Italia – Olanda 1 – 1, LE PAGELLE: Pellegrini ci prova, Immobile non c’è
ITALIA – OLANDA 1 – 1 | Marcatori: 16′ p.t. Pellegrini (I), 25′ p.t. Van De Beek (O)
Al Gewiss Stadium di Bergamo la prima fase della partita tra Italia e Olanda è molto combattuta, con entrambe le squadre che cercano di gestire il pallone per trovare la giocata offensiva vincente. La sblocca l’Italia con un tiro di Pellegrini che supera Cilessen. Da quel momento gli azzurri soffrono, si abbassano troppo e l’Olanda trova il pareggio con Van De Beek. La partita comunque è viva e si accende con continui ribaltamenti di fronte. L’Olanda è più ordinata ma l’Italia non molla. Finisce in pareggio e l’Italia lascia il primo posto del girone alla Polonia.
ITALIA (4-3-3): Donnarumma 6; Spinazzola 6, Chiellini 6.5, Bonucci 6, D’Ambrosio 5.5; Barella 7.5, Jorginho 5, Verratti 4.5 (dal 10′ s.t. Locatelli 6.5); Pellegrini 8 (dal 27′ s.t. Florenzi 6), Immobile 4, Chiesa 7 (dal 10′ s.t. Kean 6).
OLANDA (4-3-3): Cillessen; Ake 5, Van Dijk 6.5, De Vrij 5.5, Hateboer 6; Blind 6 (dal 31′ s.t. Veltman 5.5), F. De Jong 6.5, Van de Beek 8; Depay 7.5 (dal 45′ s.t. Babel s.v.), L. De Jong 6, Wijnaldum 6.
Pellegrini: spazia tra attacco e centrocampo. In fase offensiva diventa quasi una seconda punta e punge con gli inserimenti. Suo il suo gol costruito con un’azione veloce in stile Barcellona che ha coinvolto anche Barella e Chiesa: palla dall’esterno, stop in corsa e portiere battuto.
Barella: a centrocampo è quello che fatica di più cercando di colmare le mancanze di un Jorginho e Verratti non in giornata. L’assist per il gol di Pellegrini è una perla calcistica. Lotta per tutta la partita senza risparmiarsi.
Chiellini: è un diesel. Parte nel primo tempo lentamente, poi migliora di minuto in minuto. Preciso non soltanto nelle chiusure, ma anche nei passaggi filtranti e nei cambi di gioco. Spegne tutte le azioni offensive di Depay e compagni.
I PEGGIORI
Immobile: è l’ombra del giocatore che si vede ogni fine settimana alla Lazio. Corre molto e male, impacciato quando ha il pallone, non è mai pericoloso e sbaglia spesso gli stop e i gol del vantaggio faccia a faccia con il portiere. Inoltre, Van Dijk è sicuramente un cliente scomodo.
Verratti: dovrebbe gestire il centrocampo ma tocca pochissimi palloni. L’Italia allora lo ignora e decide di andare per vie esterne. Nel secondo tempo inizia come aveva finito il primo: calciando gli avversari e sbagliando nella costruzione del gioco. Mancini lo cambia con Locatelli e la squadra migliora. Jorginho nel primo tempo non lo aiuta.
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