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Italia – Spagna 5 – 3 d.c.r., LE PAGELLE: Gigio più Chiesa, si va in Paradiso

ITALIA – SPAGNA 5 – 3 d.c.r. | Marcatori: 15′ s.t. Chiesa (I); 35′ s.t. Morata (S)

Siamo in finale! L’Italia batte la Spagna ai calci di rigore dopo una partita soffertissima. Decisive le parate di Donnarumma, la perla di Chiesa, la freddezza di Jorginho. Una Nazionale emozionante, anche nel momento più difficile. La squadra di Luis Enrique esce a testa altissima.

Il primo tempo è molto difficile per gli Azzurri. La Spagna domina il possesso palla grazie alle belle prestazioni di Busquets e soprattutto Pedri (classe 2002!!), crea tante occasioni e Donnarumma deve superarsi sul tentativo di Dani Olmo. Nel finale gli uomini di Mancini provano a farsi vivi dalle parti di Unai Simon con Emerson, che colpisce la parte alta della traversa da posizione defilata.


Nella ripresa lo spartito della gara non cambia ma l’Italia è più viva e passa in vantaggio con un super gol di Chiesa. Chiellini e compagni, quindi, si abbassano e provano a difendere il risultato ma la Spagna è arrembante e trova il pareggio con Morata. Si va ai supplementari.

I primi quindici minuti dell’extratime sono una sofferenza continua per gli Azzurri, stanchissimi e in balia della Spagna. Nel secondo tempo supplementare, invece, l’Italia sembra averne di più e va vicina al gol in un paio di occasioni, soprattutto con Berardi. Il risultato, però, non cambia e la partita si trascina ai calci di rigore.

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ITALIA (4-3-3): Donnarumma 8; Di Lorenzo 7, Bonucci 6.5, Chiellini 6, Emerson 6 (dal 29′ s.t. Toloi 6); Barella 6 (dal 40′ s.t. Locatelli 6), Jorginho 6, Verratti 5.5 (dal 28′ s.t. Pessina 6); Chiesa 7.5 (dal 2′ s.t.s. Bernardeschi s.v.), Immobile 5.5 (17′ s.t. Berardi 6.5), Insigne 6.5 (dal 40′ s.t. Belotti 6.5). 

SPAGNA (4-3-3): Unai Simon 5.5; Azpilicueta 6 (dal 40′ s.t. Llorente 6), Eric Garcia 6 (dal 4′ s.t.s. Pau Torres s.v.), Laporte 5.5, Jordi Alba 6; Koke 6.5 (dal 25′ s.t. Rodri 6), Busquets 6.5 (dal 1′ s.t.s. Thiago s.v.), Pedri 7; Oyarzabal 5 (dal 25′ s.t. Moreno 6), D. Olmo 7.5, Ferrán Torres 5 (dal 17′ s.t. Morata 7.5).

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Donnarumma 8: EROE. Tra i pali è decisivo e nelle uscite è sempre attento. Deve giocare tanto con i piedi visto il pressing ultra offensivo della Spagna e sbaglia qualcosa, ma glielo perdoniamo. Ai rigori è decisivo con la parata su Morata.

Di Lorenzo 7: grande prestazione. Riesce a contenere l’ondata spagnola grazie alle sue doti atletiche, è sempre sul pezzo ed è preziosissimo in fase difensiva.

Bonucci 6.5: c’è tanto lavoro da fare, sia in fase difensiva che quando la palla l’hanno gli Azzurri. Il numero 19 si prende le sue responsabilità, sbaglia anche qualcosa ma insieme a Chiellini riesce a limitare i danni.

Chiellini 6: in apnea. Il centrocampo fa poco filtro e per i difensori centrali è dura contenere l’esuberanza della Spagna. Il capitano paga qualcosa sul piano fisico e si salva solo con l’esperienza.

Emerson 6: è uno dei migliori Azzurri nel primo tempo. Quando l’Italia prova a uscire da dietro si appoggia sempre su di lui e insieme a Insigne riesce a costruire azioni interessanti. Cala nella ripresa e Mancini lo sostituisce.

Toloi (dal 29′ s.t.) 6: entra e fa il suo, ma che sofferenza anche per lui! Dani Olmo è un incubo per tutta la difesa della Nazionale.

Barella 6: un diesel. Soffre tanto nel primo tempo ma cresce nella ripresa soprattutto quando deve andare a recuperare la palla, quasi sempre tra i piedi degli spagnoli.

Locatelli (dal 40′ s.t.) 6: entra in una situazione difficilissima e non riesce a dare il solito contributo in fase di possesso palla. Prezioso, invece, quando c’è da coprire e resistere agli assalti della Spagna.

Jorginho 6: è perfetto dal dischetto col rigore decisivo ma durante i 120 minuti è un po’ in sofferenza. Il centrocampo è intasato, gli spagnoli pressano a ritmo alto e non c’è un secondo per pensare. Il regista del Chelsea è meno appariscente delle altre gare ma non naufraga grazie alla sua grande intelligenza tattica.

Verratti 5.5: sottotono. Non riesce a essere incisivo come contro il Belgio, anche perché l’Italia tiene poco il pallone. Soffre il pressing spagnolo ma innesca l’azione del gol di Chiesa.

Pessina (dal 28′ s.t.) 6: la partita è complicata per tutti. Il centrocampista dell’Atalanta si piazza a uomo su Busquets e lo riesce a limitare.

Chiesa 7.5: questo ragazzo ha tutto per diventare un fuoriclasse. Non gioca una grandissima partita ma si inventa un gol pazzesco, con voglia e qualità. Finisce la gara stremato, con i calzettoni abbassati e i crampi.

Immobile 5.5: non è all’altezza della partita. Ancora una volta sbaglia tanto sul piano tecnico ma è decisivo nell’azione del gol di Chiesa con un grandissimo movimento.

Berardi (dal 17′ s.t.) 6.5: entra in campo con personalità, rischia la giocata ed è pericoloso. Bene anche in fase difensiva.

Insigne 6.5: anche per lui è una serata complicata. Tocca pochi palloni ma sono tutti “preziosi” e intelligenti, come quello servito a Immobile in occasione del gol di Chiesa.

Belotti (dal 40′ s.t.) 6.5: fa la “guerra”, come al solito. Non è bello a vedersi, di palloni giocabili nemmeno l’ombra ma lui è sempre dentro la partita.

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