Lancini e lo… scambio di Cittanova: “L’arbitro mi ha ammonito per sbaglio”
Lancini e… la svista di Cittanova. Il difensore del Palermo si racconta e dice la sua su uno dei principali episodi di Cittanovese – Palermo: la seconda ammonizione che gli è costata la squalifica e causata da uno scambio di persona, visto che il fallo in questione lo aveva commesso Mauri.
Ospite negli studi di Trm, Lancini torna sull’episodio: “C’è stato uno scambio di persona; è stato un errore, ma può succedere. Sbagliano i giocatori così come gli arbitri. E’ un errore che capita anche ad arbitri di Serie A. Se era un’ammonizione per proteste? No, io ero fermo e lui mi ha ammonito per il fallo, poi mi sono lamentato. Ma ripeto può succedere. La partita? All’inizio non eravamo partiti bene, ma poi abbiamo trovato più coraggio. In Serie D spesso contano gli episodi: al Barbera hai tanto spazio, in questi campetti non è facile. Ma noi non abbiamo mollato”.
Sul duello con il Savoia dice: “I numeri in questo momento non contano: conta solo vincere e continuare il rush finale; il resto si vedrà. Dopo San Tommaso non era facile; i fischi se non segni in casa può succedere, le pressioni ci sono, ma bisogna accettarle se si vuole riportare Palermo in alto. Floriano? Il giocatore non si discute e lo ha dimostrato. Ci ha dato tranquillità e la convinzione di sentirci una squadra forte; ci ha dato fiducia. Differenze con Brescia? Al Nord non mancano tifoserie calde, ma qui è totalmente diverso: ad esempio, quando l’arbitro fischia contro il pubblico monta in maniera incredibile. Compensazione? E’ un errore che gli arbitri non dovrebbero fare, però ribadisco, sbagliano tutti, gli errori possono capitare”.
Poi anche uno sguardo al Lancini ‘privato’: “Martinelli? E’ un bravo ragazzo: abbiamo giocato insieme a Brescia, ci conosciamo da 5 anni e scherziamo molto. Giochiamo a Call of Duty e a Fifa, usciamo con i compagni ci troviamo bene. A Fifa un po’ rosico: inizio a falciare giocatori, soprattutto quando prendo imbarcate. Cibo? Cannoli e arancine, soprattutto alla carne. Riti? Le mie scarpe gialle: erano un po’ rotte, ma le ho fatte cucire. Mi trovo bene e devo dire che nel girone d’andata è andata bene”. E parlando della sua famiglia scherza: “E’ la prima volta che sono molto lontano da casa, ma ai miei genitori Palermo è piaciuta subito. Peccato siano venuti contro l’Acireale… gli ho detto di venire a maggio, quando il tempo è bello e non ci sono più partite (ride, ndr.)”.
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