L’addio di Petroni jr: “Passo indietro per rispetto del Trapani e della città”
L’addio di Lorenzo Petroni al Trapani e alla città di Trapani. Il figlio di Fabio (patron attraverso la Alivision) annuncia le proprie – scontate e stavolta definitive – dimissioni da consigliere del club a seguito del passaggio di proprietà a favore di Gianluca Pellino. “Il passo indietro l’ho fatto per rispetto della Città di Trapani e del Trapani. Voglio ringraziare tutti i dipendenti del Trapani con cui ormai ho instaurato un rapporto vero e sincero”, ha scritto.
LA LETTERA
“Da oggi non sono più consigliere delegato per la gestione sportiva del Club. E’ la seconda volta che accade, la prima fu un po’ traumatica per me da un punto di vista umano anche se l’epilogo alla fine mi ha dato ragione.
In questa circostanza, invece, il passo indietro l’ho fatto per rispetto della Città di Trapani e del Trapani. Finita l’esperienza di Alivision nel mondo del calcio, come gruppo avevamo l’opportunità di risarcire i tifosi granata di un torto sportivo che hanno dovuto subire rinunciando fin da subito a instaurare trattative per la cessione del Club a soggetti non locali.
Qualunque sia la proposta del Comitato, Alivision aveva ed ha l’obbligo morale di accettarla. Perché sicuramente è la migliore proposta sia per i tifosi, per la città ma sono convinto anche per Alivision. Nel calcio si sa gli investimenti sono quasi sempre poco remunerativi nel breve periodo (ed Alivision è stata proprietaria del Club per una sola stagione sportiva). Ad oggi si deve tutelare il Trapani calcio come azienda ed i tifosi che ne sono i veri azionisti. Parlare nella casa comunale doveva avere come unico obiettivo, quello di “ascoltare” la Città e la sua gente che hanno chiesto che Trapani torni ai trapanesi.
Tengo a precisare che non conosco gli interlocutori con cui si stanno confrontando in Alivision, ne tanto meno ho mai parlato con qualcuno di loro. Infine voglio ringraziare tutti i dipendenti del Trapani con cui ormai ho instaurato un rapporto vero e sincero e tutte le persone che sono state e ancora ad oggi sono vicine al Trapani”.
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