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Iscrizioni in Serie C: cinque squadre non hanno l’ok della Covisoc

Sono in totale 5 le squadre di Serie C che si sono viste negare (almeno per ora) il parere favorevole della Covisoc in sede di domanda d’iscrizione: oltre al caso già noto della Casertana, le altre 4 squadre nel mirino dell’organo di controllo sono Novara, Sambenedettese, Carpi e Paganese (a queste va aggiunto il Gozzano, che però ha rinunciato all’iscrizione già in sede di presentazione della domanda).

Queste cinque squadre possono ora sperare solo in un esito favorevole del ricorso: il termine per il ricorso scade il 13 luglio alle ore 19; poi il 15 luglio è previsto il Consiglio Federale che darà una risposta definitiva sui ricorsi e di conseguenza sugli organici dei campionati. La situazione più disperata sembra essere quella della Casertana viste le difficoltà sul fronte fideiussione, mentre le altre potrebbero vincere il ricorso per questioni interpretative legate alla rateizzazione dei contributi.

Tutto in regola invece (tra le altre) per il Catania, che si è vista dunque accettare la propria domanda d’iscrizione: “La Federazione Italiana Giuoco Calcio ha comunicato al Calcio Catania e per conoscenza alla Lega Italiana Calcio Professionistico, in data odierna, che la Commissione Vigilanza Società di Calcio (Co.Vi.So.C.) e la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, dopo aver esaminato la documentazione prodotta dal nostro club, si sono espresse favorevolmente. Conseguentemente, il Catania parteciperà al Campionato Serie C 2021/22”.


L’amministratore unico etneo Nico Le Mura ha affermato: “Non abbiamo fatto mistero delle difficoltà vissute negli ultimi mesi e per questo oggi riteniamo di dover sottolineare con soddisfazione la certezza dell’iscrizione. È un merito da condividere”.

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6 thoughts on “Iscrizioni in Serie C: cinque squadre non hanno l’ok della Covisoc

  1. Amici compiacenti. Sacrosanta verità. Ma quel macigno di oltre 60 milioni di debiti li farà affondare vuote e le casse vedasi colletta per iscrizione e stipendi non pagati), li faranno affondare a campionato in corso (penalità ed eventuale esclusione). Il che è anche peggio per loro.

  2. In sostituzione di quanto prima: “Amici compiacenti”. Sacrosanta verità. Ma quel macigno di oltre 60 milioni di debiti e le casse vuote (vedasi colletta per iscrizione e stipendi non pagati) li faranno affondare a campionato in corso (dalle plurime penalizzazioni ad una eventuale successiva esclusione dal campionato). Il che è anche peggio per loro.

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