Lancini, quando la migliore difesa è l’attacco. E i gol sono già due
Una certezza in difesa, e come se non bastasse, anche rapace d’area. Quella di Edoardo Lancini si sta rivelando una stagione importante sotto tutti i punti di vista. Del resto, era stato uno dei “colpi” della società in fase di costruzione della squadra. Con le sue 78 presenze in serie B (65 a Brescia, 13 a Novara) era decisamente un lusso per una squadra di serie D.
Il difensore bresciano ha formato con Crivello (altro “lusso”, con le sue 17 presenze in A) una coppia difensiva che è diventata senza dubbio uno dei cardini delle nove vittorie consecutive del Palermo. Non per niente il Palermo è la migliore difesa del girone, con un solo gol subito in cinque trasferte.
Ma Lancini, stavolta va in copertina come attaccante più che come difensore. Il centrale rosa ha già segnato due reti, una nella vittoria casalinga con la Cittanovese, l’altra nella trasferta difficile di Nola. Gol simili, arrivati tutti e due sugli sviluppi di una punizione defilata sulla trequarti destra battuta, neanche a dirlo, da Martin. Mentre il primo gol è stato di testa, il secondo è arrivato con un tiro sporco che si è infilato fortunosamente in porta.
In entrambi i casi la rete è valsa i tre punti, nonostante quella con il Nola abbia avuto un impatto più decisivo per il risultato finale. La partita è stata una di quelle difficili, che aveva bisogno di un episodio per essere sbloccata. E allora ecco Lancini che, per farsi perdonare una sbavatura del primo tempo, si è fatto trovare pronto, confermandosi una minaccia offensiva per tutte le squadre del girone. A voler cercare un paragone, Lancini ricorda il “piccolo” De Sensi, goleador del Palermo post radiazione.
Nel Palermo solo Ricciardo (sei gol) e Santana (tre gol) hanno fatto meglio di lui fino a ora, il gradino più basso del podio lo condivide con Kraja. La sfida di Lancini continua, la sua firma è al momento tra le più importanti del Palermo dei record, l’obiettivo è renderla indelebile.
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