La Sicilia – “Catania, chi sarà il nuovo proprietario?”
Venerdì 11 febbraio si avvicina: è il giorno dell’asta competitiva per l’acquisizione del titolo sportivo del Catania. Giovanni Finocchiaro del quotidiano La Sicilia ha intervistato il direttore dell’area sportiva etnea Maurizio Pellegrino per chiedergli un parere in merito.
“Siamo ottimisti, dobbiamo esserlo – afferma Pellegrino -. Abbiamo il dovere di sperare il meglio. Se non continuiamo a sperare il meglio non avremmo neanche potuto scendere in campo e gestire la normalità”.
“Mi aspetto un verdetto importante – continua Pellegrino -, Chi compra il Catania può investire e rilanciare il calcio in una città che non vede l’ora”.
Una domanda, ma i debiti chi li paga?
I debiti sportivi, l’eventuale aggiudicatario dell’asta. Gli altri debiti (Agenzia delle Entrate, Comune di Mascalucia, etc.) seguiranno il corso del fallimento ordinario. E qui, vedo soltanto Torre del Grifo (da chiarire la posizione, quale creditore forse privilegiato, del Credito Sportivo erogatore del relativo mutuo) come unico bene patrimoniale sul quale gli altri creditori avrebbero la possibilità di rivalersi.
Notturna lettura: “La città freme, c’è voglia di ripartire dopo anni bui auspicando il rilancio calcistico ad alti livelli. L’acquisizione del ramo d’azienda sportivo rappresenta un’opportunità in termini di investimento. I potenziali compratori infatti andrebbero ad acquisire una struttura tecnica sportiva già esistente dando continuità all’attività d’azienda calcistica. Si tratta di un passaggio propedeutico al salvataggio del titolo sportivo della città di Catania, polo industriale, commerciale e logistico della Sicilia con un’area metropolitana di oltre 1 milione d’abitanti e sede del quarto scalo aeroportuale d’Italia per numero di passeggeri (fonte Enac). Con 17 partecipazioni ai campionati di Serie A e 34 di Serie B, il Calcio Catania vanta un’ottima tradizione sportiva. Il club occupa il 23° posto della classifica perpetua della Serie A, ha «un ottimo bacino di utenza e di tifosi fidelizzati», struttura aziendale, assetti organizzativi sportivi e professionalità delle risorse umane «certamente superiori rispetto ad altre squadre di pari categoria attuale» secondo quanto si evince dalla valutazione aziendale redatta dal Tribunale. Ecco perché l’acquisizione del ramo d’azienda sportivo del Catania rappresenta un’opportunità per chi intende investire nel mondo del calcio.” (da Tutto Calcio Catania 10/02/2022) Notturna riflessione: Chissà come andrebbero le cose, se anche a Palermo il “prodotto fosse così “promosso”, se ci fosse, nell’anima del giornalismo (mediatico e non) palermitano, anche solo un decimo della passione catanese per la propria squadra e per la propria città. Non so come finirà la vicenda Catania, ma almeno loro, TUTTI (Tribunale compreso), diversamente da noi, ci hanno provato ed hanno lottato fino all’ultimo.
Nota ad esclusivo puro titolo di curiosità: Nella classifica perpetua della serie A (Dati aggiornati al 26 maggio 2021- termine del campionato di Serie A 2020-2021), il Palermo occupa la 16^ posizione, con 29 partecipazioni e 1048 punti conquistati sul campo.
Ulteriore dovuta nota (di incontestabile verità storica): Delle 29 partecipazioni del Palermo nella serie A, 12 sono avvenute nel corso della gestione di Maurizio Zamparini.
Quindi, che mi piaccia o no, che vi piaccia o no, al nome di Maurizio Zamparini (a prescindere da ogni altra considerazione), è legato il periodo storico più importante della vita del calcio nella città di Palermo.
caro Luigi purtroppo la realtà è questa. Un Sassuolo che fa il bello e cattivo tempo in serie A e noi in ostaggio e chissà fino a quando, perché non credo mollerà mai la società del tutto, e ad assistere a spettacoli penosi in campionati minori (frutto di un mix di opportunismo incompetenza ed eccessiva pochezza di capitali), malgrado il blasone
Sottoscrivo parola per parola quanto scritto da Luigi. Aggiungo che qui nella grande Palermo venne messo in atto esattamente il contrario. Tutti coalizzati perché uccidere il Palermo, e le ultime parole di Grasso me lo hanno confermato in pieno.
Ma acquisire il titolo sportivo al netto dei debiti si puo’ ? Booh!
è un procedimento che è stato avallato da qualche anno per salvare l’interesse delle tifoserie e pertanto è stato scisso il destino della società dichiarata fallita dall’eventuale subentrante che acquisisce il titolo dal tribunale fallimentare.
Porcherie su porcherie in nome del “Calcio-Business” …