Italia – Armenia a Palermo: al Barbera anche le donne iraniane
A Palermo arriva la nazionale italiana… ma non solo. Nell’ambito degli eventi legati alla partita degli azzurri contro la Armenia, il Barbera ospiterà infatti anche delle tifose “speciali”: sugli spalti ci sarà infatti anche una delegazione di tifose iraniane, impegnate nella propria battaglia per ribadire la libertà delle donne, tra cui quella di assistere agli eventi sportivi nel proprio Paese.
L’iniziativa (accolta dalla Figc) rientra nell’ambito della Campagna Internazionale “Woman’s Freedom Iran” promossa da Mete Onlus, presieduta da Giorgia Butera, in collaborazione con l’avvocato Francesco Leone, presidente dell’Associazione dei Giuristi Siciliani-AGIUS, e con il sostegno del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Il primo appuntamento è il 17 novembre, in occasione degli allenamenti a porte chiuse allo Stadio Renzo Barbera, in vista della partita di calcio contro l’Armenia, valida per le qualificazioni agli Europei 2020. Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, ospiterà una delegazione di donne iraniane che potranno assistere sia agli allenamenti che alla partita in programma il prossimo 18 novembre. Il 26 novembre Nasrin Sotoudeh, avvocato e attivista iraniana per i diritti umani, riceverà la cittadinanza onoraria di Palermo, affinché possa rappresentare un esempio non soltanto per le connazionali, ma per tutte le donne del pianeta che anelano respirare libertà e diritti.
Attualmente in Iran le donne possono assistere dal vivo solo a partite internazionali in virtù dell’ultimatum imposto dalla Fifa e dopo il caso del suicidio di Sahar Khodayar la ragazza morta dopo essersi data fuoco perché condannata a sei anni di carcere per essere entrata allo stadio). In altri eventi sportivi, invece non viene ancora rispettata la parità di genere.
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