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Juventus – Inter 0 – 0, LE PAGELLE: Lautaro delude, Demiral è un muro

Juventus – Inter 0 – 0 

La Juventus è la prima finalista della Coppa Italia 2020/21. I bianconeri, dopo aver vinto a San Siro per 1 – 2, respingono gli assalti dell’Inter di Antonio Conte, autrice di un primo tempo di alto livello, che ha costretto gli uomini di Pirlo a difendere dentro l’area di rigore. Nella ripresa le occasioni migliori le ha la Juventus con Ronaldo; a niente servono gli assalti finali dell’Inter.

JUVENTUS (4-4-2): Buffon 5,5; Danilo 6,5, Demiral 7, De Ligt 6,5, Alex Sandro 5,5; Cuadrado 6 (dal 36′ s.t. Chiellini s.v.), Bentancur 5,5, Rabiot 6, Bernardeschi 6 (dal 18′ s.t. Mckennie 4,5); Kulusevski 5 (dal 42′ s.t. Chiesa s.v.), Ronaldo 5,5.


INTER (3-5-2): Handanovic  6; Skriniar 6,5, De Vrij 6, Bastoni 6 (dal 20′ s.t. Kolarov 5,5); Hakimi 7, Barella 6, Brozovic 5,5, Eriksen 5,5 (dal 20′ s.t. Sensi 5,5), Darmian 5,5 (dal 12′ s.t. Perisic 6); Lukaku 5,5, Lautaro 5.

I MIGLIORI

Hakimi: nessuno riesce a fermare le sue scorribande. La Juventus non riesce a trovare i raddoppi giusti per fermare il marocchino, che è nettamente il più pericoloso dei suoi. Arriva anche al tiro ma non riesce a realizzare.

Demiral: sbaglia qualcosa in impostazione per via del pressing dell’Inter, ma in fase difensiva è un vero e proprio muro. Riesce nell’ardua impresa di fermare la coppia di grandi attaccanti dell’Inter; ottimo soprattutto il suo lavoro su Lukaku.

I PEGGIORI

Lautaro: ha un paio di occasioni per fare gol, ma le fallisce. In particolare modo, sbaglia un tiro al volo a porta praticamente vuota, non semplicissimo, ma che uno come lui potrebbe facilmente colpire meglio.

Mckennie: il peggior in campo tra i bianconeri. Entra svogliato e sbaglia tutti i palloni toccati. Nota stonata in una stagione fino a ora impeccabile.

Alex Sandro: non gioca tutto sommato una brutta partita, ma la responsabilità delle scorribande di Hakimi è sicuramente sua, essendo sua la responsabilità di quella fascia.

Ronaldo: è nettamente il più pericoloso dei suoi, ma sbaglia un gol di troppo sotto porta. Non da lui non realizzare almeno un gol dopo essersi trovato più volte davanti il portiere.

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