Palermo, tutto grasso che cola: parola di esperti. Le pagelle ironiche di A&F
Ci incamminiamo verso la Favorita per la prima in casa del 2022 con poco entusiasmo e molta curiosità. La partita non è certo “di cartello”, come direbbero quelli seri, ma a noi il Monterosi fa simpatia. Non solo per la bella favola sportiva, che appassiona anche due vecchi cinici come i vostri cronitifosi, ma soprattutto perché ci ricorda una meravigliosa trasferta gastronomico – golfistica.
Alla ricerca del Golf Club Terra dei Consoli attraversavamo proprio la ridente, si fa per dire, strada principale, ed unica, della cittadina laziale realizzando che era molto più famosa di quanto immaginassimo per ben altri sport, vista la vicinanza con tre courses tra i più importanti d’Italia.
Chiusa la parentesi personale e golfistica, di cui ai nostri lettori importa nulla ma a cui noi tenevamo, cerchiamo di capire come si schiera il nuovo Palermo di Baldini tra le mura amiche, Sperando in una conferma dei segnali positivi visti a Catanzaro. In realtà cerchiamo di apparire professionali ma di fatto ci interessa solo vincere, anche di culo e possibilmente senza troppa sofferenza, perché già il periodo è quello che è ed altri patemi non li reggiamo.
Nel modulo del tecnico toscano ci incuriosisce il debutto di Damiani in regia, confidiamo nei famosi inserimenti di Luperini e nel tridente con Brunori come ariete, e ci lascia perplessi il ruolo di esterno basso di Crivello di cui non ricordiamo una iniziativa offensiva da tempi immemori.
L’avvio di gara è da ritmi del calcetto del martedì e anche il livello tecnico non se ne discosta più di tanto. La rabbia agonistica e il barlume d’organizzazione di gioco di appena sette giorni fa sono già un lontano ricordo. Il primo tempo scivola “smooth and easy” (liscio, nota del direttore acculturato), come le prime quattro pinte al pub alla prima trasferta inglese dopo due anni di astinenza. Senza sussulti né emozioni, ed anzi con qualche preoccupazione per alcune iniziative offensive degli ospiti.
Solo in chiusura il Palermo ci prova, più per frustrazione che per convinzione. Insomma all’intervallo siamo più depressi che mai e, poiché siamo in “dry January” (gennaio secco, nota del direttore acculturato) non ci possiamo neanche consolare con la fiaschetta di whisky da stadio che abbiamo lasciato tristemente a casa.
Baldini cerca di aumentare il peso offensivo inserendo Soleri al posto di Luperini, di cui ancora si sta chiedendo all’Usca il tracciamento per capire perché non si è presentato in campo. Non cambia praticamente nulla, anzi il Monterosi sembra credere nell’impresa e impegna Pelagotti con una bella conclusione. Finalmente all’8’ si vede la prima azione da gol dei rosanero ma al termine di una delle mischie che ci piacciono tanto la palla non entra.
È il preludio al gol che arriva al 10’, ancora con una bella iniziativa di Soleri che risulta letteralmente incontenibile per gli ospiti. La conclusione piazzata di Damiani è un colpo da biliardo che ci ricorda quando non entravamo a scuola ed andavamo alla Sala Mari.
Sulle ali dell’entusiasmo il Palermo va vicino al raddoppio e la partita diventa finalmente divertente. Ma a noi del divertimento interessa poco o nulla e le azioni da gol dei laziali ci mandano in bestia così come alcune discutibili decisioni della terna arbitrale (volevamo scriverlo da tempo ma non trovavamo mai l’occasione giusta!). Insomma noi vogliamo solo chiuderla prima possibile perché non ci fidiamo di niente e di nessuno.
