Materazzi: “Ausilio? Aspetto una chiamata, il derby all’Inter”
Mai banale. Sempre pronto a dire la sua senza problemi. Marco Materazzi, nel posto sconfitta dell’Inter a Crotone, non ha esitato a criticare il ds Ausilio per le sue parole dure in mixed zone: “Non ce l’ho con lui, anche se sono in attesa di una chiamata di chiarimento – ammette l’ex difensore a La Gazzetta dello Sport – . Mi ha fatto smettere un anno prima dicendomi di andare a lavorare con lui. Sto ancora aspettando”. E difende, a modo suo, anche Icardi: “Segna 20 gol a campionato, dire che sia un mezzo grande attaccante mi pare poco. A imparato a snaturarsi, facendo cose che prima non faceva. Il leader poi la squadra lo sceglie a prescindere dalla fascia, non mi pare lui sia meno leader degli altri”.
Un’ Inter che vive un periodo difficile: “A Crotone ha dato l’idea di presunzione – accusa Materazzi – , ma se vedo che mio figlio è presuntuoso io lo metto sulla dritta via, che in nerazzurro è quello di lottare su ogni pallone. A me l’hanno insegnata persone come Facchetti o Orali, li ascoltavo e stavo a bocca aperta. Oggi chi si ascolta a bocca aperta nell’Inter?”. Materazzi propone il quesito dalla risposta non facile. “I cambi societari hanno portato l’onda di cambi anche a livello di guida tecnica e rosa di giocatori. Anche se il sarto è lo stesso da sette anni”. E il riferimento ad Ausilio non è poi così velato.
L’Inter del presente è di Pioli, ma nel futuro? Tanti nomi per la panchina nerazzurra, Conte su tutti: “Pioli meriterebbe la conferma per quanto fatto e non lo nego. Ma se nelle tua squadra arrivasse un fuoriclasse che non ha nemmeno problemi a battagliare con il suo passato allora devi esserne solo contento. E’ giusto che Pioli pensi di giocarsela fino all’ultima giornata. Ma la squadra del prossimo anno si comincia a preparare da adesso quindi la scelta va fatta subito. Se non può arrivare un fuoriclasse come Mourinho, Conte o Guardiola, è giusto continuare con Pioli”, conclude Materazzi sul capitolo allenatore.
E oggi il derby, non una partita qualunque: “Si gioca in casa e il pubblico aiuterà l’Inter – assicura – . Il ritiro non serve, quando giochi un derby puoi andare direttamente allo stadio. Il Milan però è un avversario duro a morire e Montella si è mostra intelligente. Ma l’Inter non può avere paura”. Materazzi veste anche i panni di allenatore e schiera la sua Inter: “Con il 433: Handanovic; D’Ambrosio, Murillo, Miranda, Ansaldi; Gagliardini, Medel, Joao Mario; Candreva, Icardi, Perisic”. Formazione fatta, risultato però fondamentale, l’Europa in palio: “Se perdi sei fuori, se vinci il destino è nelle tue mani. Pronostico? 2-1 per l’Inter”.