Insulti razzisti a Maignan: daspo di 5 anni a un tifoso. L’Udinese lo bandisce a vita
Provvedimenti concreti contro il primo responsabile degli insulti razzisti rivolti a Mike Maignan: è stato infatti individuato il “tifoso” dell’Udinese che si è reso protagonista di cori e versi verso il portiere del Milan. Per lui un daspo di 5 anni da parte della Polizia di stato, ma anche il pugno duro del club friulano, che lo ha bandito a vita dallo stadio.
“Udinese Calcio comunica, a valle dell’individuazione del primo responsabile dei deplorevoli insulti razzisti a Maignan, che il soggetto in questione sarà, a tempo indeterminato, bandito dal nostro stadio con effetto immediato. La società conferma il suo impegno contro il razzismo e ritiene fondamentale l’applicazione di misure forti per mandare un concreto messaggio contro le discriminazioni, non solo nel calcio, ma nella società. Il Club tempestivamente, già da sabato sera, ha lavorato in stretta collaborazione con le Autorità mettendo a disposizione tutte le sue telecamere e la strumentazione d’avanguardia di cui è dotato il Bluenergy Stadium al fine di dare una riscontro rapido alle indagini ancora in corso. L’Udinese ringrazia la Questura di Udine per la collaborazione e conferma la sua fermezza nel colpire i responsabili degli insulti che infangano l’etica sportiva del club, della Regione, della città di Udine e di una tifoseria che, da sempre, sono un modello di integrazione e rispetto”.