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Juventus, Dybala: “A Palermo mi esercitavo sulle punizioni”

L’attaccante della Juventus Paulo Dybala è stato il protagonista dell’evento “Junior Reporter”. L’ex punta rosanero infatti, ha infatti risposto alle domande di alcuni bambini, oggi giovani giornalisti per un giorno, tutti  in età fra i 5 e gli 11 anni, seduti al posto dei veri giornalisti nella sala stampa del Media Center di Vinovo.

Qual è stato il tuo primo gol da bambino?
“E’ difficile. Non è facile da ricordare, però una delle cose che mi ricordo è che davanti a casa mia, con i miei fratelli, abbiamo disegnato una porta sul muro di casa; lì ho cominciato a fare tanti gol con i miei fratelli, avevo circa 2-3 anni”.

Quando entri in campo ti senti agitato? 
“Non è facile perchè da quando usciamo dall’albergo e saliamo sul pullman fino allo stadio, ci sarà mezz’ora che comincio già a immaginarmi la partita, quindi comincia da lì non solo da quando entro in campo. Poi per fortuna faccio quello che mi piace, quindi una volta che entro in campo sono con la testa tranquilla”.


Giocheresti una partita con noi bambini?
“Certo. Sarebbe bello, mi sa che mi hai dato un’idea per la prossima volta. Faremo un allenamento”.

Come fai a battere le punizioni così fantastiche? 
“E’ questione di allenamento, non è mai facile. Tante volte rimaniamo anche dopo l’allenamento per allenarci sulle punizioni perchè in partita tante volte sono fondamentali per sbloccare magari una partita chiusa dove serve una vittoria. Per fortuna è una delle mie qualità, l’ho allenata tantissimo in Argentina, a Palermo e lo faccio anche qua alla Juve”.

Cosa hai provato quando hai sentito urlare la prima volta il tuo nome allo Juventus Stadium?
“E’ stata un’emozione molto grande, me la ricordo perchè è stato il rigore contro il Chievo, abbiamo pareggiato 1-1, non c’era lo stadio pieno perchè quella volta mancava la Curva, ma è stata un’emozione molto grande, mi è piaciuta tantissimo”.

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