Indagine Caltanissetta, Di Trapani: “Regolare il no al fallimento. Con Zamparini solo…”
Parla Francesco Paolo Di Trapani. L’avvocato civilista che ha seguito l’istanza di fallimento per conto di Maurizio Zamparini e del Palermo calcio risponde alle accuse mosse dalla Procura di Caltanissetta (che indaga sulla presunta fuga di notizie sulla base di alcune intercettazioni) in un’intervista concessa al Giornale di Sicilia.
TRE TAPPE PER IL CLOSING: CACCIA ALLA DATA… E AI NOMI
Intervistato da Riccardo Arena, Di Trapani (accusato di aver anticipato di fatto alcune decisioni interlocutorie dell’istanza dopo un colloquio con il giudice Sidoti) sostiene che non ci sia nulla di sospetto e che l’esito dell’istanza è stato regolare, affidando la propria posizione al legale Ninni Reina, che conferma la disponibilità a fornire ogni elemento che possa fugare i dubbi e chiarire la trasparenza del suo operato.
La posizione del suo legale è chiara: “L’esito della vicenda giudiziaria della Us Città di Palermo è stato esclusivamente frutto fisiologico di un confronto (pur serrato) tra parti contrapposte innanzi a un Tribunale. L’insussistenza dello stato di insolvenza è stata oggetto di un accurato esame da parte di un collegio giudicante, affidando a un collegio di periti l’esame tecnico contabile”.
E sulle intercettazioni dice: “Si trattò di un colloquio intercorso con il cliente al quale l’avvocato rappresentò l’esigenza di non ingenerare tensioni in una tifoseria in apprensione e in trepidante attesa degli esiti di una vicenda giudiziaria già in passato vissuta con esiti nefasti. Ogni altro elemento della conversazione è unicamente espressione di valutazioni, sensazioni e impressioni che ogni legale condivide con il cliente, fornendo assistenza giuridica senza perdere di vista la componente umana”.
LEGGI ANCHE
LE PAGELLE IRONICHE DI AMENTA E FERRARA
VERONA – PALERMO, GLI HIGHLIGHTS