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Indice di liquidità, Ghirelli: “Club di C costretti a versare 12 milioni, in A appena 4”

Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha commentato con soddisfazione la regolare presentazione da parte di tutte le 60 squadre delle domande di iscrizione al Campionato di Serie C 2022/2023 (che ora vanno valutate da Covisoc e Figc). I toni di Ghirelli però si alzano sulla questione dell’indice di liquidità (che i club di Serie B e C hanno dovuto comunque rispettare per procedere all’iscrizione nonostante la decisione del Tar sulla Serie A).

“Nei prossimi giorni, sarà mia cura, sui tavoli istituzionali competenti, avere un riconoscimento tangibile a favore dei club di Serie C”, ha tuonato Ghirelli dopo aver rivelato la somma versata complessivamente dai presidenti di categoria (12 milioni di euro) per ricapitalizzare le società e adeguarle all’indice di liquidità di 0,7 (più alto di quello previsto in Serie A). “A parte l’evidente sproporzione (in Serie A 4 milioni e 300.000 euro, ndr.), è chiaro che un calcio, come quello italiano, che matura ogni anno lo spaventoso deficit di un miliardo e trecento milioni di euro e che rifiuta di adeguarsi anche ad un indice di appena lo 0,5 è un calcio lontano da quegli obiettivi di risanamento e di sostenibilità che costituiscono un presupposto imprescindibile per il suo rilancio”.

“Va manifestato, allora, il più vivo ringraziamento ed una sincera ammirazione ai presidenti delle società di Serie C  – ha proseguito il presidente -. Nonostante le attuali difficoltà dell’economia nazionale, hanno gettato le basi per un futuro senza squilibri del campionato. Hanno dato reputazione al calcio che fa bene al Paese e dà credibilità alla fabbrica dei sogni”.


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