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Insigne, come un anno fa: partenza flop, poi la scintilla. Farà il bis?

Un exploit casuale o l’arrivo del vero Roberto Insigne? Dopo Palermo-Pisa, in cui l’esterno è stato sicuramente il migliore in campo, la domanda dei tifosi e di Eugenio Corini è sicuramente questa e la risposta, cioè cosa effettivamente succederà in campo, potrebbe cambiare la stagione.

Dato come sono andati i primi mesi in maglia rosa, i dubbi su Insigne potrebbero essere ancora tanti. Eppure, se si va a dare un’occhiata a come si è evoluta la sua stagione a Frosinone un anno fa, in cui ha ottenuto la promozione in Serie A da protagonista, qualche speranza in più potrebbe nascere e si potrebbe davvero sperare nel suo riscatto.

Insigne, prima della grande partita di sabato, non aveva combinato granché in rosanero. E, sia chiaro, era stato così pure nella prima mezz’ora di sabato, che rispecchiava in pieno il suo approccio a Palermo fra agosto e dicembre. E invece Insigne si è svegliato ed è tornato Insigne, segnando un gran gol e fornendo due assist ai compagni: 70 minuti perfetti. Ricordava, appunto, il giocatore che un anno fa ha fatto la differenza a Frosinone, chiudendo il campionato con 8 gol e 2 assist. 


Eppure, analizzando nel dettaglio il suo andamento, anche l’anno scorso la partenza è stata molto moscia. Proprio come a Palermo, Insigne non aveva fatto faville all’inizio e dopo due mesi e mezzo, alla dodicesima giornata, le sue statistiche erano queste: 0 gol e 0 assist, con soltanto 130 minuti giocati in 10 partite (e in 5 di queste non è neanche sceso in campo), dato che Fabio Grosso preferiva Rohden a lui. 

Poi, all’improvviso, l’exploit. Da subentrato ha fatto la differenza sia contro l’Ascoli (segnando il gol-vittoria) sia contro il Cagliari (segnando il gol del pareggio): da lì è diventato davvero uno dei protagonisti nella cavalcata del Frosinone, conquistando il posto da titolare fino a fine stagione. 

Tra l’altro, lo scorso novembre, quando Insigne si è sbloccato, si è preso subito la squadra. Fra la tredicesima e la ventunesima giornata, in 9 partite, ha segnato 6 gol, vincendo più volte il premio di migliore in campo: è stato anche premiato ufficialmente, a gennaio, come giocatore del mese dalla Serie B. Insomma, un anno fa gli è bastata la prima scintilla per decollare definitivamente: Palermo e Corini sognano perché finisca allo stesso modo. 

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