Empoli, Corsi: “Campionato di A squilibrato a causa delle grandi”
Senza peli sulla lingua il presidente dell’Empoli, Corsi, ha rilasciato alcune piccanti dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport. Il presidente toscano si è espresso sulla possibilità di un campionato a 18 squadre: “Trovo ridicolo individuare nella riduzione a 18 squadre la ricetta giusta per risolvere la crisi della serie A. Anzi, per dirlo alla toscana questa è proprio una bischerata. Solo le grandi vorrebbero qualche partita in meno per concentrarsi sulla Champions o per fare cassa con qualche amichevole di lusso. Questa è un’analisi da Repubblica delle Banane. La vera questione è la distribuzione dei diritti televisivi. Possibile che la Juventus incassi 105 milioni e il Crotone 19? Date dieci milioni in più al proprietario del club calabrese e la squadra di Nicola oggi avrebbe 7-8 punti in più in classifica. Sarebbe più competitiva. Persino corazzate come Barcellona e Real hanno accettato una distribuzione diversa. Da noi niente. Silenzio. Mi auguro che il nuovo ministro dello Sport intervenga per riequilibrare la distribuzione della ricchezza che il calcio produce. Il ministro Lotti è di Montelupo, parla la nostra lingua”.
“Ci sono stadi brutti- continua Corsi. Noi presenteremo tra pochi giorni il progetto del nuovo impianto. Sarà simile a quello di Udine. Un investimento da 25 milioni che prevede anche la costruzione in un’altra zona della città della pista di atletica. E poi gli stranieri… Sono troppi. Serve una legge che imponga di avere almeno cinque italiani in campo. E che limiti la presenza di stranieri nei settori giovanili”. Sulla sfida con l’Inter: “Una gara tra due mondi diversi. Noi non ci sentiamo da serie A, ci sentiamo di passaggio. E questo è un limite o un pregio. Icardi ha preso due turni di squalifica. Lo hanno anche trattato parecchio bene. Un capitano che tira una pallonata all’arbitro e poi lo tratta a male parole… Comunque l’Inter è fortissima anche senza Icardi”.