Al 42’ ci pensa Felici a regalarci la certezza della vittoria con una perla di rara bellezza in queste infami categorie. Dopo una ora di sofferenza e anonimato i rosa si impongono da squadra compatta e volitiva, dimostrando di avere tante frecce al proprio arco ed un allenatore capace di cambiare la partita. E di questi tempi è tutto grasso che cola. E noi parliamo da esperti della materia. Forza Palermo!
Pelagotti 6,5 – Viene chiamato in causa in uscita e risponde bene. Tirano e para. Reattivo.
Accardi 6 – La grinta c’è sempre. La tecnica un po’ meno. Ruvido.
Lancini 6 – Gli avversari non sono granché. E riesce a non fare minchiate. Sereno.
Marconi 6 – Finché gioca sull’anticipo tutto a posto. Appena sbaglia il tempo d’uscita per il recupero ha bisogno che passi l’autobus. Bussola!
Crivello 5,5 – Torna titolare nel suo ruolo naturale. Dove non arriva con il fiato e la corsa prova a sopperire con l’esperienza e la furbizia. Ma dopo poco si vede che non basta. Spompato.
(dal 22 s.t. Giron) s.v.
Damiani 7 – Prova a dettare i tempi. Azzecca i passaggi. Ma la squadra intorno non si muove e non l’aiuta. Poi trova il gol che cambia la partita e diventa l’eroe di giornata! Aiuto regista.
De Rose 7 – Si trova più a suo agio visto che non deve impostare. Nel secondo tempo cresce in intensità e la squadra riesce a salire di più e pressare gli avversari. Linea di galleggiamento.
(dal 41′ s.t. Odjer) s.v.
Valente 6,5 – Non si risparmia. Corre. Prova a seminare avversari. Ci riesce meglio nel secondo tempo. Scoppio ritardato.
Luperini 5 – Baldini gli chiede di pressare, coprire e ripartire. Insomma, di fare pentole e coperchi. Non gli riescono né le une né gli altri. Lattoniere.
(dal 1 s.t. Soleri) 7 – Entra e spacca la partita perché con lui il Palermo cresce in intensità e convinzione. Prende anche un palo a porta vuota ma avrebbe meritato il gol. Game changer.
Floriano 5 – Ci siamo sorpresi a vederlo in campo dal primo minuto visto che era ospite fisso della panchina. Non dimostra di meritare un posto da titolare. Quota 100.
(dal 22 s.t. Felici) 7 – Fare meglio di Floriano non era difficile. Ma lui segna un gol bellissimo! O tir a giro!
Brunori 5,5 – Torna a giocare unica punta, abbandonato a se stesso nella morsa degli avversari. Nel secondo tempo con Soleri accanto si vede di più. Accompagnato.
Baldini 6.5 – Alcune scelte iniziali sorprendono e il Palermo fa un passo indietro rispetto a Catanzaro. Ma con i cambi giusti, vince e per noi ha ragione lui. Concreti (noi).
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FELICI X IL BIS
I cambi sono necessari, visto il calendario ravvicinato, e poi Baldini deve capire il valore della rosa… allenatore vero, non una scommessa come Filippi…
La Sala Mari…che cosa antica….me l’ero dimenticata.
Appena capirà che luperini è una mezz’ala sono due le cose o lo toglie e non entra più o cambia modulo con il centrocampo a tre…propendo per la prima…!!!
Ho l’impressione che Baldini avrebbe volontieri risparmiato alcuni elementi per la partita con il Messina, sulla carta più impegnativa. Non sarà contento, penso, di aver dovuto spendere i cambi necessari per vincere la partita. La rosa è quella che è.
Ho letto che ci si aspettava di più sul piano del gioco ma Baldini non è un mago è solo un allenatore anche se bravo. I giocatori sono sempre gli stessi e sono tecnicamente mediocri come dovrebbe cambiare le cose Baldini? Quello che ha già fatto è tanto e non posso aspettarmi molto di più
Se fosse rimasto Lucca e con un centrale difensivo ed un vero uomo di fascia che difende e sa crossare avremmo molte più speranze per vincere i play off