affrontare trasferte difficili come Catanzaro e Cesena, due scontri diretti che potrebbero risultare decisivi.
L’impressione è che 5 punti non basterebbero neanche per l’ottavo posto. Negli ultimi cinque campionati di Serie B la media per arrivare almeno ottavi è stata di 53 punti. Nella stagione 2021/22 si è raggiunto il picco massimo con il Perugia che ne collezionò 58, al contrario il Venezia due anni fa con 49 punti soffiò l’ultima piazza proprio al Palermo.
Con i suoi 45 punti attuali il Palermo deve accelerare: anche se Cesena (4 punti) e Bari (6) nelle ultime cinque gare non hanno brillato, il Palermo deve tenere un ritmo alto per tenere a distanza le squadre che stanno sotto. Per avere la strada in discesa nei playoff, almeno nel primo turno, i rosanero dovrebbero inoltre guadagnare almeno una posizione rispetto all’attuale settimo posto, per riuscire a disputare il primo turno in casa e avere a disposizione due risultati su tre.
Si, conquistiamo i playoff, e poi??? Realisticamente non abbiamo dove andare…
Scrivevi le stesse parole prima dei playoff di serie C. E poi siamo andati a vincere su tutti i campi d’Italia.
Con Baldini…..non con questa gatta morta..
Il Palermo di questa stagione ha già raggiunto il numero di sconfitte dello scorso anno (12) con ancora cinque partite da giocare. Mi chiedo se è normale che una società come il CFG possa accettare con tale serenità dei risultati così mediocri, e per certi aspetti umilianti, visti i tanti soldi spesi in sede di mercato. C’è da aspettarsi una vera rivoluzione in estate. O forse no.
Rispetto ad un anno addietro un paio di differenze . La squadra è stata rinforzata a gennaio. In più non vedo un Venezia tra le squadre più in vista in grado di stracciare le avversarie. Chiaro che noi partiremmo tra le ultime della griglia
. Ma prima arriviamoci…
L’altra sera Brandaleone commentava che probabilmente pareggiando fuori casa e vincendo in casa potremmo farcela . Certo, giocarsi in casa il primo spareggio sarebbe un buon punto di partenza. Vedremo, importante avere già quasi conquistato la permanenza.
Il problema è che il Palermo è una squadra che pareggia poco: o vince, o perde.
Invece di studiare le tabelline, cerchiamo di recuperare una mentalità vincente tra i giocatori perché il mister ne è sprovvisto ed è in confusione totale ma non da ora, praticamente da tutto il campionato ed inoltre è sfiduciato sia dall’ ambiente che dalla società..Se poi falliamo con la carrarese ci faciemu a cruci…!!
Ho visto giocare la Carrarese contro il Catanzaro. Ottima squadra devo dirti con esterni velocissimi, Cherubini e quello di dx , un regista con i fiocchi , Schiavi , e in difesa Guarino, giovane di fisico e personalità. Ci sarà da battagliare caro Ippolito.
Io lo so….ma devono comprenderlo i giocatori ..io posso risponderti come Dionisi “Mica sono io che scendo in campo”….:)
Mi fazzu u’ signu “ra cruci ca manu manca…