Italia – Bosnia 1 – 1, LE PAGELLE: Belotti arrugginito, Dzeko decisivo
Italia – Bosnia 1 – 1 | 12′ s.t. Dzeko (B), 22′ s.t. Sensi (I)
Falsa partenza per l’Italia di Roberto Mancini. Gli azzurri un po’ arrugginiti pareggiano con una buona Bosnia di un ottimo Edin Dzeko. Al gol dell’attaccante della Roma risponde Sensi, che con una rete fortunosa corona nel migliore dei modi il suo ritorno in campo da titolare.
Italia (4-3-3): Donnarumma 5.5; Florenzi 5.5, Bonucci 6, Acerbi 6, Biraghi 5.5; Lorenzo Pellegrini 5.5 (dal 41′ s.t. Kean s.v.), Sensi 6.5, Barella 6.5; Chiesa 6.5 (dal 26′ s.t. Zaniolo 6), Belotti 5 (dal 28′ s.t. Immobile 6), Insigne 6.5.
Bosnia (4-3-3): Sehic 6.5; Cipetic 5.5, Sunjic 6, Sannicanin 6, Kolasinac 6; Cimirot 6, Hadziahmetovic 6.5, Gojak 6; Visca 5 (dal 41′ s.t. Milosevic s.v.), Dzeko 7.5, Hodzic 5.5 (dal 32′ s.t. Besic s.v.).
Donnarumma: quasi mai impegnato, rischia molto in un’uscita a vuoto su Hodzic. Può fare poco nel gol di Dzeko.
Florenzi: in una partita in cui l’Italia soffre poco e niente, è protagonista di una piccola sbavatura su Hodzic che poteva costare caro. Poco presente in fase offensiva.
Bonucci: il capitano della Nazionale è protagonista di una partita ordinata e senza sbavature, incolpevole nel gol di Dzeko.
Acerbi: buona partita del centrale, ormai candidato numero uno per il posto da titolare accanto a Bonucci per l’Europeo, viste le condizioni instabili di Chiellini.
Biraghi: buona partita del terzino sinistro, molto più presente in fase offensiva rispetto a Florenzi con i suoi cross. Ciò deriva dal fatto che la Bosnia si è resa molto più pericolosa nella fascia opposta alla sua.
Lorenzo Pellegrini: in Nazionale è spesso impiegato come mezz’ala del centrocampo a 3, un ruolo che non ricopre mai nella Roma. Ha bisogno di adattarsi e prendere le misure, giocando una partita anonima. Kean (s.v.)
Sensi: preferito a Jorginho, ha giocato per la prima volta dopo moltissimo tempo da titolare per una partita intera. Segna l’importantissimo gol del pareggio, sarà un uomo chiave per la Nazionale di Mancini, infortuni permettendo.
Barella: sembra avere una marcia in più rispetto ai suoi compagni. Attraverso la corsa riesce a essere incisivo in fase difensiva e a tratti pericoloso in fase offensiva.
Chiesa: anche lui tra i più in forma, corre moltissimo come suo solito. Questa stagione sarà fondamentale per lui per guadagnarsi un posto da titolare all’Europeo. Zaniolo: troppo poco il tempo che gli viene concesso per incidere. Il talento della Roma non riesce a fare la differenza nell’ultimo quarto d’ora di partita e rimedia anche un pesante cartellino giallo per via di una fortuita gomitata.
Belotti: spento, ma non è servito abbastanza dai suoi compagni. Non riesce a marcare la sua presenza in campo né con il gol né con azioni pericolose, ma è la manovra azzurra a deficitare e a non metterlo nelle condizioni ideali. Immobile: entra male non riuscendo a impattare la partita nella giusta maniera e vaga per il campo a vuoto, non avendo neanche un’occasione da gol nonostante il forcing finale degli azzurri.
Insigne: prova a dare qualità alla manovra offensiva e ci riesce, ma non è abbastanza incisivo. La sua superiorità è evidente, ma non la riesce a concretizzare con la giocata giusta.