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Il Palermo usa la testa solo in attacco: l’incubo dei cross per la difesa

La stagione del Palermo passa dal gioco aereo: gli uomini di Corini sono i primi in Europa per gol segnati di testa (nelle prime due divisioni dei maggiori campionati), ben 12 su 36 realizzati in 21 partite giocate, un fattore non indifferente che ha portato tantissimi punti grazie anche all’apporto di centrocampisti e attaccanti. Il mattatore è Jacopo Segre, dei 5 gol messi a segno ben 4 sono stati di testa contro Reggiana, Pisa, Como e Modena. Gli altri 8 sono stati segnati da 8 calciatori diversi che sono Brunori, Soleri, Coulibaly, Stulac, Aurelio, Graves, Lucioni, Nedelcearu.

Un dato che fa sorridere per diversi motivi: innanzitutto il Palermo manda a segno tantissimi calciatori. In secondo luogo i rosanero accompagnano l’azione più che bene con i centrocampisti: Segre, che sta vivendo la sua migliore stagione in carriera è il giocatore più portato agli inserimenti offensivi, ma hanno contribuito in parte anche Coulibaly e Stulac. Infine il Palermo è tra le squadre più pericolose nei calci piazzati e a sottolineare il dato ci sono i gol dei difensori.

Dei 12 gol di testa infatti solamente uno arriva da un cross diretto da calcio d’angolo ed è quello di Lucioni a Terni, poi ci sono quelli di Aurelio, Graves e Nedelcearu che arrivano sempre da calcio d’angolo ma dopo alcuni passaggi. Seguono infine i gol di testa derivati da azioni che riguardano centrocampisti e attaccanti già citati.


Il Palermo però è anche una delle squadre che soffre di più il gioco aereo avversario, o comunque i cross in area, alti o bassi che siano. Dei 27 gol subiti ben 13 (in pratica la metà) arrivano da cross e tap-in da dentro l’area. Da queste situazioni il Palermo ha subito 5 gol di testa e 8 di piede.

L’ultimo incontro con il Modena ha sottolineato le difficoltà dei rosanero, dato che le reti di Battistella e Abiuso sono entrambe arrivate di testa, una sugli sviluppi di un calcio piazzato. E il terzo sarebbe potuto arrivare al 95esimo, strozzando in gola l’urlo della vittoria. Quanti punti sono stati sperperati per questa cronica difficoltà? In Palermo – Lecco i gol degli ospiti segnati da Lanini e Sersanti arrivano entrambi da cross poi impattati di piede. Contro il Cittadella al Barbera la sconfitta è arrivata per via di un gol di testa di Pandolfi, mentre a Parma il pari dei crociati è arrivato grazie a un gol di testa di Charpentier e questa è stata forse una delle situazioni che ha messo più in imbarazzo la difesa rosanero, dato che la rete deriva da un traversone lento e leggibile su punizione da centrocampo.

Non sembra essere problema di uomini ma di “fase difensiva”: a turno tutti i calciatori di ruolo in rosa si sono alternati nella posizione di difensore centrare e le difficoltà sono rimaste. Non solo cross su azione, ma anche quelli dai calci piazzati fanno venire spesso i brividi ai tifosi rosanero, anche se i gol subiti non sono troppi. Anche se è giusto riconoscere che a inizio di stagione la coppia Lucioni – Ceccaroni sembrava aver tamponato il problema. Poi sono svanite le certezze, tra infortuni, condizione fisica e situazioni tattiche che hanno esposto la difesa a maggiori pericoli. Su questo fondamentale Corini deve ancora lavorare tanto.