La Gumina: “Sogno di riportare il Palermo in Serie A”
Un ritorno a casa per contribuire alla rinascita. Antonino La Gumina adesso è pronto a farsi valere anche con la maglia della prima squadra del Palermo, dopo anni di successi con la Primavera e un anno in prestito con la maglia della Ternana. “Voglio dimostrare la mia vera dimensione, con pazienza e impegno voglio convincere anche Tedino”, annuncia l’attaccante a Il Corriere dello Sport.
“L’infortunio al ginocchio è ormai un ricordo”, dice La Gumina. Il lungo stop gli ha fatto saltare la maggior parte della stagione in cadetteria con la maglia del club umbro. ” La Ternana mi ha ripagato di una stagione a due facce. A Terni mi sono trovato bene. Sono partito alla grande accanto ad Avenatti”, racconta. Ma il sogno è un altro: “Riportare il Palermo in Serie A, ho l’età giusta per farlo. Darò il massimo”.
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Idee chiare per La Gumina, che adesso deve fare i conti con una missione non certo facile: convincere Tedino. Con l’attaccante rosanero che segnato il suo primo gol in maglia Ternana proprio contro il Pordenone dell’attuale tecnico del Palermo: ” Il primo gol l’ho segnato, in Coppa, contro il Pordenone, due a zero, io e Palombi: azione sulla destra, palla indietro e tiro al volo sul secondo palo. Una bella conclusione. Tedino la ricorderà – assicura La Gumina – . L’ho conosciuto in quella occasione. E mi colpì un Pordedone forte, moderno, aggressivo che giocava in profondità. Il calcio che preferisco e che si adatta ai miei mezzi”.
Un Tedino che anche da avversario ha stupito l’attaccante rosanero: “Mi sembra uno che vuole crescere insieme alla squadra. Una punta come me, che attacca la profondità, dovrebbe piacergli. Spero sia la volta buona”. Un augurio per diventare grande, imparando da quella che potrebbe essere la sua spalla: “Nestorovski è bravo, è nato per il gol, è una garanzia. Imparerò tanto da lui. Io comunque voglio tornare in Serie A, il Palermo ha il diritto di stare nel paradiso del calcio”, ribadisce in conclusione La Gumina.
….non ci resta che…….affidarci alla Santuzza