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Inglesi comunitari, cambia il mercato: e se il Palermo guarda in casa City?

Un colpo di scena che può influire (in positivo) direttamente sul mercato del Palermo. Ieri la notizia: calciatori svizzeri e inglesi diventano “comunitari” e non andranno più ad occupare gli slot dedicati agli stranieri. Ciò può cambiare le strategie del duo RinaudoBigon ed è lecito cominciare a sognare un filo diretto con la casa madre del Manchester City, i suoi vivai e con la Premier League. Di sogno si tratta, certo, fatto sta che alcuni profili Under potrebbero essere appetibili e tappare dei buchi se non ora in futuro.

“Talenti inglesi nel Palermo per affari alla Gomes? Possibile, ma non penso sposti (gli equilibri n.d.r.) più di tanto”, queste le parole di Mirri nella piccola intervista di ieri. Inutile attualmente pensare di depauperare i Citizens dei loro calciatori simbolo dal valore incalcolabile. Non saranno sicuramente Foden o Grealish gli esterni offensivi di Corini in Serie B (ci mancherebbe), ma già nel City Under e nei club “cugini” qualcosa da tenere in considerazione, anche in proiezione futura, c’è. In fondo, i profili degli uomini che Rinaudo vuole mettere a disposizione del tecnico sono risaputi: da una parte calciatori esperti, dall’altra giovani di sicuro avvenire e in grado di incidere.

Ad esempio Tomas Galvez, terzino sinistro classe 2005 col doppio passaporto inglese – finlandese che con l’Under 23 e 21 del club di Mansur ha già vinto 4 campionati. Partito dalle giovanili del Watford, ha poi fatto la trafila nel City ed esordito già con la nazionale maggiore a gennaio 2023, contro la Svezia. Ha un valore di mercato di circa 500 mila euro.

Altro nome da tenere d’occhio è quello di Ben Knight, giovane e promettente calciatore inglese che gioca come attaccante, principalmente ala. È nato il 14 giugno 2002 a Cambridge e ha iniziato la sua carriera con la squadra locale Burwell Tigers prima di trasferirsi a Ipswich Town. In Inghilterra si intravede uno splendido futuro per lui e il prezzo del cartellino si aggira intorno ai 300 mila euro.

Anche Knight ha fatto la trafila in nazionale, dall’Under15 all’Under18. Guardiola quest’anno lo ha premiato portandolo in panchina in Premier League, insieme ai mostri sacri del calcio, e facendolo giocare nella sfida di Community Shield contro il Leicester. Grazie a queste apparizioni, Knight può fregiarsi in giovane età della vittoria del titolo 2022/2023.

Cambiando club, ma rimanendo sempre in “famiglia”, ci sono Curtis Good del Melbourne e Levi Lumeka del Troyes. Il primo è un atleta jolly alla Mateju, in grado di agire da centrale di difesa e da terzino sinistro con facilità. Ha 30 anni ed esperienze maturate con Newcastle, Bradford e Dundee United: 24 le presenze stagionali, più un gol e un assist.

Lumeka, invece, è nel club francese dal 2020 ma la scintilla non è mai scattata del tutto. Scuola Chelsea, è un 24enne che agisce sugli esterni offensivi, soprattutto quello di sinistra, proponendo corsa e incursioni in avanti. Insomma, le opportunità di mercato per il Palermo (e non solo) sono raddoppiate e, oltre alle mere speculazioni, un dato assoluto rimane: il ventaglio dei calciatori su cui fare un ragionamento si è ampliato. Al ds sfruttare le giuste occasioni.

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11 thoughts on “Inglesi comunitari, cambia il mercato: e se il Palermo guarda in casa City?

  1. A parte il fatto che di inglesi-inglesi nel City ce ne sono pochi, a parte il fatto che quelli buoni non li danno a noi (vedi Borges), questo riconoscimento di inglesi e svizzeri come comunitari mi pare una colossale sciocchezza. Quando rimediamo le magrissime figure con la Nazionale (2 Mondiali di seguito visti dalla poltrona + figuracce in serie contro squadre che in passato erano al nostro livello), tutti a stracciarsi le vesti sulla questione dei troppi stranieri nelle nostre squadre. Certo, ci sono le regole sulla libera circolazione dei lavoratori in Europa, ma perché espanderne i confini includendo Paesi che ne sono usciti o che non ci sono mai entrati ? I talenti ci sarebbero, come dimostrano i recenti risultati delle nostre Nazionali Under; ma cosa possiamo sperare se i migliori giovani sfioriscono tra un prestito e un altro nelle categorie inferiori e se squadre che avevano vivai eccellenti, come Torino e Atalanta, hanno solo uno o due giocatori italiani in formazione titolare ? Il calcio italiano va in rovina anche per queste decisioni stupide che favoriscono le solite note e questi pensano solo a escludere il Lecco dopo una vittoria strameritata per una PEC non riscontrata dalla Questura di Padova. VERGOGNA.

  2. Certamente però guarda caso a parità di livello i giocatori italiani e procuratori costano molto di più di uno straniero. Il mantenimento del livello degli stipendi è basilare per una società.

  3. C’è un piccolo dettaglio da tenere in considerazione: i movimenti di questi giocatori al CG costano esattamente “zero”.
    Sono soldi che escono dalla tasca destra dei pantaloni per finire nella tasca sinistra, ma i pantaloni li indossa sempre il CG.

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